Il punto di vista di Krugman sulla crisi di governo in Francia, pubblicato ieri sul New York Times: in sostanza, la Francia è malata di sola austerità.
A breve, il punto di vista di Sapir.
Come ho
già detto questa mattina, il
presidente francese Hollande, dopo anni di passività, ha finalmente
preso una iniziativa forte
- sparare a chiunque
metta in discussione la sua sottomissione alle richieste tedesche e
della CE per
sempre più austerità. Ma cosa sta realmente accadendo all'economia
francese? Naturalmente,
è una catastrofe
- estremamente non competitiva,
incapace di
creare posti di lavoro, ecc ecc - questo è quello che dicono tutti,
quindi deve essere vero, giusto?
In realtà, a guardare i dati, si hanno tutta una serie di sorprese.
Cominciamo dall'occupazione. La Francia ha una scarsa partecipazione alla forza lavoro da parte delle persone relativamente anziane, grazie a generosi programmi di pensionamento, e da parte dei giovani, in parte perché gli aiuti generosi significano che pochi hanno bisogno di lavorare durante il periodo della formazione, in parte forse perché un salario minimo elevato e altri fattori scoraggiano l'occupazione giovanile. Che dire dei lavoratori dell'età centrale? La figura 1 confronta la Francia e gli Stati Uniti. Meno male che sappiamo che la Francia è il paese in crisi, non è vero? Perché altrimenti si potrebbe rimanere confusi da un andamento dell'occupazione che sembra molto migliore del nostro.
Ancora,
sappiamo che la Francia è altamente non
competitiva sui mercati mondiali. La Figura
2 mostra il saldo delle partite
correnti francese
come percentuale del PIL, che è a, ehm,
in lieve deficit,
niente a che fare con
il deficit degli
Stati Uniti durante il "boom di Bush".
E'
interessante notare, tra l'altro, che nel grande spartiacque europeo
durante gli anni del boom del dell'euro, quando i costi in Europa
meridionale aumentavano
rispetto alla Germania, creando un enorme problema di squilibrio,
la Francia si trovava
- come si può vedere nella figura 3 – giusto
nel mezzo, senza alcun segno particolare di
squilibrio.
Questo la pone in
una situazione alquanto imbarazzante, ora che l'Europa meridionale è
in deflazione
mentre la Germania si rifiuta di inflazionare,
causando una distorsione deflazionistica globale in Europa. Ma questo
non è un problema francese, quanto
un problema dell'euro.
Parlando
di deflazione, la Francia
- come si può vedere nella
Figura 4 - è ben al di sotto dell'obiettivo convenzionale del
2 per cento (che è troppo bassa) e in
caduta veloce. Hollande può anche dire
che il problema francese sta
dal lato dell'offerta, ma secondo questo
criterio sembra sicuro che sia dal lato
della domanda.
Eppure,
la Francia ha da preoccuparsi dei
bond vigilantes. Dopo tutto, gli investitori internazionali sono così
preoccupati sulle
prospettive francesi che non prestano al paese senza essere ben
pagati
... bene, ecco i rendimenti
più bassi nella
storia francese (Figura 5).
OK,
ora avete il quadro.
I dati economici
francesi non tornano affatto
con la storia
come viene
raccontata. Sì,
si può parlare
di un eccesso di regolamentazione, ma non è
un fatto dominante nel quadro macro. Eppure
Hollande sta
docilmente proseguendo
con le richieste
di stringere
sempre di più la
cinghia, prendendosela con
chi vuole che la Francia
stia in piedi da
sola. E il risultato è una sorta di processo moltiplicatore in cui
l'austerità provoca una diminuzione della
crescita, che peggiora le
prospettive di
bilancio, che porta ad ancora più austerità.
Che cosa
sta succedendo dal punto di vista politico?
Simon
Wren-Lewis fa molto bene il
punto. In America, molte delle persone che influenzano
il discorso
economico vivono sempre sempre
negli anni '70,
quando la stagflazione
era all'ordine del giorno; in Francia, l'incubo
corrispondente è la prima era Mitterand, quando la Francia era
affetta da
eurosclerosi e il
tentativo di perseguire un'espansione di
bilancio unilaterale (con un tasso di
cambio fisso) era fallito.
Ma ora non è allora.
In grande misura,
ciò che affligge la Francia nel 2014 è l'ipocondria,
la convinzione di
avere una malattia
che non ha
- e questa ipocondria
la porta ad
accettare delle cure
da ciarlatani
che sono la vera causa della sua sofferenza.
Macron in Francia,De Guindos probabilmente in €uropa;nonostante il dato trimestrale negativo la Germania continua a segare il ramo,Hollande continua a sfidare il popolo dall'alto del suo 17% di popolarità.Vedremo l'effetto delle sanzioni russe sull'economia tedesca,e se continueranno ancora a segare,tanto meglio per noi.
RispondiEliminaKrugman, essendo un economista, dà ovviamente troppo importanza al lato economico del problema.
RispondiEliminala differenza in percezione internazionale (e in solidità) fra Francia e Stati Uniti - i secondi finanza a parte in declino economicamente da decenni - deriva dalla potenza geopolitica differente e dall'importanza che rivestono i secondi nell'attuale civiltà occidentale. oltre probabilmente a una differenza di stock di capitale posseduto.
non dimentichiamo che la maggioranza degli investitori che producono in Asia sono americani.
per questo nonostante performace e dati economici, relativi all'economia reale, nettamente peggiori gli USA sono considerati come se avessero in parte raddrizzato la questione. mentre in realtà la crisi dell'economia reale americana, che ha radici lontane ma che è esplosa a fine anni 90, è tutt'ora in corso e non v'è alcun segno di ripresa.
proprio perchè l'1% ha deciso che in questo periodo storico la ripresa economica va contro i propri interessi.