Business Insider pubblica il video dell'uomo del bar, e avverte: attenzione, era un uomo della maggioranza!
C'è
un momento incredibile negli intensi video sulle proteste spagnole,
dove il proprietario di un bar è in piedi davanti alla sua porta,
urlando verso la strada, mentre una massa di clienti nervosi sta in
piedi dietro di lui, chiedendosi che cosa sta per succedere.
È possibile trovare il momento in questo video, che inizia proprio al minuto 4:20.
La nostra prima ipotesi era che il proprietario
del bar stesse urlando contro i manifestanti all'esterno,
sollecitando la pace.
Ma, come fa notare Matina Stevis di Dow Jones, in realtà stava urlando contro i poliziotti. Perché?
Ma, come fa notare Matina Stevis di Dow Jones, in realtà stava urlando contro i poliziotti. Perché?
E'
venuto fuori che si chiama Alberto Casillas, e c'è un articolo
completo su di lui nel giornale
spagnolo El Pais.
Ha 49 anni, ha due figli, e ha vissuto in Venezuela fino a 5 anni fa. E stava urlando contro i poliziotti perché cercavano di arrestare un manifestante che si era rifugiato all'interno del bar di Casillas.
Alberto Casillas martedì ha impedito a un gruppo di poliziotti in tenuta antisommossa di entrare nel bar, alla ricerca di un partecipante della manifestazione che cercavano di fermare. "Avevo paura di un massacro se fossero entrati", dice seduto a un tavolo del bar. "All'interno avevo raccolto una marea di persone: anziani, bambini ... E la polizia non prometteva niente di buono." Sulla mensola del camino mostra le foto pubblicate sulla stampa in cui si vede che negoziando con le braccia tese davanti a ufficiali in elmetto e tenuta antisommossa. Ha plastificato le immagini, come il menu.
Il
paragrafo successivo è quello che in realtà dovrebbe provocare un
brivido all'establishment politico della Spagna:
"Questa è la storia di quello che è successo: alle 21,30 mi sono reso conto, sul pergolato davanti al ristorante, che la polizia stava caricando in maniera indiscriminata. Da dove mi trovavo io non ho visto nessuno attaccare la polizia, e tutto può essere, ma a me è sembrata una cosa esagerata». Poi Alberto si ferma. Alza un dito in aria e afferma con decisione: "Sia chiara una cosa: Io sono del PP. Seguace ed elettore di Rajoy. Nessuno può sospettare che io avessi dell'interesse in questo, ma era veramente troppo".
Era un
sostenitore di Mariano Rajoy, e anche lui pensava che la risposta
della polizia fosse esagerata.
Rajoy l'indomani doveva annunciare un bilancio difficile, che vedrà tagli alle persone che vogliono andare in pensione e agli aiuti agli stati. Non solo, a un certo punto dovrà probabilmente chiedere aiuti al resto d'Europa, e sopportare l'umiliazione politica di questa perdita di sovranità.
Oggi, in un discorso, Rajoy ha elogiato la "maggioranza" degli spagnoli, che non hanno protestato nella notte di Martedì. E, naturalmente, questo è vero, nessuna protesta potrà mai essere nient'altro che una minoranza. Ma far arrabbiare della gente come Casillas non aiuterà.
Chissà se voterà ancora Rajoy ?
RispondiEliminaOrazio
Fa il paio con la Val di Susa, alcuni mesi fa solo che quando la polizia entro' nel bar (che era chiuso) dove si rifugiavano alcuni manifestanti, hanno spaccato un po' tutto e non se n'è fregato nessuno... Che stia finendo male dappertutto, anche in Italia, beh lo sapevamo almeno dalle leggi che hanno messo in carcere e torturato 1050 giovani "terroristi" nel 1981 e che hanno spianato la strada al ventennio dell'impresina, del posto in banca, della fabbrichetta, dell'evasione e della TV 5-6 ore al giorno per tutti. Poi c'è stata Genova 2001, la polizia ha massacrato tutti ed il ciclo di "morte" dell'anima degli italiani è ricominciato. Ora aspettiamo la prossima rivolta.
RispondiEliminaHo il brutto presentimento che Spagna 2012 diventerà il nuovo Genova 2001.
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