30/09/14

Honohan, Governatore della BC Irlandese, Rivela: La Troika ha Minacciato di Mandare in Bancarotta l'Irlanda

L'Irish Independent riporta le rivelazioni del governatore della Banca Centrale Irlandese sulle pressioni subite dal suo governo da parte della Troika, perché entrasse nel programma di salvataggio. Sebbene il ruolo di Honohan nella vicenda sia molto ambiguo, la sua esternazione rafforza le testimonianze sulla prepotenza della BCE nel difendere gli interessi dei creditori nella crisi del 2011 (ne avevamo parlato qui), e la reticenza e l'opacità da parte dei Commissari e dell'Unione Europea, che, chiamati in causa sulla vicenda, preferiscono tacere.


Senior European and European Central Bank (ECB) officials agreed to threaten Ireland with national bankruptcy if the government made any attempt to burn bondholders, the Sunday Independent can reveal. - See more at: http://www.independent.ie/irish-news/politics/revealed-the-troika-threats-to-bankrupt-ireland-30621197.html#sthash.zPggT0n8.DWhWe7Ll.dpuf
Senior European and European Central Bank (ECB) officials agreed to threaten Ireland with national bankruptcy if the government made any attempt to burn bondholders, the Sunday Independent can reveal. - See more at: http://www.independent.ie/irish-news/politics/revealed-the-troika-threats-to-bankrupt-ireland-30621197.html#sthash.zPggT0n8.DWhWe7Ll.dpuf
Il Sunday Independent rivela che alti funzionari della Banca Centrale Europea (BCE) e dell'Unione Europea si accordarono per minacciare l'Irlanda di bancarotta se il governo avesse tentato di far saltare i creditori.
 
La minaccia venne fatta in una riunione in teleconferenza ad alto livello, i cui dettagli sono stati rivelati per la prima volta dal governatore della Banca centrale, il dottor Patrick Honohan.
 
Il sig. Honohan, famoso per aver detto in diretta radiofonica alla nazione che l'Irlanda sarebbe entrata nel programma di salvataggio della Troika mentre i ministri del governo lo stavano pubblicamente negando, ha anche rivelato di essere stato tenuto fuori dalla riunione.
 
In un nuovo libro sull'ultimo mandato di Brian Lenihan [il ministro delle finanze irlandese che ha gestito il post-crisi Lehman, morto mentre era ancora in carica nel 2011, ndVdE], Honohan ha detto di aver saputo della riunione soltanto dopo che la Troika aveva intimato l'ultimatum a Lenihan, il 26 novembre 2010. 
 
"Lo staff della Troika disse a Brian in termini categorici che "bruciare" i creditori avrebbe significato rinunciare al programma [di salvataggio, ndVdE] e che, di conseguenza, questo non avrebbe potuto essere consentito", scrive il dottor Honohan. "Per una qualche ragione, hanno aspettato fino a dopo questa prova di forza per informarmi di questa decisione, che a quanto pare era stata presa durante una teleconferenza di altissimo livello a cui nessun rappresentante irlandese era stato invitato".
 
Le rivelazioni del dott. Honohan gettano altra benzina sul fuoco di chi sostiene che l'Irlanda è stata "forzata" ad entrare nei programmi di salvataggio. 
 
Ed è anche probabile che diano forza ai numerosi appelli perché l'ex presidente della Bce Jean-Claude Trichet, che ha giocato un ruolo centrale nel piano di salvataggio irlandese e nella gestione della crisi dell'Eurozona, sia invitato a comparire di fronte alla commissione d'inchiesta sull'attività bancaria  nei prossimi mesi.
La scorsa settimana la BCE è stata oggetto di rinnovate critiche per non aver reso pubblica una lettera inviata dal signor Trichet a Lenihan durante lo stesso periodo del novembre 2010, nonostante una richiesta del Mediatore europeo, Emily O'Reilly.
Il presidente della Bce, Mario Draghi, la settimana scorsa ha detto all'eurodeputato irlandese Brian Hayes che la banca avrebbe discusso la questione della possibile testimonianza di Mr Trichet sull'indagine bancaria, e che avrebbe dato una risposta entro novembre. Mr Hayes successivamente ha dichiarato che se Trichet non potesse presenziare all'indagine bancaria, la BCE dovrebbe  "fornire la documentazione e, se del caso, mettere a disposizione dei funzionari" per prestare assistenza all'inchiesta. 
Nel frattempo, l'ex commissario europeo Olli Rehn ieri ha detto che, nel caso gli fosse stato richiesto,  avrebbe "preso seriamente in considerazione" la possibilità di comparire di fronte alla imminente inchiesta bancaria. 
 
Rehn, che si è dimesso come commissario per gli affari economici e monetari nel mese di luglio, ha detto che le decisioni adottate dalla BCE e dalla Commissione europea sono state prese quando le economie della zona euro erano "in caduta libera". 
 
Parlando al Marian Finucane Show, Rehn ha detto che pur non essendo bene a conoscenza delle questioni oggetto dell'indagine bancaria, "è ragionevole e utile che in Irlanda sia condotta una analisi approfondita  della crisi". 
Il libro, "Brian Lenihan: In Calm and Crisis", di cui sono pubblicati degli estratti nel Sunday Independent di oggi, è stato commissionato da amici e parenti e contiene saggi sulla gestione della crisi da parte di Lenihan scritti da colleghi, tra cui il dottor Honohan e il capo del FMI Christine Lagarde, che era allora ministro delle finanze francese. 
In un estratto, il dottor Honohan rivela che la Troika stava considerando l'opzione di "bruciare" alcuni creditori senior nella trattative che seguirono la richiesta di salvataggio dell'Irlanda.
  
Il Dott. Honohan è stato coinvolto nella decisione della BCE di mettere sotto pressione l'Irlanda perchè chiedesse un programma di salvataggio e l'ha sostenuto, a causa dell'enorme crescita dei prestiti di emergenza da parte della Banca Centrale al sistema bancario dalla metà di settembre. 
Il Dott. Honohan sostiene che la riluttanza del governo a fare richiesta del programma spiega la sua drammatica intervista al programma radiofonico di RTE Morning Ireland il 18 novembre 2012, in cui affermò che l'Irlanda sarebbe finita in un piano di salvataggio, non rendendosi conto che altri ministri non erano stati tenuti al corrente di quanto stava accadendo. 
 
"Le cose erano arrivate ​​al punto in cui, se egli fosse rimasto in silenzio sulla situazione, la Banca Centrale non solo avrebbe fallito nella propria responsabilità di usare una comunicazione tempestiva per preservare la fiducia, ma avrebbe anche distrutto la legittima aspettativa di fiducia nella banca del pubblico irlandese, senza inganni od omissioni", scrive il dottor Honohan. 
 
"Quello che non mi era venuto in mente era che, giunti a quel punto, Brian non aveva potuto comunicare ai suoi colleghi di governo quanto la discussione si fosse già spinta oltre".
 
"Chiaramente, l'intervista per lui è stata scomoda, ma ha capito, come mi ha confermato allora e in seguito, che il mio unico obiettivo era quello di lavorare nell'interesse nazionale."

14 commenti:

  1. <<"Lo staff della Troika disse a Brian in termini categorici che "bruciare" i creditori avrebbe significato rinunciare al programma di salvataggio e che, di conseguenza, questo non avrebbe potuto essere consentito", scrive il dottor Honohan.>>
    Cosa c'è di tanto sconvolgente? O forse faccio fatica io a individuarlo perché spesso rivesto il ruolo del creditore e mai quello del debitore.

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    1. Forse perchè tu i soldi te li gudagni col sudore della fronte, invece loro li digitano su di una tastiera, poi però voglio altre al capitale anche gli interessi il corrispettivo in Beni reali?.

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    2. Be', vedi, come dice bene sotto Saint Simon, il problema è che in UE non c'è nessuna simmetria tra paesi in surplus quindi creditori e paesi in deficit e quindi debitori.
      Lo sforzo del riaggiustamento degli squilibri che si sono creati e approfonditi a causa dell'irrigidimento del cambio viene fatto pesare esclusivamente sui paesi debitori attraverso la deflazione interna, con tutte le conseguenze economiche e sociali che abbiamo visto in Grecia e stiamo vedendo anche qua.
      Nessun creditore sano di mente strangolerebbe il reddito del suo debitore...qui invece questo può avvenire perché, attraverso i famosi "salvataggi", i crediti vengono trasferiti dalle banche alle istituzioni pubbliche e con ciò ai contribuenti. Quindi che il debitore crepi, alla fine, ammazzato dalla deflazione da debiti, non importa più di molto al creditore originario.
      Non si possono quindi fare paragoni con le situazioni dei singoli. E' molto diverso.

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    3. Forse sono io che non capisco o non mi spiego. Io leggo: "Il Sunday Independent rivela che alti funzionari della Banca Centrale Europea (BCE) e dell'Unione Europea si accordarono per minacciare l'Irlanda di bancarotta ***se il governo avesse tentato di far saltare i creditori***.
      Ora, da quanto scritto io capisco che l'Irlanda aveva come opzione in mente quella di non pagare i debiti, quindi la BCE più altri funzionari di altre istituzioni (sicuri che tra loro non ci fossero anche italiani?) intimarono loro di non attuare questa soluzione pena il rifiuto di aiutare il Paese e quindi portarlo con ogni probabilità alla bancarotta.
      Cosa c'è di così strano? La *mia* banca, che conserva i *miei* risparmi, presta denaro a istituzioni finanziarie straniere (se non al governo stesso acquistando titoli del debito), poi a prescindere dal per chi, per come o per quando queste vanno in crisi e intendono non restituire alla *mia* banca, che conserva (anche) il *mio* denaro, il prestito ottenuto e pensa di chiedere nel contempo l'aiuto della BCE per uscire dalla situazione.
      Questo è quanto leggo, non che l'Irlanda intendeva onorare i suoi impegni chiedendo però un sostegno finanziario.
      Quanto poi alla nazionalità delle banche coinvolte non preoccupatevi che ce n'erano diverse anche di 'casa nostra', banche che quindi hanno i vostri/miei risparmi.

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    4. Il punto è che se la tua banca presta a cazzo di cane, e il debitore fallisce, non paghi solo tu che ti sei fidato di una banca sbagliata, ma pure io che non so manco come si chiama la banca salvata.

      Ammettiamo che "mio" "io" non funziona per tutti e non è particolarmente giusto? O risulta da qualche parte che i cittadini irlandesi senza conti in banca in rosso nelle banche colpite non sian coinvolti nei sacrefici? Il punto è che tu sostieni che se tu presti a Paolo, e Paolo non paga, allora che paghi Luca. Basta che io me la cavo, tanto le facce dei vari "Luca" che centrano una mazza sa Dio chi sono. E lo stato irlandese ha dovuto riparare a danni di privati, che si rifanno sulla comunità

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  2. Invece di fare defaut, le banche irlandesi furono nazionalizate.
    I crediti adesso li paga lo stato, cioè il contribuente irlandese.

    Lo stesso e sucesso in spagna.

    I creditori più grandi di Irlanda è Spagna sono i tedesci.

    L'islanda ha dichirato defeat, questo non vuole dire che non paga più i suoi debiti, ma le regole le detta l'islanda. In Spagna, Portogallo, Grecia, Irlanda le regole le dettano i creditori a colpi di austerità.

    Italia è un caso a speciale completamente anomalo è scizofrenico, secondo mè. Aveva le banche a posto, ma attualmente è il paese che è maggiormente nella merda. Colpa di questo Scenario seconde mè è il totale autolesionismo italiano ed il vincolo esterno mischiato con un europeismo fasullo in qui si sacrifica ciechamente tutto al progetto EU. L'italia non fà nient altro che pagare il fogno nelle banche tedesce è francesi in primis per il Sogno europeo di certi politici italiano completamente inpazziti.

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    1. Questi politici che ci stanno portando alla gestione della Troika devono essere certi che pagheranno un conto salatissimo per averci tolto ogni possibilità di risorgere.

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  3. C'è che la Bce non e' l'istituto di recupero crediti dei paesi core, ma l'ente "terzo" di indirizzo dell'economia ue che dovrebbe mediare tra intetessi di creditori e debitori nel piu' grande interesse dell'€zona. Per giunta voluta appositamente indipendente dai perfidi poteri politici per evitare proprio che si sdraiasse su certe posizioni. Ironico, no?

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    1. BCE=Bundesbank

      Questo era gia chiaro nel periodo 2002-2006 quando le economie di Irlanda, Spagna, Grecia, Portogallo erano in uno stato di totale surriscaldamento, allora la BCE avrebbe dovuto intervenire è alzare massiciamente i tassi di Interesse per frenare un po quelle economie.

      Bèh non lo ha fatto, semplicemente perchè la Germania allora era il malato d'europa che sforava continuamente il deficit del 3%, con una disocupazione quasi al 12%, con crescita +-0%. Era il periodo dove lo stato tedesco fece le così amate riforme Hartz IV.

      Io credo se la BCE avesse alzato i tassi in quel periodo le riforme Hartz IV sarebbero fallite.



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    2. L'Hartz IV (o Arbeitslosengeld II) è il quarto e ultimo pacchetto di riforme sociali e riguada l'indennità di disoccupazione che viene corrisposta dopo che termina l'Arbeitslosengeld I. Non capisco quindi il nesso con il tema qui trattato.

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  4. Italy day, Fondi esteri allo Shopping

    http://www.repubblica.it/economia/2014/09/30/news/italy_day_fondi_esteri_allo_shopping-96968182/

    Ma che razza di articolo è questo. hahahahahha

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    1. Come sè Warren Buffet per comprarsi un pacchetto di azioni Microsoft si debba recare nel ufficio del CEO di Microsoft per dirgli: tu senti voglio comprare 10.000.000 delle tue azioni.

      Al posto di Warren Buffet si puo mettere anche George Soros.





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    2. Questi criminali,farabutti,ladri,corrotti,corruttori che vendono il paese ed il loro Popolo meritano la massima punizione possibile ed immaginabile ( anche se non prevista dal nostro C.P.).
      Il colmo è sapere che a gestire queste operazioni sarà la banca d'affari più svergognata e più nazista al mondo la JPMorgan che ha fortemente chiesto la riscrittura della nostra Carta. Abbiamo un PdC che è un bamboccio gonfiato ed un PdR che dovrebbe vergognarsi per quanto ha fatto nei suoi lunghi anni di tutore della Carta e guardiano delle libertà del Popolo Italiano.

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  5. SPERO CHE PRESTO CI SIA UNA NORIMBERGA 2 PER QUESTI CHE COME TRICHET MONTI E PEGGIO HANNO FATTO GLI INTERESSI DELLE MULTINAZIONALI SPELLANDO IL POPOLO EUROPEO !!!

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