Vocidallestero per la prima volta ha un articolo tradotto dall'Arabo, da Tamer, studente di economia a Bologna che ha iniziato la sua collaborazione con noi! Grazie Tamer del tuo impegno e della tua intelligente passione civile! (Qui potete avere un piccolo assaggio di chi è Tamer)...
Di Yousef Domra
Traduzione italiana di Tamer
Khraisha
I Migranti in Australia hanno scoperto l'esistenza dei cigni
neri, e questa scoperta ha rappresentato una scossa alla vecchia mentalità,
perchè non si può pensare in modo tipico
per tutta la vita, non è possibile tracciare un quadro del mondo solo attraverso
ciò che è noto, e ci sono cose che ancora non si conoscono.
La storia del Cigno Nero ha ispirato il famoso pensatore libanese Nassim Nicolas Taleb, che ha scritto un libro intitolato "Black Swan", in cui presenta il cigno nero come uno shock per la mentalità Occidentale caratterizzata da un alto livello di certezza nel progettare e sviluppare strategie. Questa per certi aspetti è una visione simile alla lettura di Jacques Derrida della mentalità occidentale, che lui considera come una mentalità focalizzata sul centro.
La storia del Cigno Nero ha ispirato il famoso pensatore libanese Nassim Nicolas Taleb, che ha scritto un libro intitolato "Black Swan", in cui presenta il cigno nero come uno shock per la mentalità Occidentale caratterizzata da un alto livello di certezza nel progettare e sviluppare strategie. Questa per certi aspetti è una visione simile alla lettura di Jacques Derrida della mentalità occidentale, che lui considera come una mentalità focalizzata sul centro.
Nassim Taleb illustra nel suo
libro molti cigni neri che in questo periodo
hanno scosso la mentalità Occidentale,
come l'occupazione dell’Iraq e la crisi economica globale. Gli Americani
avevano pensato che l'occupazione dell'Iraq sarebbe stata una faccenda semplice e chiara ...il che significa un
tradizionale cigno bianco, ma sono stati sorpresi dalla resistenza Irachena e dalle dimensioni delle perdite
umane e materiali subite.
Così come con la crisi finanziaria, con l'eccessivo affidamento sui prestiti bancari e l’aumento dei prezzi del petrolio alle stelle, la perdita della capacità di molte grandi istituzioni finanziarie di continuare ad andare avanti senza l’aiuto del governo, la chiusura di centinaia di banche e la perdita di posti di lavoro di migliaia di dipendenti, e le migliaia di famiglie che sono state espulse dalle loro case ipotecate.
Vale lo stesso anche per l’Afghanistan, la guerra nel luglio 2006 in Libano, e altri fatti-shock - o cigni neri - per i quali l’Occidente dovrà soffrire per un lungo periodo di tempo, forse per decenni a venire.
Visione tipica
Così come con la crisi finanziaria, con l'eccessivo affidamento sui prestiti bancari e l’aumento dei prezzi del petrolio alle stelle, la perdita della capacità di molte grandi istituzioni finanziarie di continuare ad andare avanti senza l’aiuto del governo, la chiusura di centinaia di banche e la perdita di posti di lavoro di migliaia di dipendenti, e le migliaia di famiglie che sono state espulse dalle loro case ipotecate.
Vale lo stesso anche per l’Afghanistan, la guerra nel luglio 2006 in Libano, e altri fatti-shock - o cigni neri - per i quali l’Occidente dovrà soffrire per un lungo periodo di tempo, forse per decenni a venire.
Visione tipica
Ma la cosa strana, anche sconcertante, è che
l'Occidente stesso, che ha visto i cigni neri più di una volta, ancora insiste
che il cigno è di colore bianco ed è solo bianco. Esso (l’Occidente)
ancora agisce secondo questa vecchia visione tipica, rafforzatasi ancora di più
dopo il crollo dell'Unione Sovietica. Ed eccolo qua, arrabiato
(l’establishment Occidentale), si
precipita laddove infuriano i vulcani (il mondo Arabo), e
pensa che può adattarli a emettere lava nella direzione specifica che esso
desidera.
Crede, nella sua lettura tipica degli eventi, che il movimento popolare Arabo abbia a che fare con le autorità tiranniche e poliziesche corrotte, lo si vede benedire questo movimento verso la democrazia, il pluralismo e la partecipazione politica. Ma non ha mai pensato per un momento alle implicazioni di questi eventi, l’Occidente ritiene che la democrazia prossima sarà legata ad esso in modo organico, che farà ruotare questa democrazia nella sua orbita politica ed economica, come è avvenuto nei paesi dell'Europa dell’Est.
Ma l’establishment Occidentale dimentica o ignora qualcosa di molto speciale e sensibile nel mondo Arabo, che è la questione Palestinese. Tutto il popolo Arabo, arrabbiato contro i suoi regimi repressivi, non dimentica che uno dei motivi principali che hanno creato tali sistemi è quello di consegnare la Palestina al nemico Sionista, e di mandar via i Palestinesi dalla loro terra, con una continua sofferenza da parte loro.
Egli dimentica che questo problema della Palestina è costato molti sacrifici ai paesi Arabi, e che la questione ha impegnato questi popoli per molto tempo, a scapito della loro situazione interna.
Ciò significa che qualsiasi esito del movimento Arabo non porterà a una rassegnazione Araba nei confronti dei Sionisti, e dell'Occidente che continua a sostenere questo nemico in tutto ciò che ha fatto e continua a fare oggi . Anzi si può dire che l’affermazione di nuovi regimi democratici può significare uno sforzo serio per affrontare questa questione, perché queste sono passioni e aspirazioni che non si sono mai sopite per un attimo.
Crede, nella sua lettura tipica degli eventi, che il movimento popolare Arabo abbia a che fare con le autorità tiranniche e poliziesche corrotte, lo si vede benedire questo movimento verso la democrazia, il pluralismo e la partecipazione politica. Ma non ha mai pensato per un momento alle implicazioni di questi eventi, l’Occidente ritiene che la democrazia prossima sarà legata ad esso in modo organico, che farà ruotare questa democrazia nella sua orbita politica ed economica, come è avvenuto nei paesi dell'Europa dell’Est.
Ma l’establishment Occidentale dimentica o ignora qualcosa di molto speciale e sensibile nel mondo Arabo, che è la questione Palestinese. Tutto il popolo Arabo, arrabbiato contro i suoi regimi repressivi, non dimentica che uno dei motivi principali che hanno creato tali sistemi è quello di consegnare la Palestina al nemico Sionista, e di mandar via i Palestinesi dalla loro terra, con una continua sofferenza da parte loro.
Egli dimentica che questo problema della Palestina è costato molti sacrifici ai paesi Arabi, e che la questione ha impegnato questi popoli per molto tempo, a scapito della loro situazione interna.
Ciò significa che qualsiasi esito del movimento Arabo non porterà a una rassegnazione Araba nei confronti dei Sionisti, e dell'Occidente che continua a sostenere questo nemico in tutto ciò che ha fatto e continua a fare oggi . Anzi si può dire che l’affermazione di nuovi regimi democratici può significare uno sforzo serio per affrontare questa questione, perché queste sono passioni e aspirazioni che non si sono mai sopite per un attimo.
Ma la grande domanda imbarazzante è: perché l'establishment Occidentale insiste sulla negazione del cigno nero?
Modello dominante
Le risposte si trovano nella forma assunta dal potere dominante da quando sono state create le imprese multinazionali. Queste aziende scelgono gli arbitri e i funzionari dell’Occidente, anche se la forma sembra essere quella della democrazia. Chi è in grado di spendere milioni di dollari negli Stati Uniti, per esempio, per correre per le elezioni del Congresso? E chi è in grado di spendere miliardi per correre per la Presidenza?
Le grandi aziende, interessate solo ai profitti e alla crescita continua, non sono interessate alla politica estera, se non nella misura in cui queste politiche riescono a creare nuovi mercati.
Per esempio, le varie fabbriche di armi non possono sopravvivere senza guerre qua e là. Per questo loro nominano propri rappresentanti nel processo decisionale pubblico e privato, al fine di attuare ciò che richiedono queste società, specialmente quando aumentano le scorte nei magazzini, e si riduce la domanda. Così si provoca qualche regione e, talvolta, si creano guerre civili e regionali, perché i magazzini hanno urgente bisogno di essere svuotati, e perché le linee di produzione hanno urgente bisogno di aumentare la loro velocità.
Queste aziende non si preoccupano se i cigni sono bianchi o neri, la cosa importante è di continuare a tenere sotto controllo il mercato globale ed essere in grado di aprire nuovi mercati, perché la competizione economica non consente a nessuno la possibilità di rimanere in passivo, che significa morte e ritirata.
E quindi non risulta strano che l'Occidente continui a commettere gli stessi errori, uno dopo l'altro, voltando le spalle al cigno nero. Forse ciò che sta accadendo in Egitto è la prova, che si chiarirà sempre di più nei prossimi giorni, che lo sbarazzarsi del Presidente Egiziano non ha posto fine alle aspirazioni del popolo Egiziano, grandi e giuste.
Qui ci sono i fatti a dimostrare ogni giorno che la gente è pronta a stare in Piazza Tahrir fino a che non riuscirà ad ottenere quello che vuole. Alla fine della storia i rapporti Egiziano-Israeliani entreranno in una situazione preoccupante. In un paese come la Siria, il rovesciamento della leadership Siriana potrebbe portare a molti cigni neri, l'intera regione potrebbe essere contagiata e nessuno sa dove il fuoco potrà estendersi.
La linea di fondo è che l'establishment Occidentale ha perso
la capacità di controllare il percorso dei popoli e delle loro volontà, e tutte
le posizioni che noi vediamo, di
sostegno o di rifiuto, sono solo dei tentativi di anticiparne e manipolarne i risultati, perché l'Occidente sa bene che
si potranno verificare dei cigni neri non desiderati.
Complimenti a Yousef Domra, e grazie a Tamer per questa traduzione,
RispondiEliminail fulcro per me sta in questa frase:
"Modello DOMINANTE.
Le risposte si trovano nella forma assunta dal POTERE DOMINANTE da quando sono state create le imprese multinazionali. Queste aziende scelgono gli arbitri e i funzionari dell’Occidente, anche se la forma sembra essere quella della democrazia".
L'ho già detto e lo ribadisco ancora adesso, se si studia bene la storia non mainstream, si capisce bene quali sono stati e sono i gruppi elitari ed oligarchici, che muovono i fili dei burattini che mettono in scena, per il popolo e l'opinione pubblica.
Non posso quindi che condividere con DOLOROSA rassegnazione, l'atroce e angosciante presa di coscienza dell'autore Yousef Domra.
saluti, Nicola.
Bravo Tamer. conosco bene Nassim Taleb e mi piacciono molto le sue idee.Il problema principale è il commercio delle armi.i nostri governo sono disposti a sacrificare e lottare per le società di armi perchè sono il mezzo più efficace per ottenere controllo sugli altri popoli del mondo.credo che la storia continuerà ancora a lungo nel futuro perchè chi è in grado di cambiare questa situazione credo sia il consiglio di sicurezza...ma i cinque membri permanenti del consiglio di sicurezza(USA,UK,RUSSIA,FRANCIA,CINA) hanno più del 85% del commercio mondiale delle armi.
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