12/01/23

Twitter files, parte nona - Twitter e le "altre agenzie governative"


Continua la pubblicazione dei Twitter Files (parte nona) e la messa a nudo del sistematico rapporto  con l' FBI e altre agenzie governative, tra le quali la CIA in primo luogo, al fine di censurare e bollare come disinformazione o 'ingerenze straniere' qualsiasi materiale politicamente scomodo o sgradito. 

Traduzione di @Maur0068

Dopo settimane di resoconti sui "Twitter Files" che descrivono in dettaglio lo stretto coordinamento tra l'FBI e Twitter nella moderazione dei contenuti dei social media, il Bureau ha rilasciato una dichiarazione mercoledì [21 dicembre 2022].

L’FBI non ha smentito le accuse. Invece, ha denunciato i "teorici della cospirazione" che pubblicano "disinformazione", il cui "unico scopo" è "screditare l'agenzia".

Devono ritenerci poco ambiziosi, se sono convinti che screditare l'FBI sia il nostro "unico scopo". Dopotutto, un'intera gamma di agenzie governative viene messa in dubbio nei #TwitterFiles. Perché limitarsi ad una?

I file mostrano che l'FBI svolgeva la funzione di guardiano in un vasto programma di sorveglianza e censura dei social media, che comprendeva numerose agenzie del governo federale – dal Dipartimento di Stato al Pentagono alla CIA.

L'operazione si estende ben oltre gli 80 membri della Foreign Influence Task Force (FITF) – di cui abbiamo già riferito – che aveva anche lo scopo di agevolare le richieste di una vasta gamma di attori secondari - dai poliziotti locali, ai media, ai governi statali.

Twitter ha avuto così tanti contatti con così tante agenzie che i suoi dirigenti faticavano a tenere il passo con gli appuntamenti. Oggi è il Dipartimento della Difesa e domani l'FBI? È la chiamata settimanale o la riunione mensile? Era vertiginoso.



Un risultato fondamentale fu che migliaia di "rapporti" ufficiali confluivano su Twitter da ogni parte, attraverso il FITF e l'ufficio di San Francisco dell'FBI.

Il 29 giugno 2020, l'agente dell'FBI di San Francisco Elvis Chan ha scritto a due dirigenti di Twitter chiedendo se poteva invitare una "OGA" a una conferenza imminente:


OGA, o "altra organizzazione governativa", può essere un eufemismo per la CIA, secondo numerosi ex funzionari e consulenti di intelligence. Uno di loro è ironico: "Pensano che sia misterioso, ma è talmente ovvio."

 "Altra Agenzia Governativa (il luogo in cui ho lavorato per 27 anni)", afferma Ray McGovern, ex agente della CIA, ora in pensione.

Non era un segreto per nessuno in Twitter che uno dei suoi dirigenti fosse un ex agente della CIA, per questo Chan faceva riferimento all’"ex datore di lavoro" di quel dirigente.

Il primo dei due dirigenti di Twitter lasciò da parte qualsiasi pretesa di segretezza e inviò un'e -mail nella quale affermava che quel dipendente "lavorava per la CIA, quindi questa è la domanda di Elvis".


 La dirigente dell’ufficio legale, Stacia Cardille, la cui prontezza spiccava tra i leader di Twitter, ha risposto: "Lo so" e "Pensavo che il mio silenzio fosse chiaro".


 Cardille passa quindi i dettagli della conferenza a Jim Baker, ex avvocato dell'FBI assunto di recente.


"Ho invitato l'FBI e anche la CIA parteciperà", dice Cardille a Baker, aggiungendo chiaramente: "Non è necessaria la tua presenza."

Il governo era in costante contatto non solo con Twitter ma con praticamente tutte le principali società tecnologiche.

Questo significa Facebook, Microsoft, Verizon, Reddit, persino Pinterest e molti altri. Gli attori del settore hanno anche tenuto riunioni regolari senza la presenza del governo.

Uno dei forum più comuni era un incontro regolare della Task Force sulle ingerenze straniere (FITF), al quale partecipavano un gran numero di dirigenti, personale dell'FBI e – quasi sempre – una o due persone contrassegnate "OGA".


Le agende delle riunioni FITF praticamente includevano sempre, all'inizio o tra i primi argomenti, un "briefing OGA", di solito sulle questioni straniere (torneremo più avanti su questo punto).



Nonostante il suo mandato ufficiale siano le "ingerenze straniere", il FITF e l'ufficio dell'FBI di San Francisco sono diventati dei canali per convogliare montagne di richieste di moderazione su questioni interne, da parte dei governi di singoli Stati, e persino dalla polizia locale:


 Molte richieste sono arrivate tramite TelePorter, una piattaforma a senso unico in cui molte comunicazioni erano visibili solo per un tempo limitato:


Soprattutto in vista delle elezioni del 2020, la coppia FITF/FBI ha sommerso Twitter di richieste, inviando elenchi di centinaia di account problematici:



Mentre si avvicinavano le elezioni, dall'ufficio di San Francisco arrivava un’email dietro l’altra, spesso con allegato un file Excel: 


C'erano così tante richieste governative, che i dipendenti di Twitter hanno dovuto improvvisare un sistema per assegnare loro una priorità e smistarle:


L'FBI stava chiaramente adattando le sue richieste alle linee guida di Twitter. Le segnalazioni dell'FBI erano quasi sempre descritte da qualche parte come "possibili violazioni dei termini di servizio", perfino nella riga dell'oggetto:


I dirigenti di Twitter hanno notato che l'FBI sembrava avesse del personale specificamente assegnato alla ricercare di violazioni su Twitter.

 “Hanno alcune persone nell'ufficio di Baltimora e al quartier generale che stanno solo facendo ricerche di violazioni sulla base di parole chiave. Questa è probabilmente la decima richiesta di cui mi occupo negli ultimi 5 giorni”, ha osservato Cardille.


Anche l'ex avvocato dell'FBI Jim Baker ha concordato: "Strano che stiano cercando violazioni delle nostre linee guida".


L'ufficio dell'FBI di New York ha persino richiesto gli "ID utente e username" di un lungo elenco di account citati in un articolo del Daily Beast. I dirigenti senior [di Twitter] affermano "di appoggiare" tali richieste e di essere "completamente a proprio agio" nel farlo.



A nessuno sembrava strano che una task force sulle "Ingerenze Straniere" stesse inoltrando, insieme al DHS, migliaia di segnalazioni per lo più relative a casi interni, riguardanti materiale estremamente marginale:


"L'ingerenza straniera" era stata l'apparente giustificazione per un ampliamento della moderazione da quando piattaforme come Twitter sono state convocate dal Senato nel 2017:

Tuttavia, dietro le quinte, i dirigenti di Twitter combattevano con le affermazioni del governo sulle presunte interferenze straniere presenti sulla loro e altre piattaforme:


 I #TwitterFiles mostrano i dirigenti sotto costante pressione per confermare le teorie delle ingerenze straniere - e incapaci di trovare le prove di affermazioni fondamentali.

 "Non ho trovato collegamenti con la Russia", dice un analista, ma suggerisce che potrebbe "discuterne [con un collega]" per "trovare un collegamento più forte".

"Una possibilità estremamente tenue e non conclusiva di essere collegato", dice un altro.


"Nessuna reale corrispondenza utilizzando le informazioni", afferma Yoel Roth, l'ex capo di Trust and Safety, in un altro caso, notando che alcuni collegamenti erano "chiaramente russi", ma un altro era una "casa in affitto nella Carolina del Sud?"


 In un altro caso, Roth conclude che una serie di account pro-Maduro venezuelani non sono collegati alla Internet Research Agency russa, perché un volume di tweet troppo elevato:


I venezuelani "erano tweeter ad alto volume... abbastanza insoliti per molte altre attività dell'IRA", dice Roth.

In una e-mail chiave, la notizia che il Dipartimento di Stato stava facendo una traballante dichiarazione pubblica in merito a una presunta ingerenza russa ha portato un dirigente - lo stesso con il passato "OGA" - a fare un'ammissione schiacciante:

"A causa della mancanza di prove tecniche da parte nostra, ho lasciato perdere, in attesa di ulteriori prove", dice. "La nostra finestra su questo si sta chiudendo, dato che i partner governativi stanno diventando più aggressivi sull'attribuzione".


Traduzione: "partner di governo" "più aggressivi" avevano chiuso la "finestra" di indipendenza di Twitter.

Altre agenzie governative" hanno finito per condividere informazioni attraverso l'FBI e la FITF non solo con Twitter, ma anche con Yahoo!, Twitch, Cloudfare, LinkedIn e persino Wikimedia:

L'ex agente e informatore della CIA John Kiriakou crede di riconoscere la formattazione di queste segnalazioni.

"Mi dice qualcosa", dice Kiriakou, osservando che "quello che è stato tagliato sopra [la"tearline"](*) era l'ufficio originario della CIA e tutti gli uffici in copia".

[(*) Tearline: una linea in un messaggio o documento di intelligence che separa le categorie di informazioni la cui divulgazione è stata approvata. Normalmente, le informazioni al di sotto della linea sono quelle che possono essere diffuse. NdT]

Molte persone si chiedono se le piattaforme Internet ricevano indicazioni dalle agenzie di intelligence sulla moderazione delle notizie di politica estera. Sembra che Twitter lo abbia fatto, in alcuni casi tramite FITF/FBI.

Queste segnalazioni sono molto più controverse nei fatti rispetto alle controparti interne.

Un rapporto di intelligence elenca degli account legati alla "propaganda 'neo-nazista' ucraina". Ciò include affermazioni secondo cui Joe Biden ha contribuito a orchestrare un colpo di stato nel 2014 e "ha piazzato suo figlio nel consiglio di amministrazione di Burisma".


Un’altra segnalazione afferma che una serie di account che accusano "l'amministrazione Biden" di "corruzione" nella distribuzione dei vaccini fanno parte di una campagna di influenza russa:


Spesso l'intelligence si presentava sotto forma di brevi rapporti, seguiti da lunghi elenchi di account semplicemente ritenuti pro-Maduro, pro-Cuba, pro-Russia, ecc. Questo lotto conteneva oltre 1000 account contrassegnati in vista di un blocco:

Una segnalazione afferma che un sito che "documenta presunte violazioni dei diritti commesse da ucraini" è diretto da agenti russi: 


Le informazioni sull'origine sospetta di questi account potrebbe essere vera. Ma lo stesso potrebbe valere almeno per alcune delle informazioni in essi contenute – sui neonazisti, sulle violazioni dei diritti nel Donbass, persino sul nostro stesso governo. Dovremmo bloccare tale materiale?

Questo è un dilemma difficile. Il governo dovrebbe essere autorizzato a cercare di impedire agli americani (e ad altri) di vedere account pro-Maduro o anti-ucraini?

Spesso i rapporti di intelligence sono solo lunghi elenchi di giornali, tweet o video di YouTube colpevoli di "narrazioni anti-ucraine":


A volte, non sempre, Twitter e YouTube hanno bloccato gli account. Ma ora sappiamo con certezza cosa intendeva Roth con "il Bureau (e per estensione l'IC)".


 Il confine tra "disinformazione" e "propaganda deformante" è sottile. Siamo a nostro agio con le tante aziende che ricevono così tante segnalazioni da un governo "più aggressivo"?

 La CIA non ha ancora rilasciato commenti sulla natura dei suoi rapporti con aziende tecnologiche come Twitter. Twitter non ha avuto alcun input a proposito di ciò che ho fatto o scritto. Le ricerche sono state effettuate da terzi, quindi quello che ho visto potrebbe essere limitato.

Seguite @bariweiss, @shellenbergerMD, @lhfang, e questo spazio per ulteriori informazioni, su questioni che vanno dal Covid-19 al rapporto di Twitter con il Congresso e altro ancora.

 

Twitter Files, parte prima









Twitter Files, episodio 12 - Twitter e l'ombelico dell'FBI

Twitter Files, episodio 13 - Le pressioni di Pfizer su Twitter 

Twitter Files, parte 14 - La menzogna del Russiagate

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