13/05/14

L'IFO Institute di Werner Sinn accusa l'UE di "contraffare" i dati sul deficit greco in vista delle elezioni

EurActive racconta la diatriba tra Hans-Werner Sinn, presidente del prestigioso Ifo Institute, e le istituzioni UE. In breve: l'Eurogruppo ha recentemente elogiato gli "sforzi" della Grecia, premiati da un avanzo primario nel 2013, ma Sinn contesta che secondo la normale procedura di calcolo si conferma solo l'ennesimo pesante deficit (-8.7%). Risposta: è cambiata la procedura di calcolo! E perché è cambiata? Per non dover conteggiare nella spesa pubblica i migliaia di miliardi spesi in tutta Europa per salvare le banche e poter  sbandierare a scopi elettorali un successo che non esiste...


di Frédéric Simon - 08 maggio 2014

L’Istituto Ifo, uno dei think tank più influenti in Germania, ha accusato le istituzioni europee di “contraffare i dati” riguardanti il deficit pubblico greco al fine di “edulcorare” la condizione del paese in vista delle elezioni europee di maggio.

In una dichiarazione dai toni forti, l’Istituto di ricerca con sede a Monaco ha affermato che Eurostat avrebbe rimosso dal suo sito web alcuni dati fondamentali al fine di mostrare un surplus primario dello 0.8% per il bilancio pubblico della Grecia nel 2013.

Invece di un surplus, il dato effettivo avrebbe dovuto mostrare un deficit dell’8.7%, ha sostenuto l’Ifo mercoledì scorso (7 maggio).

L’ufficio statistico europeo un paio di giorni fa ha rimosso dal suo database il consueto dato riferito al deficit pubblico greco al netto del pagamento degli interessi (saldo primario)”, ha detto Hans-Werner Sinn, il presidente dell’Ifo, in una dichiarazione, accusando l’ufficio statistico dell’UE di “allestire la vetrina” in vista delle elezioni europee.

In questo modo, le istituzioni europee stanno perseguendo la strategia di edulcorare la situazione finanziaria dei paesi in crisi poco prima delle elezioni per il Parlamento Europeo,” ha detto Sinn.

L’Ifo gode un’alta considerazione in Germania per il suo “Business Climate Index”, un indice mensile che misura la fiducia delle imprese tedesche verso la situazione economica. Per quanto l’Ifo sia un istituto rispettato, il suo presidente Hans-Wener Sinn è conosciuto anche per le sue frequenti critiche verso l’operazione di salvataggio della Grecia e il suo costo per il contribuente tedesco.

In realtà la Grecia è ben distante dall’aver recuperato la salute finanziaria” ha detto Sinn, aggiungendo che il dato era stato ritirato dopo che l’Ifo aveva accusato la Commissione Europea di “fuorviare il pubblico” sulla vera situazione finanziaria della Grecia.

Un cambiamento di definizione

Simon O’Connor, portavoce della Commissione sulle questioni economiche e finanziarie, ha ammesso che “in effetti c’è un deficit primario del -8.7%” in Grecia nel 2013, secondo il Sistema Europeo di Contabilità elaborato dall’Eurostat.

Ma ha detto anche che il sistema di contabilità è stato cambiato durante la crisi finanziaria per escludere le massicce iniezioni di denaro pubblico che sono state necessarie per sostenere un settore bancario che stava collassando. Tra il 2008 e il 2013, 4.9 triliardi [4900 miliardi, ndt] di euro (pari al 39% del PIL dell’intera UE) sono stati impegnati a sostegno delle banche in difficoltà, secondo quanto riportato dal Fondo Monetario Internazionale. Di quella somma, sono stati effettivamente utilizzati 1.7 triliardi di euro di soldi dei contribuenti, pari al 13% del PIL dell’UE.

Tuttavia, queste massicce iniezioni di denaro sono considerate come delle “misure temporanee una tantum” dal Patto di Stabilità e di Crescita, che nell’eurozona limita il deficit pubblico al 3% del PIL. Questo significa che le iniezioni di denaro al settore bancario “non vanno a danno dello Stato membro in termini di una possibile procedura per deficit eccessivo” ha detto Olli Rehn ai ministri delle finanze dell’UE in una lettera datata 9 ottobre 2013.

Bisogna togliere queste spese perché possono dare un’immagine completamente distorta”, scrive Connor ad EurActiv nei commenti inviati via mail. “Per esempio, nel 2010 l’Irlanda aveva un deficit del 32% del PIL a causa delle sue misure di sostegno al sistema bancario. Ma questo ovviamente non significa sostenere che queste spese non esistano, come alcuni suggeriscono che noi staremmo facendo” ha detto.

Perciò rifiutiamo radicalmente le opinioni che sono state formulate in certi ambienti secondo cui noi avremmo contraffatto i dati al fine di dare un’immagine più favorevole delle finanze pubbliche della Grecia”.

L’Eurogruppo elogia la Grecia

Lunedì (5 maggio) l’Eurogruppo, composto dai ministri delle finanze dei 18 paesi dell’eurozona, ha salutato “i recenti sviluppi macroeconomici positivi dell’economia greca”, dicendo che il duro programma di risanamento economico del paese ha “cominciato a dare i suoi frutti”.

La performance fiscale continua ad essere buona, come si vede dal surplus del saldo primario nel 2013” hanno detto i ministri in una dichiarazione, invitando le autorità greche a continuare ad implementare le riforme concordate in cambio del denaro dell’UE/FMI.

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