Episodio 12 dei Twitter Files, ancora sui rapporti tra Twitter, FBI e Cia
Traduzione di @Maur0068
https://twitter.com/mtaibbi/status/1610394197730725889
Nel 2020,
Twitter stava lottando con il problema delle agenzie pubbliche e private che lo
eludevano rivolgendosi direttamente ai media con elenchi di account sospetti.
Nel febbraio
2020, quando è scoppiato il COVID, il Global Engagement Center – un nuovo settore
di analisi/intelligence del Dipartimento di Stato – si è rivolto ai media con
un rapporto intitolato “Apparati di disinformazione russi che approfittano
dell’emergenza Coronavirus”.
Il GEC ha
contrassegnato degli account come "personaggi e surrogati russi"
sulla base di criteri tipo : "descrivono il Coronavirus come un'arma
biologica ingegnerizzata", incolpano le "ricerche condotte presso l'istituto
di Wuhan" e "attribuiscono la comparsa del virus alla CIA."
5. Sono stati segnalati
anche gli account che hanno ritwittato la notizia che Twitter ha bandito il
popolare sito statunitense ZeroHedge, sostenendo che l'episodio "ha
portato a un'altra raffica di storie di disinformazione". ZeroHedge aveva ipotizzato
che il virus avesse avuto origine in un laboratorio.
Il GEC ha
ancora portato direttamente a notizie come il titolo dell'AFP [Agence France-Presse], "La campagna di disinformazione legata alla
Russia ha portato all'allarme coronavirus, dicono gli Stati Uniti" e una
storia di Politico su come "le storie di disinformazione russe, cinesi e
iraniane si riecheggiano tra loro".
" DA
TEMPO NON HAI PUNTATO IL DITO CONTRO LA RUSSIA". Quando il Media Forensics
Hub di Clemson si è lamentato che da un po' di tempo Twitter non aveva "puntato
il dito contro la Russia", il capo di Trust and Safety Yoel Roth ha detto
che ciò era "rivelatore delle loro motivazioni."
"SIAMO FELICI DI LAVORARE DIRETTAMENTE CON TE SU
QUESTO, INVECE DELLA NBC." Roth ha cercato invano di convincere
ricercatori esterni come il laboratorio Clemson a verificare con loro prima di
diffondere storie di interferenze straniere ai media.
Twitter stava anche cercando di ridurre il numero di
agenzie con accesso a Roth. "Se queste persone sono come House Homeland
Committee e DHS, una volta che diamo loro un contatto diretto con Yoel,
vorranno tornare da lui ancora e ancora", ha detto il direttore delle
politiche Carlos Monje.
Quando il Dipartimento di Stato/GEC – ricordate che si era
nel 2020, durante l'amministrazione Trump – voleva pubblicizzare un elenco di
5.500 account che avrebbero “amplificato la propaganda cinese e la
disinformazione” su COVID, gli analisti di Twitter erano fuori di sé.
Il rapporto del GEC sembrava preparato sulla base dei
dati del DHS diffusi precedentemente quella settimana e conteneva account che
seguivano "due o più" resoconti diplomatici cinesi. Alla fine si sono
ritrovati con un elenco di "quasi 250.000" nomi, che includeva
funzionari canadesi e un account della CNN:
Roth ha visto la mossa di GEC come un tentativo di
utilizzare le informazioni di altre agenzie per "inserirsi" nel club
di moderazione dei contenuti che includeva Twitter, Facebook, FBI, DHS e altri:
Il GEC ha prontamente accettato informare Twitter prima
pubblicare delle informazioni, ma stavano usando una tecnica che aveva già messo
in difficoltà Twitter in precedenza. "l’intervallo di tempo tra quando
condividono il materiale con noi e quando lo passano ai media continua a essere
problematico", ha scritto un funzionario delle comunicazioni.
L'episodio ha generato uno dei rari casi in cui Twitter
e dei funzionari statali si sono trovati pubblicamente in disaccordo:
"HA SENSO RIFIUTARE LA PARTECIPAZIONE DEL GEC A
QUESTO FORUM". Quando l'FBI ha informato Twitter che il GEC voleva essere
incluso nella normale "chiamata" tra aziende del settore come Twitter
e Facebook e il DHS e l'FBI, inizialmente i leader di Twitter erano riluttanti.
I dirigenti di Facebook, Google e Twitter erano tutti
contrari all'inclusione di GEC, con ragioni capziose tra le quali: "Il
mandato del GEC a fare una informazione aggressiva al fine di promuovere gli
interessi americani".
Una ragione più profonda era la percezione che, a
differenza del DHS e dell'FBI, che erano "apolitici", come disse
Roth, il GEC fosse "politico", che in Twitter-ese sembrava avere una
connotazione faziosa.
"Penso che pensassero che l'FBI fosse meno
Trumpy", come ha detto un ex funzionario del Dipartimento della Difesa.
Dopo che per anni si è adeguato alle richieste di
"azione" del Partito Democratico sugli account "collegati alla
Russia", Twitter ha improvvisamente iniziato a giocare duro. Come mai?
Perché, come ha affermato Roth, introdurre il GEC avrebbe comportato
"grandi rischi", "soprattutto con l’avvicinarsi delle elezioni".
Quando l'avvocato senior Stacia Cardille ha cercato di
argomentare contro l'inclusione del GEC nell'FBI, le sue parole sono state
condivise " da Elvis, non da Laura", cioè dall'agente Elvis Chan, non
da Laura Dehmlow, capo unità della Foreign Influence Task Force (FITF):
Alla fine l'FBI ha chiesto, prima a Facebook, una
soluzione di compromesso: altre agenzie del governo U.S. avrebbero potuto
partecipare alle chiamate con le imprese del settore, ma l'FBI e il DHS
avrebbero agito come unici "canali di comunicazione".
Roth ha contattato Chan preoccupato di far entrare il GEC, esprimendo la speranza che potessero mantenere "piccolo il cerchio".
"STATO... NSA e CIA". Chan lo ha rassicurato
che sarebbe stato un canale "a senso unico", e "Stato/GEC, NSA e
CIA hanno espresso interesse ad essere ammessi solo in modalità di
ascolto".
"OMBELICO". "Possiamo
darti tutto ciò che vediamo dall’FBI e dalle agenzie della comunità di
intelligence", ha spiegato Chan, ma l'agenzia CISA "saprà cosa sta
succedendo in ogni stato tramite la rete di informazione della Homeland
Security". Ha continuato chiedendo se l'industria potesse "fare
affidamento sull'FBI per essere l'ombelico del governo".
Alla fine hanno optato per una chiamata tramite Signal
tra le aziende del settore. In un'impressionante dimostrazione di sicurezza
operativa, Chan ha fatto circolare un documento Word con i numeri privati dei
funzionari responsabili della moderazione delle varie aziende, contrassegnato
come "Numeri di telefono Signal", in una email con oggetto
"Elenco numeri".
Twitter stava ricevendo richieste da ogni immaginabile
ente governativo, a cominciare dal Senate Intelligence Committee (SSCI), il
quale sembrava aver bisogno di rassicurazioni sul fatto che Twitter stesse
seguendo le indicazioni dell'FBI. I dirigenti si sono affrettati a dire al
"Team SSCI" di aver cancellato cinque account su suggerimento
dell'FBI:
6. Le richieste arrivavano da ogni parte: dal Tesoro, dalla NSA [National Security Agency], praticamente da ogni stato, dall'HHS [Health and Human Services], dall'FBI e dal DHS [Department of Homeland Security], e altro ancora:
27. Hanno anche ricevuto una sorprendente quantità di
richieste da parte di funzionari i quali chiedevano che individui a loro non
graditi venissero banditi. Qui, l'ufficio del presidente della Commissione
Intelligence della Camera, il Democratico Adam Schiff, chiede a Twitter di
bandire il giornalista Paul Sperry:
"NOI NON FACCIAMO QUESTE COSE". Anche Twitter
ha rifiutato di onorare la richiesta di Schiff in quel momento. Tuttavia, in
seguito Sperry è stato sospeso.
Twitter ha onorato le richieste di quasi tutti gli
altri, anche quelle di GEC, inclusa la decisione di vietare account come
@RebelProtests e @BricsMedia perché GEC li ha identificati rispettivamente come
"controllati dal GRU" e collegati "al governo russo":
[Gru è l’acronimo di Glavnoje Razvedyvatel’noje Upravlenije,
traducibile dal russo come “direttorato principale per le attività informative
offensive”. Si tratta di uno dei servizi di intelligence di Mosca, che però, al
contrario dell’Fsb (Federál’naja Služba Bezopásnosti) e del Svr (Služba vnešnej
razvedki) che fanno capo direttamente alla presidenza della Federazione Russa,
dipende dal ministero della Difesa e dal suo capo di Stato maggiore.]
Le richieste del GEC erano ciò a cui si riferiva un ex
membro dello staff della CIA che lavorava in Twitter, quando disse: "La
nostra finestra su questo si sta chiudendo", il che significa che i giorni
in cui Twitter poteva dire di no a certe richieste erano finiti.
Ricordate le "linee guida interne" del 2017 in
cui Twitter aveva deciso di rimuovere qualsiasi utente "identificato dalla
comunità dell'intelligence statunitense" come entità finanziata da governi
stranieri autore di attacchi informatici? Entro il 2020 tali segnalazioni
arrivavano in massa.
Le richieste "USIC" [US Intelligence Community] spesso iniziavano semplicemente con un
"Valutiamo" e poi fornivano elenchi di utenti (a volte, in documenti
Excel separati) che ritenevano fossero collegati alla Internet
Research Agency russa e che commettessero attacchi informatici,
dall'Africa al Sud America agli Stati Uniti:
Un breve rapporto, inviato subito dopo l'invasione russa
dell'Ucraina all'inizio dello scorso anno, segnalava importanti testate russe
come Vedomosti e http://Gazeta.ru. Nota che l’accenno agli "attori
statali" richiama le linee guida interne di Twitter.
E’ stata segnalata perfino la pubblicità di un libro
dell'ex procuratore ucraino Viktor Shokhin, che denunciava una presunta
"corruzione da parte del governo degli Stati Uniti" - in particolare da
parte di Joe Biden.
Nelle settimane precedenti le elezioni del 2020, Twitter
era così confuso dai vari flussi di richieste in arrivo, che i membri dello
staff hanno dovuto chiedere a quelli dell'FBI a quale delle tante segnalazioni
si stessero riferendo:
"MI SCUSO IN ANTICIPO PER CARICARTI DI
LAVORO": le richieste si riversavano da tutti gli uffici dell'FBI del
paese, giorno dopo giorno, ora dopo ora: se Twitter non agiva rapidamente,
arrivavano le domande: "È stata intrapresa un'azione?" "Qualche novità?"
La consulente legale Stacia Cardille scrive: "La
mia casella di posta è proprio incasinata ormai."
Tutto ciò ha portato alla situazione descritta da @ShellenbergerMD
due settimane fa, dove Twitter è stato pagato $ 3.415.323, essenzialmente per fare
la parte del consulente sommerso dalle richieste del cliente.
In effetti per la mole di lavoro che svolgeva per conto del
governo, Twitter era sottopagato.
Per ulteriori informazioni su #TwitterFiles, dai
un'occhiata a @BariWeiss, @ShellenbergerMD, @LHFang e @davidzweig. Per saperne
di più su questa storia, leggi
https://taibbi.substack.com/
Twitter Files, parte seconda - Le liste nere segrete di Twitter
Twitter Files, parte terza - La rimozione di Donald Trump
Twitter Files, parte quarta - La rimozione di Donald Trump (7 gennaio)
Twitter Files, parte quinta - La rimozione di Trump da Twitter (8 gennaio)
Twitter Files, parte sesta - Twitter, la filiale dell'FBI
Twitter Files, parte settima - L'FBI e il laptop di Hunter Biden
Twitter Files, parte ottava - Come Twitter ha favorito le PsyOp del Pentagono
Twitter Files, parte nona - Twitter e le 'altre agenzie governative'
Twitter Files, parte decima - Come Twitter ha manipolato il dibattito sul Covid
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