15/01/23

Twitter Files, parte undicesima - Come Twitter ha permesso all'Intelligence di inserirsi nel suo processo di moderazione

 


Continua la serie dei Twitter Files. L'undicesima parte insegna come si possono scovare millemila account russi anche quando non ci sono. Basta mettere la CIA alla moderazione. 

Traduzione di @Maur0068


Nell'agosto 2017, quando Facebook ha deciso di sospendere 300 account di "sospetta origine russa", Twitter non se ne preoccupò. I suoi leader erano sicuri di non avere un problema con la Russia.

"Non abbiamo riscontrato una grande correlazione."

"Nessuno schema rilevante."

"Facebook potrebbe dover intervenire su centinaia di account e noi dovremmo averne averne circa 25".




"CONCENTRARE L’ATTENZIONE SU FB": Twitter era così sicuro di non avere problemi con la Russia, che i suoi dirigenti erano d’accordo nel ritenere che la migliore strategia di pubbliche relazioni fosse non dire nulla pubblicamente e discretamente lanciare i giornalisti contro Facebook:


"Twitter non è al centro dell'inchiesta sull'ingerenza elettorale russa in questo momento - i riflettori sono puntati su Facebook", ha scritto il vicepresidente delle strategie pubbliche Colin Crowell:


Nel settembre 2017, dopo una rapida revisione, Twitter ha informato il Senato di aver sospeso 22 possibili account russi e altri 179 con "verosimili collegamenti" a tali account, identificati in un insieme più ampio di circa 2700 account sospetti esaminati manualmente.

Ricevendo questo scarno risultato, un furioso senatore Mark Warner della Virginia – del partito Democratico nella Commissione Intelligence – ha tenuto immediatamente una conferenza stampa per denunciare il rapporto di Twitter come “chiaramente inadeguato sotto ogni aspetto”.



"#Irony", ha rimuginato Crowell quando, il giorno dopo la conferenza stampa di Warner, ha ricevuto una comunicazione dalla campagna per la rielezione dello stesso Warner, che chiedeva un contributo di "5 dollari o qualunque cosa tu possa dare".

"LOL", ha risposto il capo dell’ufficio legale Sean Edgett.


"CONTINUARE A PRODURRE MATERIALE". Dopo aver incontrato i leader del Congresso, Crowell ha scritto: "Warner ha incentivi politici per tenere questo problema in cima alle notizie, mantenere la pressione su di noi e sul resto del settore per farci continuare a produrre materiale per loro".


"PRENDENDO SUGGERIMENTI DA HILLARY CLINTON". Crowell ha aggiunto che i democratici stavano prendendo spunto da Hillary Clinton, che quella settimana aveva dichiarato: "È ora che Twitter smetta di temporeggiare e prenda atto del fatto che la sua piattaforma viene utilizzata come uno strumento di guerra informatica”.




In crescente ansia per i suoi problemi di pubbliche relazioni, Twitter ha formato una "Russia Task Force" per indagare in modo proattivo.


La "Russia Task Force" ha iniziato a lavorare principalmente sui dati condivisi dalle controparti di Facebook, incentrati su account presumibilmente legati alla russa Internet Research Agency (IRA). Ma la ricerca degli inganni russi è stata un disastro: 


13 OTTOBRE 2017: "Nessuna prova di un approccio coordinato, tutti gli account trovati sembrano essere attività di tipo lupo solitario (tempistica, spesa, obiettivi diversi, spesa pubblicitaria inferiore ai 10mila dollari)."

18 OTTOBRE 2017: "Prima tornata di indagini RU... 15 account ad alto rischio, 3 dei quali hanno collegamenti con la Russia, anche se 2 sono RT." [Russia Today]


20 OTTOBRE 2017: “Costruita una nuova versione del modello con una precisione inferiore ma un richiamo più elevato che consente di catturare più elementi. Non vediamo account sostanzialmente più sospetti. Prevediamo di trovarne circa 20 con una piccola spesa".


23 OTTOBRE 2017: “Indagine completata… 2500 revisioni manuali complete degli account, riteniamo che siano esaustive… 32 account sospetti e solo 17 di questi sono collegati alla Russia, solo 2 di questi hanno una spesa significativa, uno dei quali è Russia Today... gli altri meno di 10mila dollari."

La ricerca di Twitter che ha trovato "solo 2" account significativi, "uno dei quali è Russia Today", era basata sugli stessi dati che in seguito hanno ispirato titoli da panico come "La disinformazione russa ha raggiunto 126 milioni di persone solo attraverso Facebook":


 L'incapacità della "task force russa" di produrre "materiale" ha peggiorato la crisi delle pubbliche relazioni aziendali.

Nelle settimane successive alla conferenza stampa di Warner, un flusso di storie provenienti dalla Commissione Intelligence si è riversato sui media, ad esempio Politico del 13 ottobre: "Twitter ha cancellato dati potenzialmente cruciali per le indagini sulla Russia".

"Se Twitter fosse stato pagato dall'FSB [Servizio di sicurezza della Federazione Russa. NdT]... non avrebbe potuto costruire una piattaforma di disinformazione più efficace", ha detto a Politico Thomas Rid, professore della Johns Hopkins (ed "esperto" della Commissione Intelligence).

Quando il congresso ha minacciato di approvare una legge onerosa e Twitter ha iniziato a essere soggetto ad una cattiva stampa alimentata dalle commissioni congressuali, la società ha cambiato tono sulle dimensioni del suo problema con la Russia.

"Ciao ragazzi... Solo per vostra conoscenza vi giro l'articolo dal Washington Post di oggi su una proposta di legge (o nuovi regolamenti FEC*) che potrebbe influenzare la nostra pubblicità politica", ha scritto Crowell.

[*La Federal Election Commission (FEC) è l'agenzia di regolamentazione indipendente incaricata di amministrare e far rispettare la legge federale sul finanziamento delle campagne elettorali. La FEC ha giurisdizione sul finanziamento delle campagne per la Camera, il Senato, la Presidenza e la Vice Presidenza degli Stati Uniti. NdT]


A Washington, settimane dopo il primo incontro, ai leader di Twitter è stato detto dallo staff del Senato che "il Senatore Warner ha la sensazione che l'industria tecnologica abbia negato la realtà per mesi". Un membro dello staff della Commissione Intelligence ha aggiunto: "Grande interesse per l'articolo di Politico sugli account eliminati".



"Sapendo che la nostra politica sugli annunci pubblicitari e le modifiche al prodotto sono uno sforzo per anticipare la supervisione del Congresso, volevo condividere alcuni punti salienti della legislazione che i senatori Warner, Klobuchar e McCain introdurranno", ha scritto poco dopo il direttore per le linee guida Carlos Monje.


 "LE COMMISSIONI DEL CONGRESSO HANNO DIVULGATO LA LISTA". Anche se Twitter si preparava a cambiare la sua politica sulle inserzioni a pagamento e a rimuovere sia Russia Today che Sputnik per placare Washington, il Congresso ha gettato benzina sul fuoco, facendo apparentemente trapelare l'elenco iniziale più ampio dei 2700 account.

I giornalisti di tutto il mondo hanno iniziato a chiamare Twitter a proposito dei collegamenti con la Russia. Buzzfeed, in collaborazione con l'Università di Sheffield, ha affermato di aver trovato una "nuova rete" su Twitter che aveva "strette connessioni con... account bot legati alla Russia".


 "SERVIREBBE SOLO AD INCITARLI". Twitter non ha voluto confermare i risultati di Buzzfeed/Sheffield:

"LA COMMISSIONE INTELLIGENCE DEL SENATO CHIEDE... POSSIAMO PREPARARE QUALCOSA INSIEME?" Tuttavia, quando è uscito il pezzo di Buzzfeed, il Senato ha chiesto "un resoconto di quanto accaduto". Twitter si è prontamente scusato per gli stessi account che inizialmente aveva sostenuto non fossero un problema.

“I GIORNALISTI ORA SANNO CHE QUESTO È UN MODELLO CHE FUNZIONA”

Questo schema – minacce di legislazione punitiva, associate a titoli spaventosi ispirati da fonti congressuali/intelligence, seguiti da Twitter che cede alle richieste di moderazione – sarebbe stato successivamente formalizzato in collaborazione con le forze dell'ordine federali.


Subito Twitter ha stabilito la sua successiva postura.

In pubblico, ha rimosso dei contenuti "a nostra esclusiva discrezione".

In privato, avrebbero "escluso" qualsiasi utente "identificato dalla comunità di intelligence U.S. come un'entità che conduce operazioni informatiche per conto di un altro Stato".


Twitter ha permesso alla "comunità di intelligence U.S." di inserirsi nel suo processo di moderazione. Non se ne sarebbe più andata.

Crowell, in una e-mail ai leader dell'azienda, ha scritto:

"Non torneremo allo status quo precedente".


33. Per ulteriori informazioni su #TwitterFiles, dai un'occhiata a @BariWeiss, @ShellenbergerMD, @LHFange @davidzweig.

Ritorna qui a breve per un altro thread...


Twitter Files, parte prima

Twitter Files, parte seconda - Le liste nere segrete di Twitter

Twitter Files, parte terza - La rimozione di Donald Trump

Twitter Files, parte quarta - La rimozione di Donald Trump (7 gennaio)

Twitter Files, parte quinta - La rimozione di Trump da Twitter (8 gennaio)

Twitter Files, parte sesta - Twitter, la filiale dell'FBI

Twitter Files, parte settima - L'FBI e il laptop di Hunter Biden

Twitter Files, parte ottava - Come Twitter ha favorito le PsyOp del Pentagono

Twitter Files, parte nona - Twitter e le 'altre agenzie governative' 

Twitter Files, parte decima - Come Twitter ha manipolato il dibattito sul Covid

Twitter Files, episodio 12 - Twitter e l'ombelico dell'FBI

Twitter Files, episodio 13 - Le pressioni di Pfizer su Twitter 

Twitter Files, parte 14 - La menzogna del Russiagate






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