30/12/12

A un anno dal FATE PRESTO! ...Forse meglio non così in fretta?

Dall'ottimo blog di Mauro Poggi una chiara rilettura del (vergognoso) articolo del Sole 24 ore che si compiace del bilancio di un anno di governo Monti: calano gli spread a forza dei litri del Mario,  Pil e consumi crollano, la disoccupazione aumenta...ma come? si vede proprio che gli obiettivi non sono gli stessi...


di Mauro Poggi - Il Sole 24 Ore rievoca in questo breve articolo quel drammatico 9 novembre di un anno fa, quando lo spread BTP/Bund rompeva per la prima volta la soglia psicologica dei 500 punti, chiudendo poi a 499. Lo stesso giorno Napolitano “sorprendeva tutti” nominando Mario Monti senatore a vita, per conferirgli qualche giorno dopo l’incarico di formare il nuovo governo.

L’articolo ricorda con orgoglio (?) che il quotidiano era uscito il giorno dopo con “una copertina di grande impatto e coraggio” (sic) dal titolo Fate Presto!

29/12/12

Rivelato il ruolo di Margaret Thatcher nel piano di smantellamento dello stato sociale

Un articolo del Guardian  rivela un piano  per lo smantellamento dello stato sociale sin dagli anni '80:  qualche decennio per mettere a punto tutti i tasselli, ed ora la trappola sarebbe pronta...



The Guardian- Dei documenti di Downing Street da poco resi pubblici mostrano che nel 1982 Margaret Thatcher e il suo cancelliere Sir Geoffrey Howe avevano sostenuto un piano, politicamente micidiale, di smantellamento dello stato sociale. La Thatcher poi tentò di prenderne le distanze, dopo quella che è stata descritta come una "rivolta" nel suo stesso governo.

24/12/12

La Costituzione più Violata del Mondo.

Cari lettori,  vi auguro buon Natale con un post che non è come al solito una traduzione, ma una riflessione che mi è sorta spontanea dopo aver sentito l'eroe nazionale volteggiare  con leggiadria sul corpo ferito della nostra Costituzione violata, fingendo allegramente che sia viva e vegeta, ma soprattutto dopo aver visto qualcuno commuoversi, anche: ma come, dici, ci sono cascati! eppure la commozione è un buon segno, significa che quei valori ci fanno nostalgia, perché sappiamo, in realtà lo sappiamo, che più li esaltano e più ce li stanno sottraendo.



Posso essere d'accordo che sia la più bella del mondo, come proclama Benigni, che nel suo tanto atteso spettacolo televisivo decanta con passione i Principi Fondamentali della nostra Costituzione. Una Costituzione "fondata sul lavoro"! Perché il lavoro è l'unico modo di sostenersi e crearsi una famiglia e vivere con dignità, a meno che uno non sia "ricco di nascita" e abbia delle rendite che gli consentano di vivere senza lavorare! Una Costituzione – come la nostra - che vuole dare valore alla persona, non può non riconoscere l'importanza del lavoro e tutelarlo e metterlo a fondamento dello Stato! 

20/12/12

Stiglitz: quanto ancora bisognerà andare a fondo prima di un'inversione di rotta?

Da Social Europe un commento alla conferenza tenuta da Stiglitz a Barcellona: tragico fallimento delle politiche europee

di David Lizoain - Ieri, Joseph Stiglitz ha parlato in una conferenza a Barcellona. Egli ha osservato  una particolarità dell'eurozona: quando i giovani provenienti da Grecia, Irlanda, ecc. emigrano, non sono più responsabili per i debiti accumulati nei loro paesi. Questa emigrazione riduce infatti la base imponibile,  rendendo più difficile il servizio dei debiti pubblici.

16/12/12

ORIZZONTE 48: CRONACHE DAL FRONTE PER DIFENDERSI DALLA "PRE-COMPRENSIONE"

Segnalo l'ultimo post di 48 perché importante per capire il dibattito giuridico economico in corso. E dato che (come dice bene er cavajere nero) l'economia - e pure il diritto - si stanno terribilmente interessando delle nostre vite...è meglio non farsi trovare impreparati! 


Tra l'altro – dice 48 – il suo post parla anche di voci dall'estero...ma di voci che vengono dal passato (quando non c'era la follia attuale e la democrazia e la giustizia interessavano anche i tedeschi...)

Buona lettura  su Orizzonte 48 

14/12/12

Buyback del debito greco – tanti festeggiamenti per un altro triste verdetto

Un articolo dell'economista  Yanis Varoufakis spiega la dinamica del buyback del debito greco  - lo stato  riacquista il proprio debito dalle banche per reindebitarsi col EFSF a favore delle banche...mi sa che rimangono fuori di qualche miliardo i contribuenti, mentre l'economia continua ad asfissiare...ma è un'operazione di gran successo (come tutte le altre)!...


di Yanis Varoufakis - Le autorità greche hanno annunciato che l'asta olandese ha prodotto offerte per un valore di 31,9 miliardi di titoli di Stato greci (post-PSI) a un prezzo medio del 33,8% del valore nominale. Le stesse fonti rivelano che le banche greche hanno offerto a piene mani tutti i loro titoli, per un totale di circa 17 miliardi di euro. Il che significa che gli hedge funds e gli altri pirati hanno partecipato con circa altri 14 miliardi. A questi prezzi elevati, il governo greco non può permettersi di accettare tutti i titoli offerti, in quanto ha solo 10 miliardi da spendere. Quindi, a meno che non prenda un altro prestito dal EFSF, accetterà circa 29,5 miliardi delle obbligazioni in offerta, e così otterrà una riduzione del debito netto di circa 19,5 miliardi. I media greci, come è loro solito, stanno celebrando il successo del buyback (proprio come si celebrava il successo del PSI lo scorso febbraio e tutti i prestiti ricevuti dalla Grecia negli ultimi tre anni). C'è un fondamento per queste celebrazioni? Assolutamente no, direi. Ed ecco perché:

13/12/12

Roger Bootle sul Telegraph: L'euro non ha finito di far danni, è solo un pappagallo che dorme...

Segnalo questo articolo di Roger Bootle (avvistato da Domenico 82 e prontamente tradotto in italiano su Investireoggi) in cui l'economista vincitore del Wolfson Prize interpreta la fase attuale come una pausa della crisi che presto riesploderà...e non c'è da lamentarsi, perché se l'euro sopravvivesse sarebbe molto peggio...


 E in fondo all'articolo alcune domande giuste ai sostenitori dell'euro. Buona lettura

11/12/12

L'uscita di Mario Monti è l'unico modo per salvare l'Italia

Anche Evans Pritchard dal Telegraph prende le distanze dal coro: Mario Monti sarà pure un grande gentleman eropeo, ma è anche un sommo sacerdote del progetto UE  e un protagonista dell'adesione dell'Italia all'euro, la valuta sbagliata.

 

di Ambrose Evans Pritchard - L'Italia ha solo un grave problema economico. Ha la valuta sbagliata.


Il paese è più ricco della Germania in termini pro capite, con circa 9.000 miliardi di € di ricchezza privata. Ha il più grande avanzo primario nel blocco dei G7. Il suo debito pubblico e privato combinato è al 265pc del PIL, inferiore a quello di Francia, Olanda, Regno Unito, Stati Uniti o Giappone.

10/12/12

La Politica fa Scoppiare la Bolla Monti

Segnalo questo interessante editoriale di Wolfgang Munchau sul Financial Timestradotto in italiano su InvestireOggi, dove si rimette un po' a posto la prospettiva sulla nostra crisi di governo. Non è la crisi di governo che fa peggiorare i conti, ma è il peggioramento dei conti che fa cadere l'illusione del governo tecnico.


Europa: finale di partita?

Grazie a http://tlaxcala-int.org per questo bell'articolo di Jacques Sapir che argomenta in modo efficace la crisi finale dell'euro, non solo economica, ma anche politica e simbolica. E' ora di uno smantellamento concordato dell'euro se si vuole ricostruire l'idea di Europa su altre basi... 
 


di Jaques Sapir (tradotto da Curzio Bettio).

Il processo definito “costruzione europea”, con la situazione di stallo che si è venuta a creare sulla pianificazione di bilancio dell’Unione europea per gli anni 2014-2020, e in secondo luogo per il bilancio 2013, sta subendo un triplice fallimento: economico, politico e simbolico. La questione simbolica è certamente più importante. Questa situazione di stallo, ben che vada durerà fino all’inizio del 2013, arriva dopo il blocco dell’inizio di questa settimana sulla questione degli aiuti da accordare alla Grecia, e dopo i negoziati estremamente duri relativi alla partecipazione rispettiva degli Stati nell’ambito del gruppo aeronautico EADS, e di conseguenza di una riduzione importante delle ambizioni dell’Europa spaziale. È altamente simbolico che questi avvenimenti si siano succeduti tutti in un periodo di otto giorni. Ciò sta a dimostrare l’esaurimento definitivo dell’Unione europea nell’incarnare l’“idea di Europa”.



08/12/12

Jim Reid di Deutsche Bank Presenta uno scenario europeo da incubo, che la BCE non sarebbe in grado di prevenire

Da Business Insider un commento all' Outlook 2013 di Deutsche Bank, che prevede una crisi tutt'altro che alla fine



L'esito più importante del meeting di ieri della Banca Centrale Europea è stato un significativo downgrade delle proiezioni della BCE sulla crescita del PIL e sull'inflazione nella zona euro nel corso del 2013.

Da quando la BCE ha introdotto nel mese di agosto le sue "Outright Monetary Transactions" (OMT), il suo programma d'intervento sul mercato obbligazionario, la volatilità dei mercati si è quasi completamente fermata, e nel corso della seconda metà dell'anno i rendimenti dei titoli di Stato sono diminuiti costantemente.
 
 

07/12/12

Uno studente del primo anno di economia potrebbe per favore prendere in mano la politica economica della UE?

Da Social Europe un po' di ironia sulle famose politiche "controintuitive" della Ue. 


Immaginate uno studente di economia che sostiene un esame introduttivo di macro con la seguente domanda:
1. In un'area economica la disoccupazione, già ai massimi storici un anno fa, è aumentata costantemente nel corso dell'ultimo anno, almeno di un punto percentuale. Nel frattempo nel corso dell'ultimo anno l'inflazione è scesa, in modo un po' irregolare. Le autorità pubbliche stanno rivedendo al ribasso le stime di crescita e prevedono una probabile recessione dell'economia nei prossimi trimestri.

05/12/12

Com'e' la situazione in Argentina?

Vi segnalo un'analisi della situazione Argentina che ho pubblicato sul blog Il CLUB CAPRETTA  (Vi ricordate il bravo Felice Capretta di Informazione Scorretta?) con cui sto iniziando a collaborare. L'analisi prende a riferimento l'articolo di Voxeu qui già tradotto, ma soprattutto il paper di Roberto Frenkel segnalatoci da Goofynomics, in particolare nella parte che riguarda la svolta avvenuta dal 2006. L'argomento riscalda gli animi di quelli che vorrebbero prendere il caso Argentina a modello (o a spauracchio) per il nostro paese...qui si tenta una visione spassionata.



04/12/12

L'Intervento del prof. Brancaccio alla Conferenza MMT Calabria



Dalla crisi della moneta unica alla critica del liberoscambismo europeo. Brevi note sulla MMT



di Emiliano Brancaccio

“Mezzogiornificazione” europea: Paul Krugman (1991) l’aveva preannunciata in tempi non sospetti ed altri, poi, l’hanno riesaminata e ne hanno studiato gli sviluppi. Con questa espressione possiamo intendere, sinteticamente, quei processi  di desertificazione produttiva, annientamento o assorbimento estero dei capitali nazionali, ed emigrazione di massa dei lavoratori, che soprattutto a seguito della crisi economica stanno determinando profondi mutamenti nella struttura produttiva dei paesi periferici dell’Unione monetaria europea. La “mezzogiornificazione” indica, in sostanza, che il dualismo economico che ha duramente segnato la storia dei rapporti tra Nord e Sud Italia non costituisce più un caso particolare limitato al nostro paese, ma andrebbe ormai riletto come caso anticipatore ed emblematico di un dualismo molto più ampio, che si riproduce oggi su scala continentale tra i paesi del Nord e del Sud dell’Europa, e che rischia di compromettere gravemente i loro futuri rapporti economici e politici.


30/11/12

‘A CORRUZIONE E IL “FOGNO”: LO STRANO CASO DEL DOCTOR PETIOT

Ricevo e con grande gioia e soddisfazione pubblico questo post di 48 a lungo atteso sulla Corrruzzzione,  che entrando profondamente nel merito disvela lo strano apparente paradosso  per cui dietro la propaganda anti-spesa pubblica spesso si nascondono proprio quelli che gli affari a spese del pubblico li stanno organizzando assai bene....

1. ANTEFATTO METAFORICO
Il dottor Petiot fu a lungo stimato per le sue conoscenze scientifiche, addirittura lodato per la sua utilità alla comunità come medico, che, dicevano, faceva “avanzare” la scienza medica.
Ma se si fosse analizzata in dettaglio la sua vita precedente, senza pregiudizi e distorsioni, determinate da un “certo tipo di consenso” pubblico (divenne persino sindaco del suo paese), con tutte le abbondanti “tracce” di una crudeltà inumana (o “troppo umana”), sostenuta dall’incrollabile fede nelle sue ragioni, gli stessi benpensanti che lo avevano lodato sarebbero stati terrorizzati…http://www.occhirossi.it/biografie/MarcelPetiot.htm
Leggendo, e facendo i dovuti collegamenti, capirete il “nesso” (“nexus”, per coloro che ricordano i “modelli” dei replicanti in Blade Runner).
Ovviamente la storia si manifesta prima in tragedia e poi si ripete come “farsa”. Ovviamente…

29/11/12

Orizzonte 48 e i Tagli ai Costi della Politica

E' nato Orizzonte48 (lo troverete sempre nel blog roll qui a sinistra). Il significato del nome e le sue proposte le potete leggere nel suo post di presentazione , ma io dico soltanto quello che da 48 so di potermi aspettare: il suo blog nasce per fornire alla rete i più raffinati strumenti della democrazia che, insieme a quelli dell'economia, forse, e se Dio vuole,  ci aiuteranno a costruirci un futuro "migliore" (sì, vogliamo essere ottimisti!)



E la democrazia, come dice bene Zagrebelsky, è il peggiore dei regimi (il più tremendamente difficile da utilizzare e da far funzionare), ma è anche per noi l'unico possibile... 
 
Quindi, dobbiamo "imparare democrazia". Come dice 48, "comprendere le istituzioni, costituzionali nazionali o europee, i meccanismi che le regolano, le leggi, le varie norme, e il loro significato e funzione sostanziali, è infatti un'arma, appunto, democratica.
 
Per cercare di dare il benvenuto a 48 e all'opera a cui si accinge, mi sono messa al lavoro per offrire una breve presentazione e qualche considerazione aggiuntiva sul suo primo post tecnico, invero abbastanza impegnativo, ma poi ne raccomando a tutti la lettura diretta, anche dei commenti, che soltanto può dar conto di tutte le numerose e importanti implicazioni e sfumature....di questa straordinaria proposta di taglio ai costi della politica! Volevamo tagliare i costi della casta? Va bene, ma facciamolo per benino..!

25/11/12

La prossima crisi che incombe sull'Argentina

Un lettore mi ha suggerito questo pezzo di Voxeu (segnalato qui da Goofy in un commento), dove si esprime una visione equilibrata sul tema caldo Argentina...



di Eduardo Levy Yeyati, 7 Novembre 2011

I problemi economici dell'Argentina sono sempre un argomento di attualità, e un esempio particolarmente rilevante per l'attuale crisi dell'Eurozona. Questo articolo valuta con uno sguardo equilibrato l'outlook dell'Argentina dopo le elezioni.

L'Argentina tende a provocare visioni estreme da parte di analisti economici e commentatori, che vanno dagli appassionati che gridano meraviglie di fronte alle prestazioni inaspettate del paese, al punto di proporre una "soluzione argentina" per i problemi europei, agli scettici che continuano a prevedere un arresto improvviso della "bonanza" in corso. Tuttavia, come Paul Krugman (da appassionato) ha sottolineato di recente (Krugman 2011), la regola sembra essere quella di mantenere "un tono in genere negativo nel riferire sull'Argentina". "Scommettere su un altro default argentino può essere troppo. Tuttavia, scommettere su un atterraggio duro potrebbe non esserlo", ha concluso un recente articolo sul Financial Times.


23/11/12

Per le Elites saremo tutti abitanti di Gaza

Da TruthDig un gran bell'articolo di Chris Hedges sulla terrificante moderna guerra postindustriale. Che niente di tutto questo ci sembri normale, pare che siano le prove generali. 



Gaza è una finestra sulla nostra prossima distopia. Il crescente divario tra l'élite mondiale e le miserabili masse dell'umanità  è mantenuto da una spirale di violenza. Molte regioni povere del mondo, sprofondate nella crisi economica, stanno cominciando ad assomigliare a Gaza, dove 1,6 milioni di Palestinesi vivono nel più grande campo di internamento del pianeta. Queste zone sacrificate, piene di poveri penosamente intrappolati nelle baraccopoli o tra gli squallidi muri di fango dei villaggi, sono circondate da recinti elettronici, controllate da telecamere di sorveglianza, droni e guardie di confine o unità militari che sparano per uccidere. Queste distopie da incubo si estendono dall'Africa sub-sahariana, al Pakistan, alla Cina. Sono luoghi dove avvengono assassinii mirati, brutali attacchi militari contro popoli inermi, privi di esercito, marina o aviazione. Qualsiasi tentativo di resistenza, benché inefficace, è colpito con i massacri indiscriminati che caratterizzano la moderna guerra industriale.

18/11/12

Le minacce dell'Economist, la strategia di Hollande e le considerazioni di Jacques Sapir

La copertina dell'Economist ha chiaramente indicato la Francia come la prossima bomba pronta ad esplodere nel mezzo della crisi dell'eurozona. 

Questo il succo dell'articolo, che ha il senso di un vero e proprio avvertimento al governo socialista di Hollande:


L'Economist osserva come da anni il paese abbia perso competitività nei confronti della Germania, soprattutto da quando i tedeschi hanno tagliato i costi e hanno spinto sull'acceleratore delle riforme. Senza la possibilità della svalutazione, la Francia ha fatto ricorso alla spesa pubblica e al debito pubblico, che è passato dal 22% del PIL dei primi anni '80 a oltre il 90% di adesso.


15/11/12

Il Costo del Federalismo nell'Eurozona

Un chiarissimo articolo di Jacques Sapir  che, fatti due conti,  dimostra come il "Più Europa" sia solo un castello in aria per sognatori



di Jacques Sapir , 10 Novembre 2012
 
Ora sull'ipotesi "Federale" si sprecano fiumi di inchiostro. E' presentata come "la" soluzione alla crisi dell'euro, le alternative essendo o un drammatico impoverimento dei Paesi "del sud" dell'Euro o un crollo dell'euzona [1] .Alcuni non esitano ad aggiungere che quest'ipotesi era già implicita nelle imperfezioni oggi riconosciute della zona euro [2] . Tuttavia, non sembra che si abbia una reale comprensione di ciò che comporta la formazione di una "Federazione europea",  in particolare dal punto di vista dei flussi di trasferimento.
Per contro, cominciamo a sentirne lo stress, e in particolare l'abbandono della sovranità fiscale. La volontà della Germania di sottoporre i bilanci a una decisione preventiva di Bruxelles, naturalmente, va in questo senso [3] .


14/11/12

Prendere un Uomo in Parola

Must Read di Edward Hugh su Economonitor : ampi stralci una lunga e interessante analisi su ciò che i mercati pensano delle promesse di Draghi, e sui loro reali effetti.  La politica monetaria espansiva disinnesca la bomba o disattiva il sistema di allarme?


Il grande Ray Dalio, il leggendario capo di hedge fund, è di umore esuberante. In seguito a una serie di mosse di Mario Draghi a sostegno dei finanziamenti ai governi europei, Dalio ha dichiarato a Bloomberg che, a suo parere, ora l'euro è "probabile" che starà insieme perché le attuali misure di austerità negative per la crescita d'ora in poi saranno compensate dalla stampa di moneta della Banca Centrale Europea. La sua dichiarazione è, ovviamente, una risposta all'impegno del presidente della Bce, Draghi, di salvare l'Euro.

12/11/12

Chi Fermerà questi Sado-Monetaristi mentre la disoccupazione giovanile in Grecia sale al 58% ?

Sul Daily Telegraph un accorato articolo su questa sorta di setta monetarista che porta avanti il suo disumano  "Progetto" incurante dell'evidenza - o ci salva Werner Sinn o schianta la democrazia. 



di Ambrose Evans Pritchard - Il tasso di disoccupazione greco è salito al 25.4% nel mese di agosto. La disoccupazione giovanile è salita al 58%.

Secondo le previsioni ufficiali, l'economia si contrarrà di un ulteriore 4.5% l'anno prossimo, e si può presumere che molte più persone perderanno il lavoro. E non si andrà certo a migliorare in modo significativo negli anni a venire.

Questo è ciò che accade quando ci si blocca nella valuta sbagliata e si sbarrano le vie di fuga - o ci si trova in un "edificio in fiamme senza uscite", per dirlo con le parole di William Hague.


07/11/12

Ramanan: Paul De Grauwe si sbaglia su TARGET2

Quarantotto mi ha suggerito questa difficile impresa, The Case For Concerted Action, e per la grande stima che ho di lui non mi sono tirata indietro. A me sembrerebbe che De Grauwe sostanzialmente resti dalla parte del vero, ma può darsi che non ci capisco un ..... quindi ben vengano i commenti di quelli più istruiti di me  (ISt..!!!)



di Ramanan - Le risorse finanziarie e non finanziarie a disposizione di   una unità o di un settore istituzionale indicate in bilancio forniscono un indicatore dello stato economico. Queste risorse sono riassunte in una voce del bilancio, il patrimonio netto. Il patrimonio netto è definito come il valore di tutte le attività di proprietà di un'unità o settore istituzionale meno il valore di tutte le sue  passività in essere. Per l'economia nel suo complesso, il bilancio mostra la somma delle attività non finanziarie e dei crediti netti verso il resto del mondo. Questa somma è spesso definita come ricchezza nazionale.
  • 13.4, Sistema della Contabilità Nazionale 2008 ( pdf )

Intervista a Cesaratto sulla MMT e sull'Euro

Rilancio un'intervista a  Sergio Cesaratto da Forexinfo, in cui il prof di Siena riassume il dibattito con la MMT e spiega la sua posizione sull'euro



1) Il suo dibattito via Web con Randall Wray ha suscitato un certo interesse, il confronto può avere una conclusione o dovete prendere atto di due posizioni vicine ma difformi?

R. Il dissenso riguarda due aspetti. Nel tono, è esagerato pensare alla Modern Monetary Theory come un nuovo paradigma economico, ma è meglio guardarla come una scuola fra le altre dell’arcipelago delle analisi “non ortodosse”. Infatti i suoi confini sono assai sfumati, per cui gran parte di ciò che sostiene è generalmente condiviso e non appare come “farina del suo sacco”, ma naturalmente il mix di ciò che si pesca altrove, un po’ di valore aggiunto proprio, e l’enfasi su certi aspetti può costituire originalità. Come ha detto Marc Lavoie, un influente economista eterodosso, in questo senso siamo tutti un po’ MMT. Ciò detto, grande merito della MMT in questa fase è stato di aver criticato con forza, assieme ad altri economisti critici, il punto di vista dominante demonizzante dei disavanzi e debiti pubblici. Merito della MMT è aver dato grande ruolo alla banca centrale nell’assicurare la solvibilità degli stati e tassi di interesse sostenibili. E grandissimo merito è stato quello di aver denunciato prima di altri quanto la natura della BCE come “banca straniera” per il paese dell’Eurozona avrebbe potuto condurre ad una crisi dei debiti sovrani qualora l’Eurozona avesse subito qualche shock finanziario, come poi è successo. La mia critica di sostanza a Wray ha riguardato: a) la spiegazione della crisi europea e b) se avere una banca centrale sia sufficiente per un paese per non avere problemi di squilibri esteri (io ritengo che ciò sia vero solo per gli Stati Uniti che stampano una valuta accettata da tutti, Wray pensa valga erga omnes, dunque per l’Argentina, per l’Italia se tornasse alla lira ecc).

05/11/12

TARGET2 è il capro espiatorio degli errori tedeschi

Su Voxeu un altro lucido articolo di De Grauwe: il problema non è l'oscuro sistema Target2, ma l'eccessiva assunzione di rischio delle banche tedesche che finanziavano la vendita del surplus alla periferia.


di Paul De Grauwe e Yuemei Ji, 2 nov 2012

Una rottura sistemica dell'Eurozona sarebbe la madre di tutte le crisi finanziarie. Questo articolo - una controreplica al recente articolo di Hans-Werner Sinn - è d'accordo che la Germania subirebbe grosse perdite da una rottura, ma sostiene che la causa prima sono i 600 miliardi di € di avanzi delle partite correnti riportati nei confronti degli altri paesi dell'EZ nel corso degli anni buoni, non il sistema TARGET2. Le banche tedesche hanno prestato ingenti somme ai paesi periferici senza fare una corretta analisi del credito. Nessun altro se non la la stessa Germania è responsabile per essersi assunta tali rischi.

03/11/12

AUSTERITA' AUTOLESIONISTA?



 
di Dawn Holland e Jonathan Portes, 1 Novembre 2012 - I governi dell'UE hanno ciascuno singolarmente adottato severi programmi di austerità, nel tentativo di evitare di diventare il prossimo Portogallo. Questo articolo presenta i risultati del National Institute Global Econometric Model, i quali suggeriscono che le politiche, pur razionali se considerate singolarmente, stanno portando alla follia collettiva. Il ''paradosso della parsimonia" di Keynes è in pieno svolgimento, in quanto le nazioni dell'UE continuano a comportarsi come piccole economie aperte, mentre in realtà sono una grande economia chiusa.

02/11/12

Per la Corte dei Conti Greca l'Austerità Viola la Costituzione, mentre la Società è in caduta Libera.

Non sono solo i Cardinali della Corte di Karlsruhe (dice ZeroHedge) che oppongono il loro "NO" alle decisioni dell'Europa. Questa volta è la Corte dei Conti Greca che potrebbe deliberatamente affossare l'intero procedimento del prossimo prestito.



Ecco il fatto riportato da Keep Talking Greece:

La Corte dei Conti Greca (Ελεγκτικό Συνέδριο) ha giudicato “incostituzionali” gli imminenti tagli alle pensioni (per la quinta volta consecutiva dal primo “salvataggio”, ndt), alle gratifiche natalizie e pasquali e alle ferie, la riduzione delle indennità di disoccupazione per i lavoratori stagionali, l'aumento dei limiti di età richiesti per il trattamento pensionistico dei lavoratori e di tutte le persone a basso reddito.

28/10/12

I PRINCIPI DELLA MONETA ENDOGENA (versione full italian) - Prima parte-

Do corso al mio solito vizio e rilancio in italiano integrale lo scritto di Istwine sulla moneta (prima parte), già pubblicato da Goofynomics, per una miglior fruizione da parte degli italofoni...e un più efficace smascheramento della retorica monetarista per ogni dove. 





UN BREVE EXCURSUS STORICO.

Al mondo di sicuro ci sono solo due cose, la morte e le tasse.

Questa citazione attribuita a Benjamin Franklin è poi diventata un classico dell’umorismo, benché non è detto che Franklin volesse far ridere. A parte questo, l’idea di Franklin rimane imprecisa, difatti al mondo di sicuro ci sono ben tre cose, la morte, le tasse e i monetaristi, consapevoli o inconsapevoli. Questa prima parte ha lo scopo di tracciare una breve storia della politica monetaria in modo tale da mettere a fuoco un concetto elementare: di monetarista è rimasto solo l’uomo della strada, ed è arrivata l’ora di rincasare.


25/10/12

La dottrina della banca centrale alla luce della crisi

Un importante articolo di VOXEU di qualche anno fa che alla luce della crisi demolisce dalle fondamenta il mito dell'indipendenza della banca centrale: la politica monetaria non è un fatto tecnico, ma ha importanti implicazioni distributive, e quindi va controllata democraticamente.



di Axel Leijonhufvud, 13 maggio 2008
La Federal Reserve ha utilizzato strumenti non ortodossi di politica economica per ridurre le recenti turbolenze sui mercati finanziari. In questo articolo, l'autore del CEPR Policy Insight 23 sostiene che la crisi pone delle fondamentali domande sui principi basilari della moderna ortodossia monetaria - l'inflation targeting e l'indipendenza della banca centrale.


23/10/12

L'Epico Piano del FMI per far sparire il debito e detronizzare i banchieri

Ecco l'articolo di Ambrose Evans Pritchard sul Telegraph che parla del mitico piano del FMI (o di una delle anime del FMI) per cancellare il debito tramite acquisti dalle  fonti di emissione, le banche centrali. Troppo semplice per essere accettato?


Allora esiste una bacchetta magica, dopo tutto. Un documento rivoluzionario del Fondo Monetario Internazionale pretende che si potrebbe eliminare il debito pubblico netto degli Stati Uniti in un colpo solo, e di conseguenza fare lo stesso per la Gran Bretagna, la Germania, l'Italia o il Giappone.

Si potrebbe tagliare il debito privato del 100% del PIL, spingere la crescita, stabilizzare i prezzi, e detronizzare i banchieri, tutto nello stesso tempo. Si potrebbe fare in modo pulito e indolore, per disposizione di legge, molto più rapidamente di quanto chiunque possa immaginare.