30/03/11

I Deficit e le Rotative di Stampa

Sappiamo che  Krugman   si differenzia  dai cosidetti "falchi del deficit", secondo i quali i tagli di spesa hanno un effetto espansivo  (come dire che la guerra è un'operazione di pace, o la schiavitù è vera libertà... va di moda oggi lo stile Orwell)
Qui  invece, sulla Opinion Page del NYT,   Krugman prende le distanze dalla cosiddetta MMT (moderna teoria monetaria) - scuola economica minoritaria.
Al  prossimo post la risposta.
Iniziamo dal Mr. Nobel  Krugman:

Al momento i deficit non sono importanti – una questione confermata in tutta evidenza. Ma c'è una scuola di pensiero - la Moderna Teoria Monetaria – secondo la quale i deficit in generale non hanno importanza, sintantoché si dispone di una propria valuta.

Mi piacerebbe essere d'accordo con questo punto di vista - e non è una battaglia a cui tengo in particolare, dal momento che il pericolo politico chiaro e presente è rappresentato dai pavoni del deficit della destra. Ma per la cronaca, non è corretto.
La cosa fondamentale da ricordare è che le condizioni attuali - un sacco di capacità produttiva inutilizzata, e una trappola della liquidità in cui il debito pubblico a breve termine paga un tasso di interesse grosso modo a zero - non ci saranno sempre. Finché tali condizioni in effetti prevalgono, non importa di quanto la Fed aumenti la base monetaria, e  di quanto sia monetizzato il disavanzo. Ma anche questo passerà, e quando succederà, le cose saranno molto diverse.

Quindi, supponiamo che alla fine torniamo a una situazione in cui i tassi di interesse sono positivi, in modo che la base monetaria e i titoli del Tesoro diventano di nuovo sostituti imperfetti; inoltre, come ci avviciniamo alla piena occupazione la rapida espansione economica ancora una volta potrà portare all'inflazione. L'ultima volta che ci siamo trovati in quella situazione, la base monetaria era di circa 800 miliardi di dollari .

Supponiamo, ora, che ci veniamo a trovare di nuovo in quella situazione, con il governo che ancora mantiene disavanzi di più di mille miliardi di dollari all'anno, diciamo circa 100 miliardi al mese. Ed ora supponiamo che per qualsiasi ragione, siamo improvvisamente di fronte ad uno sciopero degli acquirenti dei bonds - nessuno è più disposto ad acquistare debito Usa se non a prezzi esorbitanti.

E allora che succede? La Fed potrebbe finanziare direttamente il governo acquistando debito, o potrebbe riciclare il processo con le banche che comprano il debito e poi lo rivendono attraverso operazioni di mercato aperto (alla Fed, ndt); in entrambi i casi, il governo starebbe in effetti ​​finanziando se stesso attraverso la creazione di base monetaria. E allora?

Beh, il finanziamento del primo mese farebbe aumentare la base monetaria di circa il 12 per cento. E nel normale contesto da me ipotizzato, ci si aspetterebbe che il livello generale dei prezzi crescesse (con un certo ritardo, ma questo non è essenziale) approssimativamente in proporzione all'aumento della base monetaria. E l'aumento dei prezzi, in prima approssimazione, potrebbe far salire il deficit in proporzione.
Quindi stiamo parlando di una base monetaria che sale del 12 per cento al mese, ovvero circa il 400 per cento all'anno.

Questo significa il 400 per cento di inflazione? No, vuol dire di più - perché la gente dovrebbe trovare il modo di evitare di detenere i pezzi di carta verde, quindi i prezzi aumenterebbero ancora di più.

Potrei andare avanti, ma avete capito: una volta non siamo più in una trappola della liquidità, disavanzi di grandi dimensioni senza l'accesso ai mercati obbligazionari è una ricetta per un'inflazione molto elevata, forse anche iperinflazione. E per quante parole si spendano sui flussi finanziari, su chi compra cosa e da chi, niente può fare sparire questo fatto: se si sta finanziando il disavanzo con la creazione di base monetaria, qualcuno deve essere convinto a detenere questa base supplementare.

A questo punto devo dire che io NON ASPETTEREI CHE QUESTO ACCADA - L'America è ancora molto lontana dal perdere l'accesso ai mercati obbligazionari, e in ogni caso siamo ancora dentro la trappola della liquidità e potremmo rimanere lì per un po'. Ma l'idea che i deficit non contano, perché avere una moneta nazionale indipendente rende l'intera questione inutile, è una cosa che proprio non capisco.

La risposta da parte del MMT

9 commenti:

  1. Interessante la 1° frase "Ma c'è una scuola di pensiero - la Moderna Teoria Monetaria – secondo la quale i deficit in generale non hanno importanza, sintantoché si dispone di una propria valuta." - La parola (propria Valuta)riguardo al dollaro, mi fa ridere.
    Che cosa vuol dire "propria"? E' emessa dallo Stato? o per caso dall F.E.D. ?.
    Se è dello Stato (intesa come emissione propria dello stato, come l'ordine esecutivo numero 11110 a firma di John Fitzgerald Kennedy ) è un discorso; di tut'altro discorso è se viene emessa dall F.E.D. in quanto banca privata "neppure americana" mi sembra che la sede legale è in Portorico.
    Non mi ricordo che scrisse, ma era sicuramente un matematico, la seguente citazione:
    la difficoltà per l'essere umano è capire la capacità esponenziale!!!!!!!!!!!!!!!
    Saluti.
    Orazio

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  2. In questo contesto, caro Orazio, disporre di una propria valuta è quello che fa la differenza tra gli USA e l'Europa. In Europa la BC per statuto non può emettere denaro per finanziare le pubbliche amministrazioni (a parte gli ammorbidimenti ultimi il principio rimane) mentre negli USA la Fed può.
    Vedi su questo
    http://vocidallestero.blogspot.com/p/didattica.html

    Comunque sentiamo cosa rispondono alla MMT, prosimamente su questi schermi

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  3. Complimenti a Carmen per la scelta dei contenuti del blog: capire anzitutto i meccanismi di manipolazione monetaria come strumento basilare per gestire gli imperi e in sostanza esercitare appieno il potere sull'umanità.
    Emilio

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  4. Certo che la F.E.D. può, ci mancherebbe altro.
    E' stata creata per questo. Ma, mi permetto di insistere, il dollaro, anche se sembra strano non è la "moneta degli Americani" ma dalla F.E.D.
    Quello che ho scritto, sempre in modo semplice, ma tu saprai come tuo solito ampliare e meglio definire l'argomento, riguarda il fatto che "scusa l'ovvietà" viene messo a debito.
    Che la stessa è "ben contenta" di emettere denaro non ci piove, anche se negli ultimi periodi mi sa tanto che lo siano un pò di meno....
    L'Europa la B.C.E., come da te segnalato non può emettere denaro, e sono d'accordo sulla tua ulteriore osservazione, anche se mi sembra un gioco al suicidio...
    Quello che ho scritto nel post prima, forse in modo un pò scollegato dall'insieme, riguardava un evento che possiamo in ogni momento osservare... ovvero lo sviluppo esponenziale del debito.
    Mi è capitato e, sicuramente tanta gente ha potuto osservare che, negli U.S.A. il debito pubblico che prima aumentava in modo relativamente veloce, nel corso degli anni vuoi per ulteriori debiti contratti, vuoi per il fatto che vi è in corso una esponenzialità dello stesso (debito+ interessi), ha raggiunto livelli incredibili.
    Potrei anche sbagliarmi, non sono un dio in terra e come tutti, ha bisogno di confrontarsi con altre persone per "chiarire/scambiarsi" i propri punti di vista e devo dire che ho trovato in questo blog e, nella creatrice una persona seria e molto preparata.
    Mi viene in mente per chiarire il concetto, una delle tante storielle che ogni tanto ci viene raccontata. Una fra tutte, riguarda la crescita di un fiore in uno stagno che raddoppia ogni giorno.
    All'inizio non si nota, ma negli ultimi giorni in pochissimo tempo ricopre tutto lo stagno saturandolo.
    Questo per dire che il contatore sul debito, che in alcuni blog hanno messo in evidenza, se paragonato allo stesso contatore di un tempo passato si può osservare/confrontare la enorme differenza di crescita.
    Saluti;)
    Orazio

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  5. Intanto Ok, grazie Emilio, devo dire che questo è da un po' di anni divenuto il mio pallino, perché l'economia monetaria è ad un tempo la più misteriosa e la più strategica tra tutte le branche della teoria economica.

    Invece a Orazio voglio dire che non sono del tutto d'accordo con la sua visione.
    Cioè: dopo il tramonto del keynesismo e della piena occupazione tutta l'economia si è basat sul debito per sorreggere la domanda altrimenti insufficiente e c'è stata un crescente finanziarizzazione dell'economia. Da qui questa crescita esponenziale del debito.
    Invece che il dollaro non sia la moneta sovrana del paese, su questo non concordo, semplicemente perché sul circolante la Fed non prende interessi.
    Comunque ho intenzione di pubblicare un mio scritto di qualche tempo fa in cui mi spiego meglio.
    Saluti e grazie dell'apprezzamento ;)

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  6. Io penso che la questione FED privata o governativa, sia di importanza relativa, come pure la BCE e tutte le altre banche centrali che stanno giocando nel risiko globale. Alla fine la morsa delle lobby finanziarie agisce sempre nello stesso modo, in maniera spietata e le vittime finali sono comunque e sempre le popolazioni inermi e laboriose.
    Svelare questi meccanismi perversi e renderli comprensibili ai popoli deve essere, secondo me, la priorità.
    Un popolo (intendo come popolo una nazione idealmente democratica) con una sua banca centrale soggetta al controllo democratico, con una perfetta autonomia di politica monetaria ha raggiunto ben poco se il mondo in cui è immerso è dominato da una decina di lobby finanziarie potentissime, padrone assolute di tutte le regole del gioco, giocatori e arbitri nello stesso tempo. Ecco perché, secondo me caro Orazio, è riduttivo il discorso se limitato e circoscritto al concetto di sovranità monetaria. Penso invece che il lavoro che sta svolgendo Carmen sia nella direzione giusta per capire fin nei dettagli in che cavolo di mondo stiamo vivendo.
    Emilio

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  7. @ x Carmen da Orazio
    Allora il pallino del sistema monetario, non ce l'ho soltanto io....
    A parte le battute, ritornando alla tua osservazione in merito alla Fed che non prende interessi sul circolante, non la comprendo, cosa vuoi dire?
    Per quanto riguarda la tua osservazione sulla crescita basata sul debito, abbiamo visto dove stà andando a finire.
    Preciso: se il debito è giustificato ed a come fine la crescita allora mi sta bene - sempre con le dovute e rigide cautele; se invece il debito viene creato in modo non corretto e, qui mi fermo... allora non mi sta bene.
    Per quanto riguarda quanto dichiara Emilio, che lo saluto, non mi trova d'accordo nell'affermare che la FED privata o governativa, sia di importanza relativa.
    HA una notevole importanza secondo il mio pur modesto punto di vista.
    Il fatto che vi siano delle lobby finanziarie potentissime o non , come affermato da Emilio, ci sono e ci saranno sempre.
    Il punto è che nello schacchiere nazionale e mondiale, non possono e non deve essere permesso di "giocare con carte false".................
    Se vogliamo dirla tutta le banche, NON DEVONO ESSERE PRIVATE. Hanno in se un potenziale distruttivo enorme, che a mala pena riusciamo a comprendere.
    Comprendo che sto uscendo dal seminato, in quanto sto inserendo nel discorso sovranità monetaria, un'argomento che poco ha a che fare- ovvero stiamo parlado di riserva frazionaria.
    Vorrei solamente ricordare quanto è successo mi sembra nel 1700 "circa" in quanto i banchieri Veneziani, crearono una grossa crisi finanziaria in mezza europa, la quale portò per un periodo non breve ad una riduzione della popolazione.
    Sono piuttosto orientato come mentalità ad orientarmi verso la scuola Austriaca della finanza, anche se non posso non osservare che alcuni fattori sono di difficile applicazione - (oro a copertura della moneta).
    Questo però non intacca il loro discorso di fondo, che essendo molto rigidi in materia, lasciano molto poco spazio alla così detta finanza "creativa".
    Saluti.

    Orazio

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  8. Orazio, è chiaro che parlavo della crescita basata sul debito intendendola come una diavoleria.
    In merito agli interessi, intendo che quando la BC (banca centrale) qualsiasi sia - privata o pubblica - emette moneta, per lo Stato non è moneta a debito. Tuttavia resta fermo che è meglio che la banca sia pubblica.
    Inoltre non vedo perché la moneta dovrebbe essere aurea. Io la intendo come un semplice intermediario e bisogna che ce ne sia quanta ne occorre, senza limiti. Concordo con Keynes che vedeva il gold standard come un relitto barbarico.
    Saluti

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  9. In effetti è proprio a questo che pensavo alla gold standard, purtroppo in questo momento non vedo altra alternativa, anche se arcaica.
    Non sto dicendo che la creazione di una cartamoneta, sia sbagliata ma, come faccio osservare agli amici, la moneta deve essere creata a fronte di una "costruzione" di un bene e ne deve rigorosamente seguirla.
    Attualmente, lo ribadisco, o meglio gli eventi sulle materie prime ed in primis l'oro, mi stanno dando ragione.
    Solamente coloro che avranno dei beni fisici o di creazioni intellettuali, sono possessori di beni tangibili, gli altri no - per cui concordo con la tua osservazione limitatamente alla creazione di moneta = valore reale.
    Ma permettimi una domanda, quali sono le banche che emettono moneta per lo Stato NON A DEBITO ED A QUESTA NON FANNO PAGARE PURE GLI INTERESSI?
    Mi viene in mente un'osservazione fatta da Thomas Jefferson, terzo presidente degli Stati Uniti d’America «Io credo che le istituzioni bancarie siano più pericolose per le nostre libertà di quanto non lo siano gli eserciti permanenti (…) Se il popolo americano permetterà mai alle banche private di controllare l’emissione del denaro, dapprima attraverso l’inflazione e poi con la deflazione, le banche e le compagnie che nasceranno intorno… [alle banche] …priveranno il popolo dei suoi beni finché i loro figli si ritroveranno senza neanche una casa sul continente che i loro padri hanno conquistato».
    Saluti.
    Orazio

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