11/03/13

Nel caso abbiate bisogno di altre prove che è stupido tagliare la spesa pubblica in un'economia debole ...

Su Business Insider  la risposta empirica al dilemma tra austerità e politiche espansive nel bel mezzo di una recessione - se per caso ce ne fosse ancora bisogno...


Esistono due approcci di base sul modo di stabilizzare la nostra pessima economia.

Il primo approccio si chiama "austerità".

La logica di questo approccio si basa sulla teoria che la nostra economia è pessima perché il nostro governo spende più di quanto incassa e il deficit che ne risulta crea "incertezza". Una volta che questo deficit spending sarà ridotto, secondo questa teoria, l'incertezza sparirà, e la fiducia tornerà. E quindi la nostra economia sarà in grado di riprendersi sul serio.


 

Il secondo approccio è chiamato "stimolo".

La logica di questo approccio si basa sulla teoria che la nostra economia è pessima perché i consumatori sono disoccupati e al verde e hanno pochi soldi da spendere. Dato che i consumatori hanno pochi soldi da spendere, continua questa teoria, il governo dovrebbe assumersi il compito di spendere in deficit fino al calo della disoccupazione e fino a che i consumatori non abbiano più soldi da spendere. Questa spesa pubblica, in altre parole, manterrà attiva la circolazione del sangue finché il paziente non sarà guarito.

Cinque anni fa, gli economisti erano bloccati in una feroce discussione su quale approccio fosse il migliore". Austerità" o "Stimolo". 
 
Per fortuna, ora la questione ha avuto una risposta.

L'approccio dello "stimolo" è il migliore.

È importante sottolineare che questo problema non ha avuto solo una risposta teorica.

E' stata una risposta empirica.

Nel 2008-2009, si ricorderà, gli Stati Uniti e l'Europa erano entrambi in una profonda recessione.

In risposta, gli Stati Uniti hanno tentato lo "stimolo".

L'Europa, nel frattempo - e più in particolare il Regno Unito - ha tentato l'"austerità".

Sapete quanto abbia funzionato bene l'"austerità" nell'Europa meridionale. Il crollo dell'economia greca e l'attuale debolezza in Italia e in Spagna e in gran parte del resto della zona euro mostrano chiaramente che non si può tagliare nella strada verso la prosperità.

Quello che forse non sapete è quanto abbia funzionato poco l'"austerità" nell'economia europea che è forse più simile alla nostra: il Regno Unito.


La linea rossa nel grafico seguente mostra l'andamento dell'economia degli Stati Uniti nel corso degli ultimi cinque anni. Gli Stati Uniti, come ricorderete, hanno implementato uno stimolo in risposta alla crisi. E, oggi, l'economia degli Stati Uniti è a un livello significativamente più alto di quanto non fosse prima della recessione.

La linea blu nel grafico, invece, è l'economia britannica. Il Regno Unito, come ricorderete, ha attuato l'"austerità" come metodo per rilanciare la sua economia. L'economia britannica è andata molto male negli ultimi anni, ed è ancora a un livello più basso di quanto non fosse prima della crisi.

Questo grafico dovrebbe far riflettere tutti coloro che credono ancora che il modo per rilanciare la nostra economia oggi sia quello di tagliare la spesa pubblica. 
 
Purtroppo, negli ultimi cinque anni, questi due approcci sono stati "politicizzati", il che significa che le persone che li sostengono lo fanno senza mai giustificare il loro ragionamento.

Semplicemente prendono degli "spunti di discussione" dal loro partito e iniziano a parlare.

E questo è un grave danno.

Perché significa che, mentre ogni squadra politica cerca di guadagnare punti leggendo dal gobbo elettronico del proprio partito, tutti noi soffriamo per un'economia che va male.


22 commenti:

  1. Quando Monti cominciò le sue politiche di austerity mi ricordo che dissi a mio padre: "Ma non può fare così, già siamo in recessione, se aumenta le tasse, diminuisce le pensioni e taglia posti di lavoro ci distrugge". Ho un misero diploma di Ragioneria, fra l'altro preso anni fa eppure c'ero arrivata da sola. È chiaro quindi che non c'è scienza economica, nè analisi matematica che tenga quando si ha a che fare con l'ideologia o quando l'obiettivo non è quello di risanare un paese.

    Teresa C.

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    1. Ha perfettamente Ragione.....continuando così L ' Italia si scaverà...la Fossa, cioé, andremo Tutti a Fondo ! ( sic )

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    2. Anche io ho pensato le tue stesse identiche cose Teresa, e sono solo un Perito Meccanico!
      ..si, l'obbiettivo era quello di reperire i fondi per L'ESM e giacchè era qui dalle nostre parti, svalutarci il più possibile per "mettere a posto il bilancio".. peccato che lui si riferiva al bilancio delle partite correnti, non a quello dello stato..

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    3. Ciao Teresa, viva ragioneria! Una delle poche scuole in Italia dove si studia un po' di economia politica!

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  2. Anche se l'articolo presenta uno spunto interessante di riflessione, direi che è alquanto fuorviante il paragone.La situazione USA non è direttamente paragonabile a quella della Gran Bretagna. Innanzitutto perchè proprio nel 2008 gli USA erano in piena campagna elettorale che ha portato Obama alla Casa Bianca con prospettive per gli USA di grandi novità. C'è poi da ricordare che l'elezione di Obama avvenne a poco meno di 2 mesi dopo dal fallimento Lehman Brothers, e fu certamente un vantaggio per l'attesa reazione del nuovo presidente. Poi ancora,c'è da tener presente che la GB è più coivolta nella crisi, tutta europea che dal 2010 attanaglia il vecchio continente, pertanto le due curve potrebbero aver avuto una andamento divergente nella reazione alla crisi, dovuto proprio ad un diverso coinvolgimento relativo ad ognuna delle due nazioni. Io ritengo che quello qui proposto come soluzione, possa esserlo certamente, ma solo relativamente ad un falso problema, ovvero quello che ritiene esser stata una crisi di liquidità a generare uno stallo che porta alla riduzione del lavoro ed alla crisi, e che basta 'stimolare' il lavoro con politiche monetarie e d'investimento pubblico. La prova è data dal fatto che poche settimane fa gli USA, nonostante il grafico qui mostrato, erano davanti al baratro del debito pubblico insostenibile. Perchè ? Forse perchè lo 'stimolo' peggiora i conti pubblici, in quanto avviene a debito. L'austerità dal canto suo, è una medicina anche peggiore, perchè si abbatte come una mannaia sul welfare. Il problema reale, che non si vuole affrontare è il meccanismo che genera debito pubblico, e che è legato al sistema di monetazione attuale ed al relativo sistema promiscuo bancario (commerciale e d'investimento nelle medesime realtà societarie, cosa che rende la finanza altamente speculativa e poco produttiva, dire più golosa di crisi che di lavoro... il risultato continuiamo ad averlo sotto gli occhi, ma non vogliamo riconoscerlo !

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  3. Poi c'è la realtà dei fatti, cioè che i PIIGS hanno un grave problema di indebitamento privato, non pubblico, privato con la Germania perchè grazie al cambio favorevole euro/marco e alle politiche deflazionistiche tedesche negli anni abbiamo accumulato deficit su deficit della bilancia dei pagamenti con la Germania stessa. Quindi la politica di austerità è necessariamente imposta come misura per togliere soldi dalle tasche e diminuire i consumi, perchè essendo sempre e costantemente e strutturalmente più convenienti i prodotti tedeschi, se la gente avesse soldi da spendere, questi verrebbero allocati su prodotti esteri, quindi import, quindi aggravamento del deficit, insomma ci stanno massacrando per impedirci di importare beni dalla Germania e migliorare la situazione debitoria ( cioè i saldi target2 ) ma ovviamente non ce lo possono dire perchè si svelerebbe la coossale stronzata dell' euro e allora giù di debito pubblico e stato sprecone su giornali e tv. La soluzione ? E' solo una....liberarci da questo Truman show.

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    1. analisi ineccepibile.
      il problema è come liberarci dal PUDE (partito unico dell'euro?
      l'uscita immediata dall'euro dovrà essere il target del 2013 o moriremo stritolati.
      lo sto dicendo da alcuni anni l'eurodominio della germania è stato battuto dalla perdita di 2 guerre mondiali, perderanno anche questa perchè eminentemente i CRUCCHI sono molto stupidi e prepotenti

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    1. Si, hai ragione, dimentichi l'invasione delle locuste e dei carri armati Cinesi, e l'inflazzzzione che è uguale alla svalutazione..
      ..intanto il futuro manager del consiglio, Renzi, ha già detto che lui è innanzitutto cittadino dell'Europa oltre che Fiorentino e che l'Euro non si discute.
      Un altro piccolo Prodi che cresce..

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    3. Occhio!
      Se vai in USA per il momento ti conviene stare quieto sulla costa orientale; perchè su quella occidentale vi sono puntati i missili nucleari dei Nord Coreani!
      Pensa che culo, sul primo canale ti vedi la bombe nucleari su San Francisco e Pyongang rase al suolo, sul secondo canale ti vedi noi carne e ossa dalla fame che veniamo manganellati dalle truppe Euro-Tedesche!

      E Immagina che incredibile raccolta pubblicitaria faranno sui canali americani durante le trasmissioni dei due maggiori eventi del secolo.. è business pure questo no?
      :-D

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    5. Scherzo Jorg! ;-)

      Anche se scherzando scherzando a volte capita di di descrivere la realtà..

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  5. Le politiche di recessione ci stanno portando verso una doppia recessione, mette in guardia l’economista e sottolineo Premio Nobel Economia statunitense Joseph Stiglitz.

    Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/stiglitz#ixzz2NGDkUaCZ

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  6. ragazzi, uscire dall'euro porterebbe ad un ri-equilibrio forzoso immediato e drastico del nostro tenore di vita: leggi crisi nera per almeno un decennio ancora. i prezzi delle importazioni crescerebbero a dismisura, mentre i nostri salari rimarrebbero fermi. no abbandonare l'euro non è la soluzione. l'uscita da questa situazione si trova in una politica monetaria espansiva che finanzi investimenti tali da aumentare la nostra produttività e in questo modo abbattere (almeno in parte) la enorme differenza salariale tra ovest e est. inoltre servono per qualche tempo barriere all'ingresso dei beni. infine bisogna che l'europa riconosca che l'attuale costo della politica è insostenibile. Il tasso di rappresentanza europeo è a livelli impensabili. basti riflettere sul fatto che ciascuno stato ha un proprio parlamento normalmente costituito in epoche di rappresentanza proporzionale e vacche grasse. Ai 1000 parlamentari italiani su 60 milioni di persone, si aggiungono i quasi 1000 francesi (sempre su 60 milioni) e gli 800 tedeschi su 100 milioni. Solo questi tre paesi portano a 2800 rappresentanti per 220 milioni di persone. Gli Stati Uniti ne hanno meno di 1000 su 300 milioni. A queste 2800 persone "nazionali" si aggiungo i 1000 parlamentari europei. Possiamo andare avanti con una tale inefficienza? Non parlo solo di costi diretti (gli stipendi loro e dell'apparato), ma anche e soprattutto della difficoltà e lentezza nell'approvare qualsiasi ordinamento importante. Bisogna convincere un numero gigantesco di persone. Capite che il problema dell'ordinamento politico non è solo italiano, ma europeo?

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    1. Si hai ragione, eliminiamo tutti i parlamenti di tutti gli stati d'Europa e lasciamoci solo quello Tedesco!
      Loro si che sanno essere efficienti!
      Poi loro sicuramente sapranno fare una politica espansiva e ci aumenteranno gli stipendi pure a noi Italiani rendendoci finalmente produttivi!
      Produciamo tutti di più e lavoriamo tutti senza disoccupati.
      Stamperebbero soldi pure per i Romeni così pure loro si comprerebbero la Golf!
      Si si, mi piace l'idea!
      Più Europa per tutti!

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    2. Prezzi delle importazioni che crescono a dismisura, politiche monetarie espansive per fare investimenti, diminuire i costi della politica per risanare i conti....

      'A Sandro! Qui non siamo "fognatori"!

      Dai che mi scoraggi Jorg, che ne ha le palle piene di sentire queste idee grandiose, come tutti noi del resto...

      Fai così, studia meglio e poi ripassa (tra qualche anno, sempre che ci siamo ancora)...

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    4. Certo che puoi ..:) dopo tutto siamo nella stessa trincea di questa guerra finanziaria, e viene spontaneo questo senso di affettuosa vicinanza!

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