07/06/11

La Determinazione della Francia a Guidare il FMI

Dall'Economix Blog del New York Times un  articolo che chiarisce bene il ruolo del FMI e ci fa capire cosa  pensano negli USA dei nostri "salvataggi"...
Di SIMON JOHNSON*

*Simon Johnson, ex cheaf economist presso il Fondo Monetario Internazionale, è co-autore di “13 Bankers”

Sino a pochi anni fa, i paesi della zona euro erano in prima linea a sostenere che il Fondo Monetario Internazionale aveva perso la sua importanza e avrebbe dovuto essere ridimensionato. Le autorità francesi consideravano il F.M.I. così marginale che il presidente Nicolas Sarkozy  nell'autunno del 2007 è stato ben felice di proporre il nome di un suo potenziale rivale, Dominique Strauss-Kahn, come candidato per Direttore del Fondo .

Oggi il governo francese sta facendo gli straordinari per assicurarsi che un fedelissimo di Sarkozy, il leader del suo team economico - il Ministro delle Finanze Christine Lagarde – diventi il prossimo Direttore. Perché Francia e altri paesi della zona euro ora si preoccupano così tanto di chi gestisce il Fondo Monetario Internazionale?

L'unione monetaria europea ha problemi seri, in realtà, con paesi come Grecia, Irlanda e Portogallo, ma è alquanto bizzarro che questi paesi ricevano prestiti dal Fondo Monetario Internazionale, che in genere presta moneta forte ai paesi che hanno la bilancia dei pagamenti in crisi - che hanno importato più di quanto esportano -  quando l'afflusso di capitali privati (in genere prestiti di qualche tipo), che ha finanziato questo disavanzo delle partite correnti si è prosciugato.

La Grecia ha un deficit di conto corrente, ma la sua moneta, l'euro, è una delle più forti valute del mondo - una moneta di riserva in cui le banche centrali e le imprese private mantengono i loro fondi (come dollari, yen, franchi svizzeri e, forse , sterline inglesi). E la zona euro nel suo complesso non ha un deficit di conto corrente.

Ricordo chiaramente le discussioni con le autorità della zona euro nel 2007 - quando ero capo economista presso il Fondo Monetario Internazionale - in cui essi affermavano che parlare di squilibri della bilancia commerciale nella zona euro non aveva alcun senso,  e  che questa non era materia del FMI.

La loro tesi era che il F.M.I. non era competente sugli squilibri della bilancia dei pagamentii tra i diversi stati americani (tutti, ovviamente, con il dollaro), e nello stesso modo non doveva occuparsi del fatto che alcuni paesi della zona euro, come Germania e Paesi Bassi, avevano grandi eccedenze delle partite corenti, mentre Grecia, Spagna e altri avevano grandi deficit.

Questi funzionari della banca centrale della zona Euro avevano delle ragioni. Dopo tutto, se un paese in deficit andava in crisi, poteva essere aiutato da altri membri dell'unione monetaria. 
Dato che l'euro è una valuta di riserva - e una valuta molto importante, che per esempio rimane forte rispetto al dollaro - il FMI ora sta essenzialmente prestando euro all'eurozona attraverso i suoi programmi di salvataggio.

Questo ha senso?

No, a meno che non si comprenda che l'obiettivo di questi vari salvataggi è quello di garantire che i contribuenti tedeschi e francesi non si rendano conto della piena portata delle loro perdite o del modo in cui le loro banche sono state mal gestite.

Tali prestiti potrebbero facilmente essere fatti da altri paesi dell'eurozona, da risorse a disposizione o prendendo a prestito sui mercati. La Germania, ad esempio, ha un sacco di credibilità e può emettere il debito sovrano  più a basso rischio  esistente. Ma anche se tutto il denaro prestato alla Grecia in questo modo venisse rimborsato, questo non risulterebbe gradito  agli elettori tedeschi (e agli elettori francesi, perché anche la Francia è coinvolta nel  prestito).

Tali prestiti sono molto più rischiosi di quanto comunemente si creda. Il .F.M.I. alla fine potrebbe riavere i soldi nominalmente, ma non sempre in termini reali (al netto dell'inflazione) e non in proporzione al rischio effettivo (cioè il tasso d'interesse applicato non include un adeguato risarcimento per i rischi assunti). Vi è  poi una possibilità molto reale che parte o tutto il denaro prestato non verrà restituito.

Il FMI è,  in sostanza, una cooperativa di credito di proprietà di 187 paesi - che hanno  diritto di voto in proporzione alle quote di proprietà che riflettono la dimensione economica dei paesi. L'Unione europea possiede circa il 30 per cento del Fondo Monetario Internazionale, così il 70 per cento di tutti i soldi a rischio appartiene ad altri Paesi: circa il 17 per cento agli Stati Uniti, 7 per cento al Giappone, il 35 per cento ai paesi emergenti e il resto ad altri paesi.
Il Direttore del F.M.I. è l'impresario dei piani di salvataggio e supervisiona le grandi decisioni che devono essere negoziate con tutte le parti significative. Ed ha ampi margini di discrezionalità.

La signora Lagarde, o chiunque sarà il direttore, potrebbe influenzare direttamente i termini del coinvolgimento del FMI - e sulla base della sua posizione attuale all'interno della zona euro, si può presumere che propenderebbe per più soldi, a migliori condizioni, e, soprattutto, per nessuna perdita per le banche che hanno fatto prestiti insensati.

Sempre di più, sembra che la leadership della zona euro, sotto la guida francese, andrà per l'opzione full-bailout, in cui tutto il debito greco sarà acquistato dal FMI/Banca centrale europea/altri paesi della zona euro. Questo debito verrà portato a scadenza - e i creditori che non hanno ancora venduto saranno rimborsati per intero (coloro che hanno già venduto in perdita sono sfortunati).

Questa linea di condotta sarà costosa, perché qualunque condizione oferta alla Grecia dovrà essere offerta anche a Irlanda e Portogallo. Il FMI potrebbe dover raccogliere più capitale o, più probabilmente, ricorrere alle sue linee di credito con i paesi membri. (Per essere chiari e completi, il piano di salvataggio  è doloroso per i paesi debitori; i loro aggiustamenti di bilancio comporteranno tagli di spesa, aumenti delle imposte e vendita di patrimonio pubblico).

Gli europei temono fortemente il proprio "momento Lehman", in cui ogni tentativo di imporre anche moderate perdite ai creditori provoca il caos in tutto il sistema finanziario. I francesi e i tedeschi hanno combattuto duramente contro l'aumento dei requisiti patrimoniali nel quadro di Basilea III e i risultati degli stress test bancari europei sono stati completamente non credibili - soprattutto perché non hanno preso in seria considerazione gli scenari di default del debito sovrano.
I francesi vogliono influenzare il processo decisionale in seno al FMI al fine di utilizzare i soldi degli Stati Uniti, del Giappone e dei paesi più poveri per nascondere al proprio elettorato che la struttura della zona euro ha portato tutti i suoi membri alla crisi fiscale: alcuni hanno preso troppi prestiti, altri hanno permesso alle loro banche di fare prestiti irresponsabili creando grandi potenziali perdite.

Il modo migliore per nascondere il vero costo è quello di avere contribuenti di altri paesi che paghino il conto, preferibilmente con il minor livello possibile di trasparenza. Pertanto, i politici della zona euro hanno una posta molto alta in gioco, e vogliono la signora Lagarde a dirigere il FMI.

5 commenti:

  1. ecco, questa dovrebbe essere la notizia di apertura di telegiornali e quotidiani, ma oggi purtroppo devono parlare di Bossi-Berlusconi, Santoro, calcio scommesse.
    se la ripubblichi domani forse te la passano

    sono ironico ovviamente

    ps: ma tu non c'entri niente con Carmen Lasorella......

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  2. grazie Carmen, questo blog è geniale: dobbiamo fare un po' di luce sulla condizione dei popoli europei, è il ns dovere, ci aspettano anni di grandi ristrettezze economiche e forse di battaglie. A meno che a un certo punto tutto il sistema non decida di crollare.

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  3. Grazie!!! Sinceramente sapere che c'è gente che apprezza, invece delle solite critiche dei liberisti ad oltranza, è consolante..!;)) ...poi sia chiaro, lo scambio e il confronto, quando le visioni sono diverse e tuttavia si tende tutti al ben comune, vanno sempre bene...

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  4. ciao carmen complimenti anche se credo che il fondo monetario internazionale sia molto piu' di quel che si dice dentro qui!e' un arraffatore globale un ammazza stati uno stupratore di nazioni attraverso il debito impagabile!e' un sistema enorme che va sconfitto

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