I Twitter Files sulla questione Covid mostrano come il social media abbia soffocato ogni possibile dibattito sul Covid, censurando i tweet che esprimevano dubbi o dissenso rispetto alla posizione ufficiale, anche se basati su studi e dati. Un esempio il caso del prof. Kulldorf (vedi qui un articolo in cui spiega le sue posizioni e racconta gli attacchi subiti), etichettato come fuorviante senza minimamente considerare la sua autorevolezza scientifica.
Traduzione di @Maur0068
COME TWITTER HA MANIPOLATO IL DIBATTITO
SUL COVID
– Censurando informazioni vere, ma scomode per la strategia del
governo degli Stati Uniti.
– Screditando medici e altri esperti che non erano d'accordo.
– Sopprimendo gli utenti ordinari, inclusi alcuni che condividevano
i dati del CDC [Center for Disease Control,
NdT]
Finora i Twitter Files si sono concentrati sulle prove delle liste nere segrete di Twitter; su come l'azienda abbia funzionato come una sorta di sussidiaria dell'FBI; e come i dirigenti abbiano riscritto le regole della piattaforma per soddisfare i propri obiettivi politici.
Quello che dobbiamo ancora raccontare è la pandemia Covid.
Questo resoconto, per The Free Press, @thefp, è un pezzo di quella importante
storia.
Il governo degli Stati Uniti ha fatto pressioni su
Twitter e altre piattaforme di social media per mettere in evidenza determinati
contenuti e sopprimerne altri che riguardavano il Covid-19.
I file interni a Twitter che ho visto durante un incarico
per @thefp hanno mostrato che sia l'amministrazione Trump che quella Biden hanno
fatto pressioni direttamente sui dirigenti di Twitter affinché moderassero i
contenuti pandemici della piattaforma secondo i loro desideri.
All'inizio della pandemia, secondo le note della
riunione, l'amministrazione Trump era particolarmente preoccupata per la corsa
agli acquisti causata dal panico. Sono venuti in cerca di "aiuto dalle
aziende tecnologiche per combattere la disinformazione" sui "negozi
di alimentari presi d’assalto dai clienti". Ma… i negozi di alimentari
erano presi d’assalto dai clienti, in effetti.
Quando è subentrata l'amministrazione di Biden, una delle
loro prime richieste di incontro con i dirigenti di Twitter riguardò il Covid.
L'attenzione si è concentrata sugli "account anti-vaxxer".
Soprattutto Alex Berenson:
Nell'estate del 2021, il presidente Biden ha affermato
che le società di social media stavano "uccidendo delle persone" per
aver consentito la disinformazione sui vaccini. Berenson è stato sospeso poche ore
dopo i commenti di Biden ed escluso dalla piattaforma il mese successivo.
Berenson ha citato in giudizio (e poi si è accordato
con) Twitter. Durante il processo legale Twitter è stato costretto a rilasciare
alcune comunicazioni interne, che mostravano la pressione diretta della Casa
Bianca sulla società affinché agisse su Berenson.
Un riepilogo del dicembre 2022 degli incontri con la
Casa Bianca di Lauren Culbertson, Head of US Public Policy di Twitter, aggiunge
nuove prove della campagna di pressione della Casa Bianca e conferma che ha
ripetutamente tentato di influenzare direttamente la piattaforma.
Culbertson ha scritto che il team di Biden era
"molto arrabbiato" per il fatto che Twitter non fosse stato più
aggressivo nel bloccare numerosi account. Volevano che Twitter facesse di più.
I dirigenti di Twitter non hanno capitolato
completamente ai desideri del team di Biden. Un'ampia revisione delle comunicazioni
interne dell'azienda ha rivelato che i dipendenti spesso discutono casi di
moderazione in modo molto dettagliato e con maggiore attenzione rispetto a
quella mostrata dal governo nei confronti della libertà di parola.
Ma Twitter ha soppresso le opinioni - molte di medici ed
esperti scientifici - che erano in conflitto con le posizioni ufficiali della
Casa Bianca. Di conseguenza, sono scomparse conclusioni e domande legittime che
avrebbero ampliato il dibattito pubblico.
Ci sono stati tre seri problemi con il metodo di
Twitter:
Innanzitutto, gran parte della moderazione dei contenuti è
stata condotta da bot, addestrati sull'apprendimento automatico e
sull'intelligenza artificiale: impressionanti nella loro concezione, ma ancora
troppo rozzi per un lavoro che richiedeva la comprensione di sottili sfumature.
In secondo luogo, in luoghi come le Filippine, la
moderazione dei contenuti era sub-appaltata ad altre aziende. Sono stati
forniti alberi decisionali per aiutare nel processo, ma incaricando persone non
esperte di giudicare dei tweet su argomenti complessi come la miocardite e i
dati sull'efficacia delle maschere era inevitabile ottenere un tasso di errori
significativo
In terzo luogo, cosa più importante, il processo si è inceppato
con i dipendenti di livello superiore di Twitter, che avevano predisposto gli
input per i bot e gli alberi decisionali, ma poi hanno deciso in maniera
soggettiva sui casi di escalation e le sospensioni. Come accade con tutte le
persone e le istituzioni, c'erano dei pregiudizi individuali e collettivi
Con il Covid, questi pregiudizi si sono fortemente adeguati
ai dogmi dell'establishment.
Inevitabilmente, i contenuti in dissenso ma legittimi
sono stati etichettati come disinformazione e gli account di medici e altri
sono stati sospesi sia per aver twittato opinioni personali, sia per aver
condiviso informazioni effettivamente vere.
Allegato A: il dottor Martin Kulldorff, un epidemiologo
della Harvard Medical School, ha twittato opinioni in contrasto con le autorità
sanitarie pubbliche statunitensi e la sinistra americana, l'affiliazione
politica di quasi tutto il personale di Twitter.
Le e-mail interne mostrano una "intenzione di
agire" da parte di un moderatore, affermando che il tweet di Kulldorff ha
violato la politica di disinformazione sul Covid-19 dell'azienda e ha condiviso "informazioni false".
Ma la dichiarazione di Kulldorff era l'opinione di un
esperto - che era anche in linea con le strategie sui vaccini attuate in
numerosi altri paesi. Eppure è stata considerata "informazione falsa"
dai moderatori di Twitter semplicemente perché differiva dalle linee guida del
CDC.
A seguito dell’intervento di Twitter, al tweet di
Kulldorff è stata aggiunta un'etichetta "Fuorviante" e tutte le
risposte e i “like” sono stati bloccati, limitando la capacità del tweet di
essere visto e condiviso da molte persone, la funzione principale della
piattaforma, apparentemente:
Nella mia revisione dei file interni, ho trovato
innumerevoli casi di tweet etichettati come "fuorvianti" o rimossi
completamente, a volte provocando la sospensione dell'account, semplicemente
perché deviavano dai consigli del CDC o differivano dalle opinioni
dell'establishment.
Un tweet di @KelleyKga,
autoproclamato fact checker di salute pubblica, con 18.000 follower, è stato
contrassegnato come "Fuorviante" e le risposte e i “like” sono stati
disabilitati, anche se mostrava i dati
del CDC.
Le registrazioni interne
hanno mostrato che un bot aveva contrassegnato il tweet, che aveva ricevuto
molte "chiacchiere" (come il sistema chiama in modo divertente le segnalazioni
dagli utenti). Ciò ha innescato una revisione manuale da parte di un essere
umano che, nonostante il tweet mostrasse dati CDC effettivi, l'ha comunque
etichettato come "fuorviante"
Significativamente, il tweet
di @KelleyKga che è stato etichettato come "Fuorviante" era una
risposta ad un tweet che conteneva della vera e propria disinformazione.
Il Covid non è mai stato la
principale causa di morte per malattia nei bambini. Eppure quel tweet resta
sulla piattaforma, e senza etichetta “fuorviante”.
Sia da parte di esseri umani
che di algoritmi, i contenuti in dissenso, ma veri, erano comunque soggetti a essere
contrassegnati o soppressi.
Questo tweet è stato etichettato
come "Fuorviante", anche se il proprietario di questo account,
@_euzebiusz_, un medico, si riferiva ai risultati di uno studio pubblicato.
Andrew Bostom, un medico del Rhode Island, è stato definitivamente sospeso da Twitter dopo aver ricevuto numerosi avvertimenti per disinformazione. Uno degli avvertimenti è stato causato da un tweet che si riferiva ai risultati di uno studio peer reviewed sui vaccini a mRNA.
Una revisione dei log file di
Twitter ha rivelato che secondo un audit interno, condotto dopo che l'avvocato
di Bostom ha contattato Twitter, solo 1 delle 5 violazioni attribuite a Bostom
era valida.
L'unico tweet di Bostom
trovato ancora in violazione citava dati che erano legittimi ma scomodi per la
narrativa dell'establishment della sanità pubblica sui rischi dell'influenza nei
confronti del Covid per i bambini.
Il fatto che questo tweet non
solo sia stato contrassegnato da un bot, ma che la sua violazione sia stata confermata
manualmente da un membro dello staff è indicativo sia del pregiudizio
algoritmico che umano in gioco. L'account di Bostom è stato sospeso per mesi ed
alla fine è stato ripristinato il giorno di Natale.
Un altro esempio di
pregiudizio umano fuori controllo è stata la reazione a questo tweet di Trump.
Molti tweet di Trump hanno generato ampi dibattiti interni, e questo non era
diverso.
In uno scambio surreale, Jim
Baker, all'epoca vice Consigliere Legale di Twitter, chiede perché dire alle
persone di non aver paura non fosse da considerarsi una violazione della linee guida Twitter in
materia di disinformazione sul Covid-19.
Yoel Roth, ex capo di Trust & Safety di Twitter, ha dovuto spiegare che l'ottimismo non è disinformazione.
Ricordi @KelleyKga con il
tweet sui dati del CDC? La risposta che le diede Twitter è chiarificatrice:
"daremo la priorità alla revisione e all'etichettatura dei contenuti che
potrebbero portare a una maggiore esposizione o trasmissione".
Twitter ha deciso, sulla base
delle tendenze politiche dei dirigenti anziani e delle pressioni del governo,
che l'approccio delle autorità sanitarie pubbliche alla pandemia - dare la
priorità alla mitigazione rispetto ad altre preoccupazioni - fosse "La Scienza"...
Le informazioni che
contestavano tale punto di vista, come mostrare i danni dei vaccini, o che
potevano essere percepite come una minimizzazione dei rischi legati al Covid, soprattutto
per i bambini, erano soggette a moderazione e persino alla soppressione. Non
importa se tali opinioni fossero corrette o adottate all'estero.
Come sarebbero potute apparire
questa pandemia e le sue conseguenze se ci fosse stato un dibattito più aperto
su Twitter e altre piattaforme di social media – per non parlare della stampa
mainstream – sulle origini di Covid, sui lockdown, sui veri rischi di Covid nei
bambini e molto altro?
Grazie a @ShellenbergerMD,
@lwoodhouse, @lhfang e al team @thefp per il loro aiuto nel raccontare questa
storia.
Una versione estesa di questo
thread è ora disponibile @thefp!
https://www.thefp.com/p/how-twitter-rigged-the-covid-debate
Twitter Files, parte seconda - Le liste nere segrete di
Twitter
Twitter Files, parte terza - La rimozione di Donald Trump
Twitter Files, parte quarta - La rimozione di Donald Trump
(7 gennaio)
Twitter Files, parte quinta - La rimozione di Trump da
Twitter (8 gennaio)
Twitter Files, parte sesta - Twitter, la filiale dell'FBI
Twitter Files, parte settima - L'FBI e il laptop di Hunter
Biden
Twitter Files, parte ottava - Come Twitter ha favorito le
PsyOp del Pentagono
Twitter Files, parte nona - Twitter e le 'altre agenzie governative'
Twitter Files, episodio 12 - Twitter e l'ombelico dell'FBI
Twitter Files, episodio 13 - Le pressioni di Pfizer su Twitter
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