31/12/11

Buon Risveglio nel 2012!

Buon Risveglio dall'ipnosi di massa del debito pubblico e dal mito del pareggio di bilancio...!!!








Timori di credit crunch nell'Eurozona per la contrazione monetaria M3

Ambrose Evans Pritchard sul Telegraph segnala gli ultimi dati sugli aggregati monetari M3 ed M1  che segnalano la recessione in corso, soprattutto nei paesi della periferia, mentre Draghi appena messo mani alle macchine tenta una brusca virata


 L'Europa è a rischio crescente di un nuovo credit crunch, dopo che l'offerta di moneta dell'eurozona si è contratta per il secondo mese a novembre e il volume dei prestiti privati ha cominciato a ridursi.

Dati pubblicati dalla Banca Centrale Europea indicano che l'aggregato monetario M3, monitorato dagli esperti come uno dei principali indicatori per l'economia, ha girato in negativo dal mese di agosto, segnalando una recessione quasi certa nei prossimi mesi per l'intera regione.

29/12/11

"Rivoluzione nell'Economia dai Blog"

Un bella inchiesta dell'Economist - riportata da Cobrafsulle teorie economiche "eterodosse" che diffondono la loro voce  sulla rete, portando avanti una critica serrata alle teorie dominanti, e costringendo al confronto anche i professori affermati delle grandi Università.



The Economist - "La crisi e i blog hanno aperto la teoria economia tradizionale ad un attacco radicale"
(adattato e tradotto dall'Economist da Cobraf)
St Croix, una delle US Virgin Islands, è un posto lontano nei Caraibi.E' l'ultimo lembo degli Stati Uniti verso est. Warren Mosler, ha avuto successo come investitore in bonds italiani, giapponesi ed americani ammassando alcune centinaia di milioni, ha creato una casa automobilistica innovativa per auto da corsa, ed è anche un economista idiosincratico. Si è trasferito a St. Croix nel 2003 per usufruire di un trattamento fiscale ospitale e un clima clemente e dalla sua postazione alla periferia degli USA Mosler campiona una dottrina alternatica dell'economia: chiamata "Teoria moderna monetaria" (MMT).

E SE IL GOVERNO SEMPLICEMENTE STAMPASSE MONETA?

Un'altra pagina di Lezioni MMT, tradotta da Alfredo, che sostiene che la stampa di moneta non ha effetti inflattivi superiori alla vendita di titoli, ma anzi il contrario.
La trovate cliccando sull'immagine qui sotto, e poi rimane a destra sulla parte didattica.
Testo non semplice, per addetti ai lavori, ma vale la pena di provarci!


28/12/11

L'Italia si prepara al “full Monti”

Da EconoMonitor uno studio approfondito di Edward Hugh sulla situazione Italiana  che lascia poche speranze rispetto a questa inutile cura da cavallo capace solo di ammazzare il paziente


Il governo Italiano, come ha dichiarato in Parlamento Mario Monti giovedì scorso,  ha ora in programma di concentrare la propria attenzione sulla crescita economica. Una decisione tempestiva, dato l'annuncio del giorno prima dell'ufficio di statistica che il paese è ancora una volta caduto in recessione, cosa che, pur non essendo una sorpresa, tuttavia costituisce  motivo di preoccupazione.

Non che l'Italia sia estranea alle recessioni, dal momento che il paese ne ha passato ben cinque  dopo essere entrata nell'Unione monetaria Europea a cavallo del secolo. In realtà l'economia Italiana è andata in contrazione in otto degli ultimi 15 trimestri, e il PIL è tornato al bel tempo andato del 2003, bloccato sotto al livello dei primi tre mesi del 2004. E naturalmente ora sta di nuovo tornando indietro nel tempo.  A seconda della profondità della recessione in corso l'economia potrebbe ad un certo punto anche ritornare ai livelli degli ultimi anni '90. E ricordate, non si tratta di una deflazione stile Giapponese, stiamo parlando qui del PIL reale, non nominale. Finora l'Italia non ha sperimentato la deflazione, o almeno non ancora.

25/12/11

I LANCI DI BANCONOTE DAGLI ELICOTTERI SONO OPERAZIONI DI POLITICA FISCALE

Un regalo di Natale da Alfredo: la traduzione di un paper di Scott Fullwiler per capire bene le operazioni monetarie e quelle fiscali, che linko qui sotto e poi lo ritrovate a destra nelle pagine delle Lezioni sulla MMT.
Chi può, se ne avvantaggi, e studiare,  riflettere...

Clicca qui per accedere al testo

 







24/12/11

Auguri di Natale a Tutti

Con un bel Babbo Natale PostModerno (di giovane artista sconosciuto), faccio gli auguri a tutti
Auguri a tutti gli amici blogger - Paolo, Stefano, Bimbo, Claudia, the Hawk, Zio Barbero e Tata Elisa, e tutti gli altri che c'erano al Blog Economy Day che magari non ho conosciuto personalmente, ma di cui ho potuto apprezzare la  passione contagiosa...

Auguri al Team di Investireoggi e soprattutto a Bogdan, più unico che raro, anche se non tutti lo capiscono...

Auguri ai miei affezionati lettori e commentatori, che ringrazio della partecipazione, perché soltanto questa dà senso al mio blog. 

Ad alcuni commentatori in particolare auguro di riuscire a capire che stiamo tutti sulla stessa sgangherata barca, che siamo tutti in buona fede (noi qua), che nessuno ha la verità in tasca, ma che questa è fatta di mille sfaccettature che solo se ci uniamo insieme riusciamo a ricomporre...

Al mio paese, anche se non è facile, auguro di farcela...le energie ci sono, bisogna solo riuscire a raccoglierle.

E per finire...tanti auguri all'umanità tutta, animali compresi...;)






Ecco dove sono andati i soldi della BCE (LTRO)

ZeroHedge pubblica un grafico interessante, dal quale risulta che...


Il giorno dell'operazione LTRO a 3 anni (finanziamento a lungo termine della BCE alle banche), in un capriccio di fantasia ci siamo chiesti se, contrariamente a tutte le aspettative, le banche Europee   invece di utilizzare il denaro per qualsiasi tipo di investimento reale (carry trade con i titoli di stato) o per una riduzione della leva finanziaria (passaggio da debiti costosi a debiti meno costosi),  non l'avessero  semplicemente parcheggiato nei depositi presso la BCE, un risultato che sarebbe il peggiore possibile, in quanto si ricicla il denaro della BCE semplicemente facendolo passare da una tasca all'altra senza alcun incremento di velocità di circolazione. 

23/12/11

La fine di un altro “rally da fessi”

Rassegna stampa di Eurointelligence sugli effetti dell'operazione di rifinanziamento delle banche da parte della BCE - e su come sia improbabile che acquistino in massa titoli di stato

 C'è una deprimente  regolarità su qualsiasi apparente buona notizia che arrivi dall'Europa in questi giorni. I mercati per un breve periodo fanno il tifo, e poi tornano alla normalità una volta che si rendono conto che i problemi di fondo non sono ancora stati affrontati. La buona notizia questa volta era la risposta migliore del previsto all'operazione di rifinanziamento triennale della BCE, che si attesta a € 489 miliardi.

21/12/11

Un appello ai politici: non possiamo rischiare un altro anno di ritardo

Dal Financial Times le predizioni dei grandi economisti sulle sfide del 2012: Nouriel Roubini  vede  i nodi arrivare al pettine contemporaneamente negli USA, in Cina e in Europa, e lancia un appello
 

di Nouriel Roubini - Negli ultimi tre anni le più grandi economie del mondo - Stati Uniti, Eurozona e Cina - hanno vissuto, secondo l'eufemismo tanto amato dai politici,  "prendendo a calci il barattolo lungo la strada". Hanno evitato le difficili decisioni necessarie ad affrontare i loro fondamentali problemi economici, finanziari e fiscali.

20/12/11

10 Previsioni Catastrofiste per il 2012

Uno studio pubblicato su PragCap - e rilanciato dal GrandeBluff - appositamente diretto a evidenziare i rischi e i cigni neri, che di questi tempi non mancano...anche se, a dire il vero, per essere catastrofista...sembra piuttosto tranquillino...

Ogni anno Saxo Bank lancia le sue 10 previsioni catastrofiste per il 2012. La lista ha lo scopo di evidenziare i rischi anomali, più che i risultati reali attesi per l'anno. Si dice che la lista si propone di far sì che gli investitori prendano in considerazione anche i potenziali aspetti negativi, preparandosi in anticipo, e magari anche di ottenere che i politici mettano in atto le azioni necessarie ad evitarli. In qualità di risk manager, io sono sempre favorevole a considerare e a prepararsi al peggio. Potete vedere le loro previsioni per i due anni precedenti qui e qui. E con questo in mente, ecco la lista:

19/12/11

Summit di MMT in Italia

Cari lettori, Paolo Barnard sta cercando di organizzare un incontro  con gli economisti Americani della MMT, la moderna teoria monetaria  che sembra poter offrire delle risposte importanti alla crisi attuale, senza dover passare attraverso la depressione di lungo periodo che ci stanno proponendo come "cura da cavallo" capace di ammazzare il malato.
L'incontro ha lo scopo di chiarire direttamente con i fondatori di questa teoria i fondamenti della MMT e la sua possibile applicazione alla nostra situazione Italiana. Per questo non si vuole parlare della crisi in generale, ma  aprofittare della presenza di questi esperti a livello universitario e accademico per chiarire le potenzialità di questo nuovo approccio all'economia.
Ci vuole un alto numero di iscritti per poter sostenere le spese elevate dell'iniziativa, per quanto gli economisti si accontentino del rimborso spese. Quindi chi ha dell'interesse verso questo approccio non si tiri indietro. E' il momento di partecipare. 




Nella sezione didattica intanto trovate completato il brano di Mosler. Economia della valuta flessibile




17/12/11

Perché Mercoledì prossimo sarà un giorno importante per sapere se la crisi dell'euro sta finendo

Business Insider ci racconta una manovra in sordina della BCE per tentare di salvare l'Euro salvando le banche

Tutti chiacchierano sul fatto che la Banca Centrale Europea ha di fatto introdotto dalla porta di servizio una politica che essenzialmente consente alle banche di salvare l'Europa.

In sostanza, la BCE spera di incentivare l'acquisto dei bonds sovrani, consentendo alle banche di accedere a finanziamenti illimitati per tre anni con garanzie molto meno severe rispetto a quanto richiesto in precedenza. (Per una spiegazione completa di quello che sta succedendo leggere questo.)

15/12/11

In Germania un Rischio Nascosto


Da Bloomberg Businessweek un bell'articolo che spiega bene il sistema Target2,  che zitto zitto ha alimentato una fortissima esposizione della Buba verso la BCE.
 

 La Bundesbank ha tranquillamente prestato mezzo trilione di euro alla Banca Centrale Europea. Potrebbe essere determinante per il destino dell'euro?


Le cifre sono difficili da trovare, i politici non amano parlarne, e la contabilità è tutt'altro che sexy. Al di fuori della Germania, i giornali ne hanno parlato poco. Ma le cifre sono enormi, così enormi che possono rappresentare essere uno dei fattori determinanti per il crollo o la continuazione dell'eurozona.


La parola da ricordare è Target2. E' il nome del sistema interbancario dei pagamenti della Banca Centrale Europea, che prima della crisi non era altro che un insignificante sistema di idraulica finanziaria, e che improvvisamente ha assunto un'enorme importanza.

Scenario di un Default Italiano


Eurointelligence prefigura uno scenario (terribile) di un default Italiano in 3 fasi - di cui la prima sembra  essere già iniziata. (Ma se leggessero i consigli di Mosler/Pilkington...?!)


di Diego Valiante*

Mentre l'Italia si sta impegnando ad approvare dure misure strutturali per consolidare la propria finanza pubblica, tutte le soluzioni finora si sono rivelate inefficaci ad ottenere un controllo dei mercati finanziari. La decisione del Consiglio Europeo del 9 dicembre non fa eccezione, anche se pone le basi per un nuovo ordine istituzionale tra gli stati membri della zona euro.

Questo accordo sarà sufficiente ad affrontare la crisi di liquidità? Cosa succederà da ora in poi? A prima vista, sembra una soluzione piuttosto debole per affrontare  la turbolenza del mercato a breve termine e un picco del debito pubblico dell'Eurozona di oltre € 8000 miliardi.

13/12/11

Un Vertice verso la Morte


Da Project Syndicate un articolo di Kevin O'Rourke sul "Summit to the Death",  definito "orwelliano",  perché chiama unione fiscale una cosa che in realtà è tutt'altro.

OXFORD - Come molti temevano e si aspettavano, il vertice Europeo appena concluso ha lasciato molto a desiderare. Ancora una volta, i leaders Europei nazionali hanno dimostrato di negare ciò che sta alla base della crisi economico, bancario e del debito sovrano della zona euro e, quindi, di essere disperatamente incapace di risolverla.

Lezioni di MMT: riserve bancarie e moltiplicatore della moneta

Cari lettori, l'impresa non è semplice! 
Ho aggiunto i due paragrafi sulle riserve e il moltiplicatore della moneta.
Inserisco un breve "abstract" in cima a ogni paragrafo, per riassumere i concetti più importanti, aldilà dei numerosi dettagli tecnici che rischiano magari di farci perdere il senso generale. 
Qua e là ho anche operato qualche semplificazione per non appesantire troppo, senza cambiare il senso, ovviamente.
Come dice il nostro Nicola Z, è una bella sciroppata di politica monetaria, buona digestione! 

Lezioni di MMT: Economia della Valuta Flessibile

 

12/12/11

BIS: l'Italia può sopportare rendimenti elevati del debito ancora per qualche anno

Uno studio della Bank for International Settlement riportato da Eurointelligence, elabora delle simulazioni dalle quali risulta che possiamo ancora sopportare questi rendimenti dei nostri titoli per alcuni anni prima.....di esplodere! (Ma questo non lo dice...)


Il 9 novembre, il drammatico movimento intraday dei rendimenti dell'obbligazionario Italiano ha preso di sorpresa i partecipanti al mercato. In seguito alla decisione di una Clearing House del regno Unito di richiedere un aumento dei requisiti di margine, le obbligazioni Italiane a 10 anni hanno perso il 5% del valore, con i rendimenti in salita a 576 punti base sopra il bund tedesco.

11/12/11

Lezioni sulla MMT: Economia della Valuta Flessibile

Inizio, come promesso, una sezione di studio sulla Moderna Teoria Monetaria con uno scritto di Warren Mosler. Per la sua lunghezza, lo divido in parti, in modo da agevolarmi nell'impresa di tradurre, e agevolarne anche lo studio graduale. 
Ho deciso di iniziare questa sezione per due motivi, almeno.
In primo luogo, raggiungere una conoscenza precisa di come funziona oggi il sistema monetario. La MMT è fondamentalmente più che una teoria, uno studio descrittivo di come funziona il sistema monetario basato sulla fiat money emessa da un governo a sovranità monetaria. Per fiat money si intende una moneta inconvertibile, sganciata dall'oro o da qualsiasi altra merce reale. In questa materia c'è  molta confusione, e non si possono fare delle  proposte fondate senza una conoscenza precisa dei meccanismi di funzionamento.
Secondo: aiutarci a formulare delle proposte sensate. La MMT ha anche una parte più propriamente teorica, e qui le proposte possono divergere dall'uno all'altro degli esponenti MMTers, ma si basano tutte su questa conoscenza comune, e quindi fanno tutte piazza pulita dei discorsi di austerità, rendendo chiaro che il debito è un falso problema, che il governo (da solo o tramite la BC, qui le visioni possono essere differenti) può emettere la moneta e destinarla al bene comune. Anche lo spauracchio dell'inflazione acquista il suo giusto peso, viene circostanziato e argomentato, perdendo la funzione di deterrente automatico all'uso sociale della moneta che gli economisti mainstream gli hanno attribuito.
Ultima cosa: non sono un'esperta di MMT,  questa per me è una occasione  di studio personale che voglio socializzare nel blog, a vantaggio di tutti quelli che sono interessati.

Buona lettura!

Trovate stabilmente queste pagine sulla destra del blog, sezione Didattica - Lezioni di MMT





10/12/11

Vertice Europeo: Per Salvare l'Euro si Distrugge la UE

Un bel pezzo di Wolfgang Munchau sul Financial Times commenta così i risultati del vertice di giovedì: “Adesso abbiamo due crisi. La crisi dell'euro, tuttora non risolta, e la crisi dell'Unione Europea”.

La legislazione Europea comporta che i nuovi Trattati dell'Unione debbano essere approvati all'unanimità. Dato che il Regno Unito rimane fuori, significa che i paesi dell'eurozona hanno deciso di uscire dal quadro giuridico dell'UE e di istituire il nucleo di una unione fiscale con un trattato multilaterale. Ma secondo Munchau è inevitabile che nel corso del tempo, man mano che il trattato multilaterale avanza, la zona euro e l'Ue entrino in conflitto:

08/12/11

MMT Exit Strategy di Warren Mosler per la Grecia


Un articolo su EconoMonitor di Randall Wray riporta la strategia elaborata da Mosler (secondo la ModernMonetaryTheory) per un'uscita felice dall'euro. E' un assaggio di quel che può comportare l'applicazione della MMT, ma naturalmente occorre studiarci sopra. (In arrivo la sezione didattica sulla MMT).


Un'uscita della Grecia dall'euro sta cominciando a sembrare sempre più probabile, il che significa che la fine dell'Unione monetaria potrebbe essere vicina.
Anche se le uscite e il crollo dell'eurozona non è inevitabile, i paesi dovrebbero avere un piano per questa evenienza. E' chiaro che la Germania insisterà sulla massima austerità, per spremere le nazioni che affrontano una fuga dal loro debito. Quindi, se non altro, una strategia di uscita è necessaria per lo svolgimento dei negoziati. La strategia migliore sarebbe che tutti i cosiddetti PIIGS si unissero, minacciando in maniera credibile un'uscita comune. Cosa che potrebbe finalmente rompere l'impasse.

Illusioni e realtà della manovra

Un commento alla manovra di Sergio Cesaratto e Lanfranco Turci: ci piacerebbe illuderci, ma bisogna sapere che non può funzionare


Vorremmo noi per primi illuderci che tutto questo servirà. Siamo ammirati della reazione dignitosa, quasi disciplinata, del popolo italiano: “speriamo che tutto questa serva e finisca il primo possibile”. Purtroppo riteniamo invece che questa manovra peggiorerà le cose. I nostri concittadini lo devono sapere. Se l’analisi è sbagliata, così è quella della maggioranza dei politici italiani ed europei, sbagliate sono le soluzioni. La crisi italiana ha una insopprimibile dimensione europea ed è profondamente falso quanto Monti ci ha detto, presentando la manovra, che la crisi del debito italiano “non è colpa degli europei, è colpa degli italiani”, che siamo “un focolaio di infezione” e rischiamo di “macchiarci della responsabilità” di far fallire l’Europa.

07/12/11

Abbandonare la Nave che Affonda? Un Piano per Uscire dall'Euro


Propongo qui il commento di Yanus Varoufakis, bravissimo economista e blogger Greco, al Piano Mosler/Pilkington di uscita dall'euro, di cui abbiamo già parlato. Nel leggerlo, fate piazza pulita dei pregiudizi: stiamo chiedendoci col cuore in mano se è giunto il momento di saltare sulle scialuppe e affrontare il mare ghiacciato...


Come sanno gli affezionati di questo blog, io sono del parere che il collasso della zona euro sarà foriero di un 1930 post-moderno. Mentre al tempo ero fortemente contrario alla creazione dell'euro, diurante questa crisi, ho fatto una campagna per salvarlo. Naturalmente, come ha scritto giustamente Alain Parguez qui, è impossibile salvare qualcuno, o qualcosa, che non vuole essere salvato. In questo post, pur non retrocedendo sul mio personale impegno a continuare di cercare di salvare una unione monetaria votata all'autodistruzione, riferirò di un'analisi su come uno stato membro periferico potrebbe cercare di minimizzare gli (enormi) costi socio-economici di un'uscita dalla zona euro imposti dalla sua disintegrazione.

06/12/11

La Fiskalunion è il peggiore dei mali per l'Europa


Ambrose Evans Pritchard sul Telegraph ci fa un quadro della Fiskalunion come la intende la Merkel ...

Attenti al termine Tedesco 'Fiskalunion', la prossima fase della disavventura Europea. Per il Cancelliere Angela Merkel significa avere maggiori poteri di controllo sui bilanci degli stati peccatori della UEM.


Vuole dire veto preventivo ai piani di bilancio. Significa multe automatiche, tagli ai fondi di sviluppo dell'UE, e perdita del diritto di voto nella UE per i presunti trasgressori, tutti passibili di sanzioni davanti alla Corte Europea.

05/12/11

Intervista sulla Crisi a Carmenthesister

Rilancio la conversazione/intervista pubblicata da Lameduck, del Blog L'Orizzonte degli Eventi, in merito alla attuale crisi.
Ringrazio molto la brava Lameduck delle sue invitanti domande e della occasione che mi ha offerto di parlare un po' più estesamente in prima persona

di Lameduck - La situazione economico-finanziaria attuale sembra fatta apposta per scatenare nel cittadino medio una sindrome ansioso-depressivo-paranoidea, con la conseguenza di fargli perdere la lucidità necessaria per analizzare un problema così complesso.
La paura non è mai buona consigliera e, soprattutto in Rete, in questi giorni siamo sottoposti ad un overloading di informazioni le più diverse tra loro, tra teorie della cospirazione, analisi troppo complesse oppure improntate alla faciloneria, fino alla propagazione incontrollata di vere e proprie sciocchezze. Tutto ciò non fa altro che aumentare l'ansia e la confusione di chi legge.

04/12/11

MMT alla BCE: non riesci a creare inflazione, neanche volendo


Dal Blog di Warren Mosler, un chiarimento su questa faccenda del rischio di inflazione  se la BCE si mettesse ad acquistare con decisione i bonds sovrani per abbassarne i rendimenti. Rischio inesistente. Meccanismi monetari sconosciuti ai più. Urge mettersi a studiare subito la MMT! Ancora un bel contributo di Alfredo.


di Warren Mosler - Con gli strumenti attualmente a immediata disposizione, compresa la fornitura illimitata di liquidità alle banche dei paesi membri, abbassare il tasso interbancario, e acquistare i titoli di debito dei governi nazionali dell'area dell'euro, la BCE non ha alcuna possibilità di provocare inflazione, per quanto duramente ci possa provare. Semplicemente non esistono dei canali conosciuti, diretti o indiretti, in teoria o in pratica, che collegano queste politiche all'economia reale. (Si noti che questo non vuol dire che smettere di fornire liquidità alle banche nazionali e sostegno al credito dei governi non sarebbe catastrofico. E' un po' come l'olio del motore. C'è bisogno di un gallone o due di olio perché il motore funzioni correttamente, ma aumentare ulteriormente l'olio nel coppa non altera le prestazioni del motore.)

03/12/11

Vi State Sbagliando Tutti, la Stampa di Moneta Può Fermare la Crisi in Europa

Must read di Ambrose Evans Pritchard del Telegraph, che sfida i vigilantes contro la stampa di moneta affermando che l'austerità è un nonsense e una sentenza di morte per l'eurozona. 


Questo farà infuriare molti lettori - in particolare i vigilantes "austriaci" di internet - ma devo dirlo.

C'è l'idea quasi universale che la crisi dell'Europa possa essere risolta solo dai governi e dalla politica fiscale, con differenti vedute sul corretto dosaggio dell'austerità.

Mi permetto di dissentire. Questa è una crisi monetaria, causata da una banca centrale insipida che ha interrotto una fragile ripresa aumentando i tassi all'inizio di quest'anno, ha portato al collasso l'offerta di moneta nell'Europa meridionale, e ha causato una recessione completamente inutile - e profonda, a giudicare dal crollo nei nuovi ordini delle PMI manifatturiere a novembre.

01/12/11

Il Denaro può Fluire, ma Quel che Manca nell'EuroZona è la Colla

Un lungo articolo del New York Times fa il punto sulla crisi dell'eurozona riportando diversi punti di vista, da Kenneth Rogoff a Simon Johnson a Nouriel Roubini

Mentre i leaders dell'Unione Europea preparano l'ennesimo vertice sulla crisi previsto per la prossima settimana, per discutere di cambiamenti fondamentali in materia economica, vi sono crescenti preoccupazioni che l'ultimo possibile approccio - un intervento più aggressivo da parte della Banca Centrale Europea - non sarà sufficiente a stabilizzare i mercati e preservare l'euro.

La BCE Fallisce per 9 Miliardi la Sterilizzazione dell'Acquisto Bonds

Zero Hedge sottolinea questo che può essere un importante segnale della corsa agli sportelli e della prossima fine dei programmi di acquisto bonds da parte della BCE....a meno che non si metta a stampare e basta!



Coloro che si chiedono cosa abbia causato il riavvicinamento accelerato dell' EURUSD sulla buona strada verso quello che UBS ha appena definito l'"inizio della fine" (rapporto di prossima pubblicazione), basta che guardino alla BCE, al primo fallimento delle sue operazioni di sterilizzazione (1) da quando è stato lanciato il programma di monetizzare le obbligazioni Italiane e Spagnole nel mese di agosto. 

Come osservato ieri, la BCE doveva sterilizzare € 203.5 miliardi di acquisti di obbligazioni cumulative. Invece, ha avuto delle offerte solo per 194.2 miliardi di € da un misero gruppo di 85 offerenti. Ciò significa che per la prima volta, come mostrato nel grafico, il rapporto di offerte per la sterilizzazione delle obbligazioni è calato sotto il livello 1. E quel che è molto peggio, è che questo è accaduto nel giorno delle operazioni di rifinanziamento principale settimanali (MRO), durante il quale un totale di 192 banche hanno ricevuto dalla BCE complessivamente € 265.5 miliardi al tasso dell'1,25%. L'ammontare supera i 247 miliardi che 178 banche hanno preso la scorsa settimana, ed è la seconda settimana di corsa agli sportelli in cui le richieste segnano un nuovo picco da due anni. In altre parole, nonostante che le banche abbiano richiesto la maggior quantità di denaro in 2 anni, non sono state in grado di impiegare tutto quel denaro e "sterilizzare" i titoli monetizzati. Questa è una notizia molto brutta in quanto conferma che il programma SMP (acquisto titoli sovrani sul mercato secondario da parte della BCE) volge obbligatoriamente al termine, dato che le banche si ritirano nel loro guscio e qualsiasi ulteriore acquisto di titoli PIIGS non sarà più sterilizzato sopra una certa soglia, da qualche parte tra i 100 e i 200 miliardi di €. Se questa è l'ultima goccia che spinge la BCE alla stampa vera e propria, resta da vedere.

(1) Le operazioni di sterilizzazione consistono in titoli che la BCE vende alle banche per "neutralizzare" la immissione di liquidità effettuata con l'acquisto dei bonds sovrani 

29/11/11

Connessione Saltata

Cari lettori, sto scrivendo da una postazione provvisoria. La mia linea Internet è saltata. Questo post per dirvi che le trasmissioni riprenderanno il più presto possibile!!!...saluti a tutti

25/11/11

La Manipolazione dell'Asta dei Bund Spiegata da Bill Mitchell

Ieri ci chiedevamo come la Bundesbank abbia potuto comprarsi i Bund invenduti all'asta...Ecco la vera spiegazione su come è andata, stralciata da un lungo articolo del BillyBlog. Grazie al lettore Alfredo  attento studioso della MMT!

La Germania aveva sperato di vendere € 6 miliardi di debito, ma le banche commerciali ne hanno acquistato solo € 3,644 miliardi, e l'agenzia del debito Tedesca Finanzagentur Deutsche ne ha mantenuto una parte più grande del solito, cosa che la rende una delle vendite all'asta di minor successo dal lancio dell'euro.L'importo incamerato, circa il 39 per cento del volume previsto, sarà venduto sul mercato secondario.
Che cosa significa tutto questo?

24/11/11

LA BUNDESBANK PUO' COMPRARE TITOLI DI STATO, LA BANCA D'ITALIA NO?

Mi stavo facendo proprio questa domanda, quando ho trovato questo articolo di Piero Valerio che esprime la stessa mia perplessità. Abbiamo letto tutti che i bonds non comprati nell'asta sono stati acquistati dalla Bundesbank!!! Ma non era vietato???


di Piero Valerio - Sta passando in sordina ciò che è accaduto oggi nell'asta primaria di collocamento dei titoli di stato tedeschi, i famosi bund, che sono rimasti invenduti per il 35% del totale e sono stati comprati dalla Bundesbank, la banca centrale tedesca, ma in realtà si tratta di un vero e proprio scandalo.

23/11/11

L’attuale Politica dell’Unione Mina la Crescita

Voce Italiana fuori dal coro - forte e chiara - di Antonella Stirati, prof. ordinario di Economia a Università di Roma Tre
di Antonella Stirati
 
Alcune centinaia di economisti italiani e stranieri, tra i quali moltissimi nomi illustri, hanno sottoscritto un documento in cui si sottolinea la necessità e l’urgenza di un rovesciamento di prospettiva nella politica economica in Italia e in Europa. In assenza di tale cambiamento, e se si procede sulla linea dell’austerità, sostengono, si avrà una ulteriore grave caduta dell’occupazione e dell’attività produttiva, che potrebbe compromettere la stabilità economica, sociale e finanziaria dell’Italia e di tutta l’Eurozona. In questo modo si andrebbe verso una rottura dell’Unione Monetaria e probabilmente del mercato unico europeo.

Il mio Intervento al BlogEconomyDay

Cari lettori, ecco il mio intervento al Blog Economy Day, a nome anche di  Sergio Cesaratto, prof di politica economica a Siena e autore del Politica&EconomiaBlog ,che non ha potuto essere direttamente presente. 


Gli altri interventi continuano sempre ad apparire qui a destra. Mettetevi comodi e vale la pena di sentirli tutti...


Solo una cosa: l'ultima slide - che si vede appena - rappresentava un maiale bifronte....ovvero paesi periferici e paesi del centro come due facce dello stesso caos, di cui tutti hanno aprofittato, ognuno a modo suo.



21/11/11

Allacciate le Cinture - Credit Crunch 2

Dal Blog Golem XIV David Malone, autore di The Debt Generation, spiega molto bene  la crisi bancaria che ci sta venendo addosso (che riguarda anche Unicredit) - una crisi subprime reloaded. Sarà l'ora di regolamentare l'attività bancaria? O tutto si risolve con l'austerità?

Mi dispiace, questo è un lungo articolo. Ma io lo propongo per spiegare e far comprendere ciò che sta succedendo, che i banchieri non vogliono che voi sappiate.

Penso che questo può essere il momento di allacciare le cinture e leggere quel foglietto che spiega come assumere la posizione crash.

In due parole siamo già nel bel mezzo di un'altra crisi del credito e dei finanziamenti bancari. Ovviamente tutti i discorsi dei banchieri, da Buiter a Citi sino a Deutsche Bank danno tutta la colpa agli stati. Ma non è tutto così meravigliosamente semplice.


Meglio YouTube della TV

Cari lettori,
per chi non fosse riuscito a venire a Castrocaro, sul sito del BlogEconomyDay stanno cominciando ad apparire i video dei vari interventi. 
Appena possibile li caricherò qui a destra, intanto potete andare a vederli sul sito. 

E' stato un incontro ad alto livello, con  tantissimi interventi molto documentati e qualificati. Con un livello di attenzione e di partecipazione da parte del pubblico assolutamente entusiasmante...quando era già l'ora di pranzo e il bravissimo Zibordi di Cobraf ci stava presentando con un rigore logico ineccepibile la situazione del debito mondiale...c'è stato un fragoroso applauso  per chiedergli di andare avanti e rimandare l'ora del buffet...!!! Ma quando mai si è visto ad un convegno???
La trasmissione Piazza Pulita di La7 ne ha fatto un resoconto incredibile,  sminuendo quella che è stata una analisi seria e documentata svoltasi nell'arco di una giornata e mezzo - anche molto partecipata e intensa, con qualche momento di giusta  manifestazione di rabbia per quello che sta succedendo, da parte di persone sane e vere, come Paolo e Stefano   -  ebbene LA7 ci ha presentato al finale di trasmissione come un incontro di complottisti!!! Strumentalizzando alcune cose dette dal bravo Andrew Spannaus di Movisol - che pure erano senz'altro vere...il guaio è che se si dicono solo queste cose e si salta a piè pari l'analisi macroeconomica che ci sta sotto, è facile fare i sorrisetti e far apparire il tutto come un pensiero paranoico che non si basa sulla realtà..
Ebbene, meno male che c'è YouTube, meno male che avevamo un bravissimo operatore, della redazione della più interessante rivista di Cinema italiana (che è pure gratuita…) ovvero Rapporto Confidenziale, che si è fatta carico gratuitamente di questo enorme lavoro, per pura passione (proprio come il loro progetto editoriale).
Buona visione a tutti.

20/11/11

Europa: Tempesta perfetta. Quando la Possibilità Incontra la Realtà


Un lungo articolo su Economonitor che vale la pena di leggere:  in una prospettiva storica mette in luce la incredibile inadeguatezza delle proposte politiche del mostro europeo franco-tedesco a due teste. La testa italica farà la differenza? Mah... 
 

di William Oman
"Che tu possa vivere in tempi interessanti".

Quale miglior frase di questa maledizione Cinese apocrifa per catturare l'essenza delle settimane, dei mesi e degli anni a venire? Più precisamente, quanto interessanti saranno i tempi a venire ? La storia suggerisce che dovremmo stare attenti a ciò che desideriamo. La crisi del debito in Europa costituisce un rischio enorme per il futuro del continente, eppure essendo materia tecnica, questi rischi non vengono indicati chiaramente come dovrebbero. Una ragione è la natura elusiva del rischio.

17/11/11

Documento degli Economisti 2011

Numerosisime adesioni degli economisti al documento che chiede un cambiamento della politica economica in Italia ed in Europa, per rilanciare la domanda.

 martedì 15 novembre 2011

Al Parlamento della Repubblica Italiana e alle forze politiche


Per un cambiamento della  politica economica in Italia ed Europa che rilanci domanda, sviluppo e occupazione

In questo difficile momento il paese ha bisogno di un governo autorevole che agisca con determinazione sia all’interno che nel quadro europeo e globale. Pur non nascondendo le gravi responsabilità che competono a buona parte della classe dirigente nazionale per non aver saputo attuare politiche che favorissero lo sviluppo del paese, la stagnazione dell’economia italiana nell’ultima decade trova la sua principale spiegazione nell’ambito del contesto macroeconomico europeo, e in particolare nell’assenza, nella costruzione dell’Unione Monetaria, di un quadro di politiche fiscali e monetarie coordinate volte alla crescita, alla piena occupazione, all’equilibrio commerciale fra gli stati membri, e a una maggiore equità distributiva nei paesi e fra i paesi.

Il Calcolatore dell'Austerità Italiana

Un “calcolatore dell'austerità” - riportato da Gavyn Davies sul Financial Times - ci indica quanto avanzo primario di bilancio è necessario in Italia per ogni livello di tassi di interesse e di crescita del paese.


Secondo Davies sono tre i fattori chiave da considerare per prevedere il risultato finale:

1. La stabilizzazione del debito pubblico

Il deficit di bilancio previsto in Italia nel 2011 sarà solo il 4 per cento del PIL, che si traduce in un avanzo primario (al netto degli interessi da pagare sul debito) di circa lo 0,5 per cento del PIL. Quindi qual è il problema? Il problema è che, dai primi anni 1990, il debito pubblico/PIL è molto alto, al 120 per cento, il che significa che la sostenibilità della finanza pubblica Italiana è molto vulnerabile ad un aumento dei tassi di interesse.

16/11/11

La soluzione facile, immediata, definitiva ed unica ai problemi del debito pubblico e della recessione

Mi è arrivato via mail questo documento ospitato sul sito della Rete di Economia Etica e Solidale delle Marche, frutto di una elaborazione personale di Loris Asoli.  A una prima lettura, mi sembra molto interessante e corretto. I tempi sono davvero difficili, pare che stia accadendo l'impossibile, non aspettiamo che la realtà superi l'immaginazione. 


Pubblichiamo, in allegato pdf, un importante contributo per risolvere i problemi economici, sociali e di civiltà, in cui ci troviamo. Questo testo arriva nel momento giusto: scaricatelo, leggetelo, diffondetelo ovunque, inviatelo per e-mail e su mailing list, pubblicatelo per intero sui vostri siti e blog, affinché non possa in alcun modo essere oscurato.
L'indice del documento è il seguente:

14/11/11

Qualcuno Per Favore Mandi Questo Grafico ai Tedeschi ...

Tanto per confermare quanto già detto al BED, ecco un bel grafico sul divario della produzione industriale dopo l'euro tra Italia e Germania, mandatomi dal Grande Bluff...



Se si desidera conoscere l'ultima uscita dei Tedeschi sulla crisi dell'euro, bisogna leggere un'intervista del FT al capo della Bundesbank, Jens Weidmann.

Si tratta sostanzialmente di questo: “
Non c'è nessuna crisi dell'euro, c'è solo una crisi in vari paesi Europei, e sono tutti casi unici. In Grecia, hanno fatto troppi debiti. In Italia hanno una politica di merda. La soluzione: attenersi alle regole originali, e tutto andrà bene.