28/08/13

Le notizie in miglioramento dalla Grecia nascondono nubi all'orizzonte

Economonitor, il blog che fa capo a Nouriel Rubini, presenta in maniera molto realistica la situazione Greca, tutt'altro che confortante. Un nuovo default è all'orizzonte, mentre altri paesi dell'eurozona sono a un passo dal collasso.


Autore: Sober Look  ·  13Agosto 2013  

Gli ultimi dati sul PIL greco sembrano più promettenti che in passato (sempre che ci si possa credere). IL PIL si è contratto di solo il 0,2% rispetto al trimestre precedente e del 4,6% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

Il "dividendo" dell'euro-crisi per la Germania

Traduciamo due articoli. Il primo è un commento dello Spiegel International sui recenti dati del Ministero delle Finanze tedesco, secondo cui la Germania starebbe risparmiando 40 miliardi di euro di minori interessi grazie all'euro-crisi. Il secondo è un commento critico pubblicato dal sito di notizie Quartz, che cerca di fare un conto più completo (e meno elettoralistico).



Approfittarsene: la crisi ha permesso alla Germania di risparmiare 40 miliardi di euro

Der Spiegel International, 19 agosto 2013

La Germania ha beneficiato dell'euro-crisi per una somma di 41 miliardi di euro di riduzione dei tassi d'interesse. La forte domanda di titoli del suo debito ha tagliato i rendimenti e reso più conveniente per la Germania prendere soldi a prestito. Nel frattempo la crisi è costata alla Germania solo 599 milioni di euro. 


23/08/13

FT: L'Innovazione ha bisogno di essere sostenuta dalla spesa pubblica

Ripropongo un articolo  di Mariana Mazzucato sul Financial Timesripreso da Orizzonte 48 (con traduzione di Sofia)  a proposito di spesa pubblica e della sua importanza cruciale per l'innovazione e la produttività (con l'austerità Italiana portata come esempio al contrario)



Il dibattito intorno all'austerità - ed al rapporto tra deficit pubblici, debiti nazionali e crescita - ha mancato un punto cruciale. A meno che i paesi siano sull'orlo di un attacco sul mercato obbligazionario, l'importo del debito o la dimensione del deficit interessano meno del capire quali siano le attività che vengono finanziate (effettivamente) dai contribuenti. Se la spesa supporta aree che aumentano i tassi di crescita attraverso l'aumento della produttività e l'innovazione - come l'istruzione, le competenze, la ricerca e le nuove tecnologie - allora il rapporto di lungo periodo tra debito e pil potrebbe essere inferiore (e lo stato in forma migliore) rispetto ad una spesa meno produttiva.

21/08/13

Sapir: Crescita? Quale crescita?

Jacques Sapir commenta, dati alla mano, la recente propaganda mediatica  sul ritorno alla crescita della Francia...



La stampa, soprattutto quella social-liberista, è piena di ottimismo e di commenti lusinghieri per il nostro Presidente a causa degli ultimi dati INSEE. Nella seconda metà del 2013 la Francia sarebbe cresciuta dello 0,5%, Alleluia! Torniamo a crescere, dunque ... Tuttavia, i commentatori farebbero meglio a stare più attenti e a leggere con più attenzione i documenti dell'INSEE [1].

19/08/13

La BRI accusa i creditori per l'eterna euro-crisi

Evans-Pritchard sul Telegraph commenta un recente working paper pubblicato dalla Banca per i Regolamenti Internazionali (BRI) sul ruolo dei creditori nell'origine e nel mantenimento dell'euro-crisi. Naturalmente è ciò che ben sappiamo: non ci sono debitori irresponsabili senza creditori irresponsabili (potremmo dire una questione di simmetria).

Domenica 4 Agosto, 2013
di Ambrose Evans-Pritchard
Telegraph.co.uk

Le potenze creditrici d'Europa hanno colpa quanto i debitori per l'eterna crisi dell'eurozona, e stanno bloccando la ripresa perché non svolgono un ruolo attivo nel "raddrizzare la barca", afferma la Banca per i Regolamenti Internazionali.

16/08/13

TIME: La Falsa Ripresa dell'Eurozona

La rivista TIME canta fuori dal coro: la tanto sbandierata ripresa che non è una ripresa.

Un graffito  all'esterno del cantiere della nuova sede della BCE a Francoforte, raffigurante il presidente della Bce Mario Draghi e il cancelliere tedesco Angela Merkel, del 3 Lug 2013

Quand'è che una ripresa non è una ripresa? Quando si tratta dell'eurozona.Mercoledì scorso, l'Europa è ufficialmente uscita dalla sua più lunga recessione dalla creazione della moneta unica, con una crescita dello 0,3% dopo una contrazione esattamente della stessa misura nel primo trimestre. Benché il risultato sia soltanto una crescita dello 0%, i funzionari europei stanno già vantando il loro "successo", nel tentativo di rilanciare la famigerata formula economica dell'austerità.

13/08/13

E' Nato il Think Tank: Sosteniamolo

Dopo un paio d'anni di intenso lavoro di divulgazione sul blog Goofynomics, nasce a/simmetrie, una sede autorevole di analisi e confronto per incidere sull'opinione pubblica italiana  (portando sui grandi media la nostra voce) e per contribuire a formulare una proposta per la polis, che sia equilibrata e sostenibile. Il Comitato scientifico è di spessore. Niente di più necessario in questa fase criticissima del nostro paese, quindi sosteniamo (ognuno secondo i suoi bisogni) questa sacrosanta iniziativa! 




 Ecco il post introduttivo di Alberto Bagnai:

Per un’economia simmetrica

Stiamo vivendo una devastante crisi di debito pubblico: questo è quanto ci ripetono i quotidiani, echeggiando le analisi di alcuni economisti. La parola debito viene riproposta in modo assoluto ed ossessivo (il debito, il debito, il debito…), e acquista così vita autonoma, assurge a simbolo del fallimento di un sistema di governo, della disfatta di intere generazioni, diventa un totem al quale tributare sacrifici, si carica di mille significati (politici, etici, psicanalitici). Si perde così di vista un punto essenziale, confermato dall’esperienza personale di molti di noi: non ci può essere debito se non c’è stato un creditore, non si possono prendere in prestito soldi se nessuno te li dà in prestito.

10/08/13

Financial Times: Perché l'Eurozona Prima o Poi si Dividerà

Samuel Brittan, autorevole commentatore economico del Financial Times, scommette sulla divisione dell'eurozona ma niente può dire sui tempi, perché gli eurocrati infilano complicati pacchetti di salvataggio uno dietro l'altro per sostenere il più a lungo possibile l'insostenibile...




Nel suo commento sul FT, Samuel Brittan fa un paragone molto azzeccato tra i paesi periferici dell'eurozona e una piccola attività commerciale che tira avanti a forza di prestiti da amici e parenti, senza peraltro riuscire nemmeno a coprire i suoi costi. Per di più, uno dei parenti continua a dire che farà tutto il possibile per aiutare a tenere il negozio aperto, aggiungendo: "E credetemi, sarà sufficiente"!

09/08/13

Crisi alimentare in Grecia: le famiglie rischiano la fame durante l’estate.

Il Guardian descrive la situazione tremenda in Grecia, prova provata del progetto inumano dell'euro (o la Grecia non era il suo miglior successo?)  
Ma intanto in Italia....

 
Constantinos Polychronopoulos distribuisce cibo a una mensa di Atene, l'Unicef stima che circa 600.000 bambini ora vivono sotto la soglia di povertà in Grecia. Fotografia: John Kolesidis/Reuters

Le organizzazioni di carità in prima linea rivelano che il 90% delle famiglie nei quartieri più poveri deve affidarsi alla banca del cibo e alle mense dei poveri per la sopravvivenza. Ma la fine dell’austerità non è in vista, e ora anche i volontari stanno rallentando.  

07/08/13

Il Quarto più Grande Settore dell'Industria Francese: Mai una simile Catastrofe '

Mentre anche in Francia si favoleggia di un vago barlume di ripresa...Business Insider ci mostra i risultati del settore alberghiero e ristorazione.



Una terribile serie di eventi in Francia, proprio quando tutti stavano annunciando segnali di ripresa, sulla base di qualche prova ben congegnata. Se vi siete astenuti dal rilevare tutto il negativo, potreste anche farcela a intravedere dei vaghi barlumi di speranza.

05/08/13

Si rompe il protocollo diplomatico tra Banche centrali

Da L'Antidiplomatico una efficace sintesi dello scontro in atto tra FED e BCE riportato da Ambrose Evans Pritchard sul Telegraph

La Fed attacca la Bce di Draghi come responsabile del peggioramento della crisi

In una rara rottura del protocollo diplomatico tra Banche centrali, la Fed ha attaccato a viso aperto le politiche scelte dalla Bce.

03/08/13

Eurobills: Una finta soluzione progressista per la crisi di debito europea

Da Corporate Europe Observatory un'analisi della proposta di mutualizzazione del debito... che passa per essere progressista (il federalismo europeo!), ma in realtà è perfettamente in linea con l'espropriazione della sovranità nazionale a vantaggio dell'euro-élite

 

19 Luglio 2013
Il nuovo gruppo di esperti della Commissione


La Commissione sta preparando una serie di proposte per la mutualizzazione del debito e la creazione di eurobills per allentare la pressione nell’eurozona colpita dalla crisi. Queste possono sembrare proposte controverse all’interno del Consiglio – dove alcuni elementi le vedono come pericolosamente progressiste – ma, di fatto, i popoli dei paesi europei fortemente indebitati non ne avrebbero alcun reale sollievo. Ciò è reso chiaro dalle condizionalità neoliberiste incluse nella bozza della Commissione, così come da quanto trapela sul gruppo di esperti che si occuperanno dei dettagli della proposta.

02/08/13

A. E. Pritchard sull'indice PMI in miglioramento: Avvertimento Svedese

Ambrose Evans Pritchard nel suo blog sul Telegraph commenta a suon di grafici i recenti dati sul miglioramento dell'indice PMI, la fiducia delle imprese: la fata fiducia niente può contro le politiche sbagliate della UE!



I dati sono appena usciti. Il PIL della Svezia è sceso dello 0.1pc nel secondo trimestre, sorprendendo tutti coloro che si fidano degli indici PMI sulla fiducia delle imprese.

La crescita anno su anno è stata appena dello 0.6pc, la metà del livello previsto, e la Svezia si suppone essere un mattatore in Europa.