Interessante guest post di ZeroHedge, che spiega bene il meccanismo moderno della corsa agli sportelli
(sottintendendo che l'Europa è pronta a una crisi stile Lehman)
I modelli moderni
del business bancario (sistema bancario fiat) vanno a finanziare le
attività di investimento, attività che richiedono spese attuali
per ottenere rendimenti in futuro (ad esempio, spese per macchine
ed edifici che serviranno per la produzione nei prossimi anni).
Pertanto, quando le aziende (banche comprese) devono prendere in
prestito per finanziare i loro investimenti, di solito lo fanno con
l'intesa che il creditore non richiederà il rimborso fino a un
certo tempo concordato nel futuro. Di solito, il più lontano
possibile, perché soggetti con esposizioni ai cicli economici
(imprese), spesso preferiscono i prestiti a scadenza più lunga.
Queste scadenze più lunghe portano a minore liquidità, cosa che va
nell'interesse del debitore. Questo principio vale anche per le
persone in cerca di finanziamenti per l'acquisto di beni costosi come
gli immobili, case, barche, piccole imprese e auto.
Il rovescio della
medaglia di questa equazione sta in quella che è la fonte principale
di finanziamento del sistema bancario fiat, i singoli risparmiatori
(famiglie e imprese). Questi risparmiatori hanno una liquidità
relativamente alta, soggetta a esigenze di ritirare contanti a cicli
più brevi e molto meno prevedibili (a volte improvvisi). I
prodotti che servono questi bisogni sono i conti correnti che le
banche commerciali usano come fonte di finanziamento primaria.
Le banche commerciali e d'investimento (così come alcuni broker/ dealer) fanno profitti, agendo da intermediari tra i risparmiatori a breve termine che preferiscono conti correnti estremamente liquidi e mutuatari che preferiscono stipulare prestiti a lunga scadenza molto meno liquidi, e si assumono il rischio di questo "disallineamento tra le attività e le passività".
Le banche inoltre svolgono una propria intensa attività di business (es. commercio, market making, ecc) in modo simile, prendendo in prestito pesantemente sul breve termine della curva dei rendimenti e investendo nella parte più lunga della curva o in assets più volatili o rischiose (assets pubblici, ovvero private equity, beni immobili, merci, ecc).
La premessa dietro la riserva frazionaria/sistema bancario fiat (un sistema in cui è richiesta solo una frazione dei depositi da tenere in casa come riserva a fronte delle richieste di prelievo) è che in circostanze normali, le esigenze imprevedibili dei risparmiatori di prelevare contanti è improbabile che si verifichino allo stesso tempo. Questa premessa è stata giustificata dalla teoria che i bisogno dei depositanti “riflette la loro situazione personale e individuale che è unica”. L'istituto bancario, raccogliendo depositi da una miriade di fonti differenti, si assume un rischio che è effettivamente diversificato, per cui la banca si aspetta solo una piccola frazione di prelievi nel breve periodo in un dato momento. Questo nonostante il fatto che tutti i depositanti hanno il diritto di ritirare i loro depositi in qualsiasi momento. L'adesione e l'accettazione della logica che sta dietro il sistema della riserva frazionaria permette alle banche fiat di fare prestiti e investimenti su un orizzonte lungo, mantenendo solo quantità relativamente piccole di denaro in cassa per pagare tutti i depositanti (e controparti) che desiderano effettuare prelievi, richieste di capitale o di garanzia.
Le visioni tradizionali della “corsa agli sportelli" in gran parte (o più propriamente, unicamente) considerano che i depositanti a breve termine siano i singoli risparmiatori (passività liquide). Una corsa come questa, da parte dei singoli risparmiatori, ha causato il collasso bancario durante la Grande Depressione degli Stati Uniti. Il moderno sistema della banca centrale si è dimostrato abbastanza forte da sostenere le banche contro la corsa dei depositanti, come è stato recentemente esemplificato nei recenti casi avvenuti sulle banche britanniche, irlandesi, portoghesi e greche - la maggior parte dei quali ha fatto relativamente poco scalpore.
Il rischio vero
oggi nel sistema bancario a riserva frazionaria/fiat è la corsa
delle controparti. Oggi il sistema bancario globale ottiene il
finanziamento più dalle controparti istituzionali che da qualsiasi
altra fonte, come il risparmio dei depositanti a breve termine. In
caso di percezione del rischio estremo, le controparti sono inclini a
ritirare i finanziamenti e a richiedere delle overcollateralization
(garanzie superiori al finanziamento richiesto, ndt) su questi
finanziamenti. Questo è ciò che ha fatto precipitare il collasso di
Bear Stearns e Lehman Brothers, il ritiro della liquidità da parte
di controparti volubili, e la eccessiva capital collateralization
richiesta da altre controparti. Tenete presente che come alcune
controparti e/o depositanti ritirano la loro liquidità, scattano
delle convenzioni per cui: a una domanda frequente di capitale
supplementare sono richieste delle maggiori garanzie dalle altre
controparti, facendo così scattare una moderna corsa agli
sportelli!
Questo fenomeno essenzialmente scredita il pensiero generale attualmente messo in pratica, che "poiché i bisogni di spesa individuali sono in gran parte non correlati, per la legge dei grandi numeri" le banche dovrebbero aspettarsi pochi prelievi in un singolo giorno. Il fatto in questione è che in tempi di grave sofferenza, in particolare derivanti da problemi di solvibilità (leggi direttamente la crisi del debito sovrano Pan-Europea, la Grecia, et. Al. in particolare), succede l'esatto opposto. Le azioni dei singoli depositanti e delle controparti sono in realtà altamente correlate e tendono a muoversi in tandem, in particolare quando si muovono verso una banca bersaglio. Tendono a fare attenzione al detto "“He who panics first, panics best!" (sarebbe a dire, chi ha paura per primo, si salva).
Questo fenomeno essenzialmente scredita il pensiero generale attualmente messo in pratica, che "poiché i bisogni di spesa individuali sono in gran parte non correlati, per la legge dei grandi numeri" le banche dovrebbero aspettarsi pochi prelievi in un singolo giorno. Il fatto in questione è che in tempi di grave sofferenza, in particolare derivanti da problemi di solvibilità (leggi direttamente la crisi del debito sovrano Pan-Europea, la Grecia, et. Al. in particolare), succede l'esatto opposto. Le azioni dei singoli depositanti e delle controparti sono in realtà altamente correlate e tendono a muoversi in tandem, in particolare quando si muovono verso una banca bersaglio. Tendono a fare attenzione al detto "“He who panics first, panics best!" (sarebbe a dire, chi ha paura per primo, si salva).
Dal momento che le banche prestano e spesso investono a scadenza lunga, non possono richiamare in fretta i loro prestiti o liquidare i loro investimenti. Questo scenario è aggravato quando questi prestiti e/o investimenti hanno materialmente perso valore, causando un divario tra il valore del capitale da richiamare, e ciò che è effettivamente dovuto ai creditori a breve termine. Ancora una volta, questo è un esempio perfetto di ciò che è accaduto negli Stati Uniti con AIG, Lehman Brothers e Bear Stearns. Pertanto, se una parte significativa dei depositanti o controparti tenta di ritirare i propri fondi o aumentare le garanzie/requisiti patrimoniali contemporaneamente, una banca andrà a corto di liquidità molto prima di essere in grado di pagare tutti i suoi depositanti a breve termine. La banca sarà in grado di pagare i primi depositanti che ritirano i soldi, ma se anche tutti gli altri tentano di ritirare, la banca sarà insolvente e gli ultimi depositanti saranno lasciati con nulla. E' per questo motivo che i creditori a breve termine tendono a "panic first" nel tentativo di "panic best", portando ad una reazione a catena che innesca una corsa agli sportelli. In sostanza, il sistema bancario a riserva frazionaria crea una profezia che si autoavvera, in cui ciascun depositante/controparte è incentivato a ritirare liquidità e fondi a seconda di cosa si aspetta che facciano gli altri depositanti/controparti. Se abbastanza depositanti/controparti si aspettano che altri depositanti ritirino i propri fondi, allora tutti hanno un incentivo a correre per essere i primi in fila a prelevare i soldi. "Who panics first, panics best!"
Questo succede anche perché oltre ad essere stata abolita la Glass Stegall, ha innescato ovviamente quello che l'autore ha scritto sopra, anzi amplificandola.
RispondiEliminaSono d'accordo che la miglior cosa da fare, sarebbe ripristinare la legge abolita ed affidare ad agenzie specializzate, questi tipi di affari che non vanno ad interessare il cittadino normale.
Ovvio che in assenza di queste norme, si sono aperte le porte per i default bancari e di conseguenza una riduzione del credito.
Saluti.
Orazio
Si stanno ripetendo gli stessi errori commessi dalla BCE nel 2007: rialzo dei tassi e imponenti "iniezioni di liquidità" (200/300 miliardi a botta) a distanza di appena 2 settimane.
RispondiEliminaChissà a chi toccherà quest'estate di fare le code allo sportello sotto il sol leone ?
buone vacanze ... !