03/05/14

Sapir: L'Ucraina verso la guerra civile?

Da Russeurope di Jacques Sapir una riflessione sulla tremenda situazione dell'Ucraina che sta rapidamente precipitando verso la guerra civile. La UE, responsabile di fronte alla Storia, potrebbe ancora fermare l'infernale ingranaggio (e invece continua a fare la solita propaganda attraverso media compiacenti...).

Foto della BBC di un Nazi che sta lanciando bombe incendiarie verso l'edificio a Odessa


I drammatici eventi che si sono verificati oggi Venerdì 2 maggio nella parte orientale dell'Ucraina rappresentano indiscutibilmente un'accelerazione del processo che porta alla guerra civile e, alla fine, alla divisone del paese. Come abbiamo prefigurato, l'Accordo di Ginevra sta affondando, e con esso il futuro di un'Ucraina indipendente. [1]



Accanto al "fronte" di Slavjansk, dove le forze del governo provvisorio hanno tentato di ridurre gli insorti, non senza perdite da entrambe le parti (due elicotteri di Kiev distrutti, e un totale di 5 morti), ora tutti gli occhi sono puntati su Odessa. In questa città scontri tra sostenitori del governo e insorti filo-russi hanno provocato almeno 3 morti, mentre un incendio criminale, che ancora non sappiamo ancora da chi è stato provocato, ha ucciso circa quaranta persone [2]. Già entrambe le parti contendenti respingono l'una sull'altra la responsabilità delle vittime.


Tuttavia, ci sono dei fatti indiscutibili, che sono riconosciuti dalla maggior parte degli osservatori:


1. L'Ucraina orientale è in uno stato di insurrezione. Ai militanti partigiani di un'unione con la Russia si uniscono degli ucraini che esprimono la loro profonda sfiducia verso il governo di Kiev e i suoi sostenitori. Una parte significativa della popolazione ha difeso i sostenitori di un'unione con la Russia, mentre qua e là delle parti più o meno importanti delle forze di sicurezza (polizia ed esercito) hanno preso posizione a favore di questi attivisti o si rifiutano di agire contro di loro. La versione ufficiale diffusa a Kiev o nelle capitali europee, secondo la quale si tratterebbe solo di poche decine di agitatori pagati da Mosca, diventa insostenibile ed è moralmente scandalosa.


2 . In queste condizioni, la volontà del governo provvisorio di portare avanti quella che viene chiamata "operazione anti-terrorismo", è diventata la principale causa delle mortali violenze. E' urgente che il Governo ribadisca alle sue forze di sicurezza che la violenza non solo non risolve nulla, ma di ora in ora peggiora la situazione. Solo un immediato ritiro delle forze del governo provvisorio è in grado di riportare la calma.



3. Questo governo de facto persiste in un atteggiamento suicida: esso pretende di essere l'unico a poter decidere sul compromesso costituzionale indispensabile per un ritorno alla stabilità, ma si comporta in modo tale che oramai sta rapidamente perdendo la sua autorità e legittimità nelle regioni orientali dell'Ucraina. E chi sarà d'accordo e accetterà di negoziare con un governo che ormai ha le mani macchiate di sangue? Questo è possibile solo se il governo provvisorio cambia il suo atteggiamento. Ma dopo quello che è successo oggi, sarà costretto a fare concessioni importanti.


4 . I governi dei paesi dell'Unione europea, ma anche gli Stati Uniti e il FMI, sono chiusi in una negazione della realtà che sta diventando sempre più preoccupante. Concentrano la loro attenzione sulla Russia, cosa che non corrisponde alla situazione. Ripetiamo: non siamo in presenza di "alcuni agitatori", ma di un movimento insurrezionale. Questa realtà deve essere accettata. Inoltre, si fanno dei castelli in aria con un piano di stabilizzazione finanziaria, mentre il paese sta scivolando sempre più rapidamente verso la guerra civile.

E' quindi importante, se vogliamo evitare il peggio, e supponendo che siamo ancora in tempo, cosa che è in dubbio dopo gli eventi di oggi, capire che c'è una soluzione alla situazione dell'Ucraina solo a tre condizioni :


1 . Una dichiarazione congiunta da parte degli Stati Uniti, dei principali paesi dell'Unione europea e della Russia su una futura Ucraina indipendente, in cui si deve precisare che questo paese non intende aderire, neanche da lontano, all'UE o alla NATO. Il corollario di questa affermazione è che la sfilza di sanzioni contro la Russia dovrebbe cessare il più presto possibile.


2 . Il futuro istituzionale dell'Ucraina dovrebbe riconoscere il dualismo tra la parte Occidentale e la parte Orientale del paese. La forma precisa, federalismo o confederazione, deve essere decisa solo dagli ucraini, nel quadro di una Assemblea Costituente o di una commissione di riconciliazione nazionale.


3 . Ma, soprattutto, è importante fermare le violenze e per far ciò è indispensabile che il governo provvisorio richiami tutte le forze, esercito e guardia nazionale, che sono attualmente schierate nel paese. Da parte sua, la Russia deve impegnarsi a non intervenire, né direttamente né indirettamente.


Forse è possibile fermare l'ingranaggio infernale della guerra civile. Ora la responsabilità è dei paesi dell'Unione europea, che agiscano in tal senso. La responsabilità davanti alla Storia dell'UE e di alcuni dei paesi membri per la destabilizzazione dell'Ucraina impone loro moralmente di agire per evitare la catastrofe. Ma dobbiamo agire in fretta. Potrebbe già essere troppo tardi.

[ 1 ] J. Sapir: "Ucraina, dopo Ginevra " note pubblicate in Russeurope , 19 Aprile 2014 , URL: http://russeurope.hypotheses.org/2199

[ 2 ] http://www.romandie.com/news/Operation-a-Slaviansk-et-incendie-meurtrier-a/474028.rom

7 commenti:

  1. Io implementerei con un quarto punto: fossi Putin ( ma sono convinto che lo fara' davvero, se si continua cosi'), farei un discorso chiaro alla sua nazione, tipo il "lacrime e sangue" di Churchill, e CHIUDEREI tutti i rubinetti del gas verso questo schifo di Europa, COMINCIANDO con la nazione della culona, che si e' subito schierata con i nazisti-golpisti assassini di Kiev (chissa' perche'...). Per ora Putin ha fatto un saggio, con il south stream che non passera' dall'Italia, un colpo al ventre molle dell'impero tirannico occidentale: si, l'italia, dai governi piddinizzati e golpisti.

    RispondiElimina
  2. il south stream è fatto x l'italia infatti porta un ramo in puglia e l'altro verso l'hub austriaco per poi dirigersi in altitalia verso trieste credo.

    RispondiElimina
  3. Il cavallo di Troia.

    Anche se non c'entra col post vorrei sottoporvi questo link da parte del mainstream nostrano, la rivista Limes che fa parte del gruppo la Repubblica, così andiamo sul sicuro.

    http://temi.repubblica.it/limes/alexis-tsipras-laltra-europa-che-puo-andar-bene-ad-angela-merkel/60960

    Il succo è alla fine dell'articolo:



    In secondo luogo, Tsipras si è ripetutamente schierato a favore dell'euro, anche contro parte del suo partito. Ciò non consente di definire la sua proposta politica come una versione di sinistra dei nazional-populismi, come quello del Front national o dell'austriaca Fpö - destinati ad affermarsi in molti paesi - che sono fortemente contrari alla moneta unica e alla stessa Unione.



    La politica europea, bloccata da innumerevoli vincoli e compromessi, ha certamente bisogno di stimoli per uscire dalla crisi di consenso in cui si trova. Il successo di Syriza nel 2012 è stato uno dei fattori che ha spinto - un mese dopo le elezioni greche - la Bce di Mario Draghi all'impegno diretto contro il fallimento contabile degli Stati (default) che risolse la crisi degli spread, permise ai vari governi di tirare un grande sospiro di sollievo e blindò l'eurozona.



    Chissà che "l'effetto Tsipras", declinato in salsa brussellese, non finisca per portare qualche altra novità positiva.

    Riccardo.

    RispondiElimina
  4. Non so se l'atteggiamento speranzoso di Sapir sia puramente retorico o autentico, ciò che so è che l'UE sembra direttamente responsabile dell'inizio degli scontri, legittimando le proteste di piazza e demonizzando tanto Putin quanto il governo regolarmente eletto ukraino. Quindi difficilmente si porrà come pacere.
    Forse questo che è un vero appello serve a cementificare delle responsabilità che continuano imperterrite!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto, anch'io l'ho letta così..

      Elimina
    2. Tutto incominciò quando la commissione europea andò in ukrania è in lettonia per far rattifficare il cosidetto "trattato di associamento EU" la lettonia l'ha sottoscritto l'ukraina allora ancora sotto il presidente janukovitsch rifiutò di sottoscrivere. Da allora si scatenò il putriferio a Piazza maidan con l'uomo di berlino Vladimir klitschko in primo piano, il movimento di klitscho fù infiltrato da forze naziste altamente antirusse è antisemite, da lì in poi le dimostrazioni a Piazza maidan diventarono molto aggressive, si andò avanti così per un mese o due, Piazza maidan ormai era nel pieno controllo delle forze naziste. Poi si intromisero gli americani con il ormai celebre "fuck the EU"
      Perchè gli americani si incazzarono no lo sò, so solo che la nuland era totalmente contro klitschko.
      Il comando ormai la preso l'USA e del EU non si sente piu niente.
      Adesso tutti a sparare conto gli USA, tedesci e i spagetti liberali italioti in primis, mentre fù l'EU il principale responsabile della crisi ukraina. Germania in primis.
      Adesso che gli USA hanno preso una positione netta contro la russia (che io non condivido) ma almeno gli USA hanno le balle di prendere un positionamento chiaro, l'EU invece non sà piu dove andare a sbattere la testa, specialmente i tedesci con le loro scellerate politice economice, basate unicamente al Export non si possono permettere di perdere fette del mercato russo, e da quello americano ancor di piu.
      ieri il repubbicano John mc cain ha criticato duramente la Merkel perchè fa unicamente gli interessi delle Lobby tedesce, e qui ha completamente raggione, anche se non sono un amico dei reppubblicani USA.
      Paolo

      Elimina