Su Forbes, Kenneth Rapoza delinea la figura del nuovo primo ministro ucraino Yatsenyuk, voluto da Washington: il Mario Monti dell'Ucraina, un tecnocrate favorevole all'austerità, che come ormai è tristemente dimostrato porterà il paese sulla strada della rovina.
Il ministro ucraino ad
interim, Arseniy “Yats” Yatsenyuk, potrebbe essere fatale per questa nazione
disastrata.
“Ricorderete la telefonata, trapelata e divenuta pubblica, tra l’ambasciatore
ucraino e Victoria Nuland (Assistente Segretaria di Stato per gli affari
europei), nella quale lei in pratica ha detto 'vogliamo Yats al governo.' A loro piace perché è pro-occidentale”, dice Vladimir Signorelli, presidente
della società di ricerca in investimenti Bretton Woods Research LLC
del New Jersey. “Yatsenyuk è quel tipo di tecnocrate di cui c'è bisogno se si vuole
l’austerità, con una patina di professionalità”, ha detto Signorelli. “E’ il tipo
di uomo che può andare a genio all’élite europea. Uno alla Mario Monti: non
eletto e voglioso di obbedire agli ordini del FMI” ha dichiarato.
Mario Monti era un
tecnocrate italiano centrista che ha fatto approvare un pacchetto di austerità
comprendente aumenti delle tasse, riforma delle pensioni e misure per
combattere l’evasione fiscale.
Per diverse settimane,
l’Ucraina ha combattuto una battaglia politica interna tra ucraini filo-russi e
filo-europei. Il conflitto è salito di livello in autunno quando il presidente
ucraino Yanukovych ha deciso di optare per un accordo commerciale con Mosca anziché Bruxelles. La scorsa settimana, Yanukovych ha lasciato Kiev e si è
diretto in una località imprecisata, si ritiene forse all’interno di una base navale russa.
Dopo che Yanukovych e
l’opposizione politica avevano raggiunto un accordo per una transizione
ordinata verso nuove elezioni, l’opposizione ha voltato velocemente le spalle
all’accordo e si è impadronita di posizioni strategiche intorno a Kiev. Molti
nella stampa occidentale dicono che il paese potrebbe dividersi.
Nonostante questi
segnali inquietanti, l’ambasciatore ucraino Geoffrey Pyatt ha salutato la crisi
come una “giornata storica”. La maggior parte dei media
mainstream ha decisamente appoggiato la fazione anti- Yanukovych.
Il nuovo parlamento
ucraino, di 450 seggi, giovedì scorso ha approvato la nomina dell’ex banchiere
centrale Yatsenyuk con 371 voti favorevoli. Stranamente, all'inizio del mese scorso, il filo-occidentale Yats era una figura secondaria dell’opposizione,
dietro a leader come l’ex pugile Viltali Klitschko e il capo del partito
nazionalista Svoboda, Oleh Tyahnybok. Ma Yats ha gli amici giusti nei quartieri
alti e anche se non ha un grande consenso elettorale, e non avrebbe alcuna
possibilità di vincere un’elezione, egli è favorevole all’austerità suggerita
dal FMI ed evidentemente lo è anche la maggioranza del parlamento.
“Yatsenyuk ha sostenuto che anche noi dovremo fare quello che hanno fatto i
Greci in casa propria” ha detto
Signorelli. “Vuole seguire il modello economico Greco. Ma chi diavolo vuol
seguire un modello simile?”
Anche oggi, Yatsenyuk ha
promesso di implementare “misure molto impopolari” per stabilizzare le finanze
del paese. Il governo ha detto che ha bisogno di 35 miliardi di dollari per
sostenere il paese nei prossimi 2 anni. Le sue parole, in un servizio di
Bloomberg di oggi, suggeriscono che egli è incline a implementare una campagna di
austerità potenzialmente destabilizzante:
“Le casse del Tesoro sono vuote.
Faremo di tutto per non fallire. Se otteniamo il sostegno finanziario dal FMI e
dagli USA, ce la faremo. Mi accingo a diventare il primo ministro più
impopolare nella storia del mio paese”, ha dichiarato. “Ma questa è l’unica
soluzione. Non prometterò risultati eclatanti. La cosa più importante e
urgente è stabilizzare la situazione.”
Ha detto anche: “vogliamo che la Russia abbia relazione eque e trasparenti con l’Ucraina.
Vogliamo essere partner della Russia… crediamo fermamente che non interverrà
militarmente in Ucraina.”
Sotto la crisi politica divide et impera
che monta in Ucraina, ci sono i suoi problemi economici. La valuta ucraina, la hryvnia, è scesa del
16% da inizio anno rispetto al dollaro, un calo record.
Non è chiaro quali saranno
le misure che Yatsenyuk porterà avanti, ma la strada è quella dell’austerità. Che comprende una combinazione di aumento della pressione fiscale, rialzo dei tassi di interesse e
ulteriore deprezzamento della valuta.
Yanukovych aveva
resistito alla richiesta del FMI di aumentare le tasse e svalutare la moneta.
Yatsenyuk non esiterà.
Per gli economisti che pensano che l’austerità sia un disastro, l’Ucraina è
sulla strada della rovina.
“E’ un film già visto
negli anni ‘90, quello che il FMI ha fatto in Russia con Yeltsin. Lo faranno
all’Ucraina,” ha detto Signorelli. "Ricordate Slobodan Milošević in Yugoslavia?
Dopo che il FMI ha finito con la Yugoslavia, era solo questione di tempo
prima che i movimenti separatisti prendessero piede,” ha
detto. “Penso che le cose in Ucraina possano prendere una piega molto, molto brutta.”
la cosa più sorprendente di questo articolo è la rivista su cui appare, possiamo dire che FORBES è più a sinistra di Repubblica ?, Elena
RispondiEliminaIl FMI che chiede di svalutare? e Berlusconi che predica la castità no?
RispondiElimina@anonimo sorprendente che la sinistra stia con le banche? Mammamia beata ingenuità, ricordi Bankitalia Boldrini?
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