16/05/14

PERCHE' NOI DI SINISTRA VOTIAMO BORGHI e DONATO Candidati indipendenti per la Lega Nord

Pubblichiamo questo appello/analisi elaborato dalla ottima Sil_Viar, con la collaborazione di Mauro Poggi e altri amici del gruppo dei Dalmata, che spiega le ragioni per cui molti, provenienti dalle fila della sinistra, sono arrivati alla decisione di dare il proprio il voto a Claudio Borghi e Francesca Donato, candidati dalla Lega Nord. 
In questa situazione occorre dare il proprio voto ad occhi aperti, a coloro che portano avanti da tempo, con coraggio, chiarezza e coerenza, la battaglia per l'uscita dalla funesta moneta unica e dal suo antidemocratico metodo  di governo. Il documento esiste anche come volantino da stampare per spiegare le nostre ragioni agli amici e conoscenti che ragionano ancora "per appartenenza", senza accorgersi o volersi accorgere che la "casa" è stata requisita ed è sotto occupazione...



PERCHE' NOI – DI SINISTRA – IL 25 MAGGIO VOTIAMO
CLAUDIO BORGHI al Nord Ovest e Centro
FRANCESCA DONATO al Nord Est e Isole
Candidati indipendenti al Parlamento Europeo per la Lega Nord

Questa crisi, la più lunga e profonda dall'Unità d'Italia, non finirà, se non uscendo dall'euro che ne è la causa, riconosciuta da TUTTI gli economisti, e riprendendo la piena sovranità monetaria e l'intervento dello Stato nell'economia, applicando il dettato Costituzionale.

La crisi è dovuta agli squilibri commerciali tra i paesi dell'eurozona, è di DEBITO PRIVATO ESTERO, come riconosciuto da TUTTI, compresa la BCE. L'Irlanda, prima ad essere colpita, aveva debito pubblico al 25% nel 2007, dopo i salvataggi delle banche PRIVATE è ora al 124%. 

Chi parla di crisi causata dal debito pubblico ha ben altri interessi che risolverla, e soprattutto non fa gli interessi dell'Italia e degli italiani. Chi parla della corruzione omettendo che questa non incide sulla crescita economica, come provano Cina o la stessa Germania la cui Siemens è stata condannata alla multa più alta della storia per corruzione internazionale, compie la stessa disinformazione di chi ha pagato le rivolte arabe e ucraine per eliminare governi eletti. Chi parla di “mafie” in un contesto di libera circolazione dei capitali, senza controllo, e toglie allo Stato gli strumenti, e le risorse per le forze dell'ordine, non fa gli interessi della società. Chi parla dei costi della politica intende limitare la democrazia in favore dell'oligarchia finanziaria, perché i dati relativi al solo 2012 dicono questo:

Nell'eurozona c'è un unico grande creditore, la Germania, che ha prestato sconsideratamente, attuando, nel 2002, una svalutazione competitiva interna (tagliando stipendi e precarizzando il lavoro – le “riforme” - e ha 10 milioni, il 25%, di lavoratori poveri); ha così impedito l'acquisto di merci estere e tenuto bassi i prezzi, e impedito la redistribuzione del reddito tra i suoi cittadini. Anche quest'anno il suo surplus commerciale è di 200 miliardi, a fronte di una crescita economica ridicola (in media 0,63% all'anno), grazie all'euro il cui valore è tenuto basso (per lei) dalle economie fragili degli altri paesi.

L'Italia ha perso il 10% del PIL, il 25% della produzione industriale, il 30% degli investimenti: è una catastrofe, numeri da Paese in guerra. Nonostante questo si chiede allo Stato di ridurre la spesa pubblica, una delle più basse dell'UE, invece di agire a sostegno dell'economia e della vita delle persone come richiederebbe la razionalità economica e come è scritto nella nostra Costituzione. 

Ricordiamo che da ormai 25 anni l’Italia chiude il proprio bilancio con un avanzo primario (il bilancio è in avanzo se non si contano gli interessi! ndVdE), ma che è costretta a nuove emissioni per coprire il deficit che deriva dal costo degli interessi. Una situazione che ha origine nel 1981, quando con una decisione che non ebbe alcun avallo parlamentare fu deciso il famigerato “divorzio” fra Tesoro e Bankitalia, rinunciando così alla possibilità di pagare tassi reali negativi, e dando inizio a una conseguente gigantesca redistribuzione della ricchezza in favore delle rendite e a svantaggio dei redditi. Da allora l’ammontare degli interessi maturati ha raggiunto la cifra di 3.100 mld, di cui i 2.100 dell’attuale debito rappresentano la quota ancora non pagata, sulla quale maturano a loro volta interessi che producono ulteriore debito.

Ricordiamo che nonostante la grave crisi gli Italiani fino al  2013 hanno erogato 50 mld (44 mld ai “fondi salva-stati” ESFS e MES, e 6 mld  erogati bilateralmente) contribuendo al salvataggio non dei paesi in crisi, ma delle banche tedesche e francesi che avevano prestato troppo e male a questi paesi (Grecia, Spagna, Irlanda e Portogallo).


I paesi “bombardati” dall'euro sono: Irlanda, Grecia, Portogallo, Spagna, Cipro, Slovenia, Francia. La Finlandia è in recessione, l'Olanda non garantisce più lo stato sociale, Malta, Belgio sono anch'essi colpiti dalla crisi, l'Austria sta effettuando pesanti salvataggi del sistema bancario con soldi pubblici (la Germania ha speso 300 miliardi € in salvataggi bancari).
In Grecia la crisi ha devastato il Paese, peggio della II Guerra Mondiale: 1/3 della popolazione non ha accesso alla sanità, l'80% dei cittadini di Atene non ha riscaldamento, 700.000 bambini non hanno cibo a sufficienza e accesso alle vaccinazioni, la mortalità neonatale è aumentata del 43%. La Grecia, dopo le “riforme” della Troika (Commissione Europea, BCE e FMI) è ORA tra i paesi “in via di sviluppo”.

Le politiche di austerità prescrivono le “riforme” fallimentari del Fondo Monetario Internazionale: svendita dei beni dello Stato, cioè nostri, privatizzazioni dei servizi e taglio alla spesa pubblica, quindi alla sanità, alle pensioni, alla scuola, taglio agli stipendi, riforme per lo più imposte da regimi totalitari e/o venduti al capitale e alle multinazionali, come quelli di Pinochet, Videla, Menem e Yeltsin.

L'euro ha lo stesso ruolo dei golpes: rimodellare le società in senso oligarchico, togliere la ricchezza del 99% (quella di cittadini e Stati) per convogliarla all'1% più ricco. 
L'euro è la criminale shock economy della “scuola di Chicago” applicata al continente più ricco e socialmente avanzato, che non avrebbero mai accettato di buttare via lo stato sociale e le tutele frutto di decenni di lotte, insieme ai diritti costituzionali, se non fosse stata scientificamente applicata questa dottrina: approfittare di una stato di crisi, reale o indotto, affinché ciò che prima era politicamente improponibile diventi politicamente inevitabile.

L'ideologo dell'UE è von Hayek, fondatore della “scuola di Chicago” da cui è partita la riscossa della scuola liberista che vede nello Stato che regola il capitalismo e nelle Costituzioni Democratiche il nemico da abbattere, in nome dell'internazionalismo del capitale che non vuole confini né regole: un’ideologia reazionaria e totalitaria, diventata dominante, a cui aderisce chiunque difenda l’euro.


La scienza economica aveva previsto, fin dal 1957, che una moneta unica per paesi così diversi avrebbe condotto a gravi crisi. TUTTI SAPEVANO, e lo hanno ripetutamente confessato, che le crisi sarebbero state lo strumento per imporci quanto deciso da “loro”: l'abbandono dei diritti Costituzionali, per primo il lavoro, che nei trattati UE è considerato SOLO merce e quindi soggetto alle leggi della domanda e dell'offerta, MAI un diritto da tutelare.
Nel sistema euro l'aggiustamento della competitività tra i diversi paesi passa dalla svalutazione del lavoro e dal taglio degli stipendi, dalla contrazione della domanda interna, per arginare le importazioni, ma che fa fallire le Piccole e Medie Imprese: si elimina così, di fatto, il diritto al lavoro e alla dignità delle persone su cui si incardina la nostra Costituzione. Le PMI sono svantaggiate dal cambio dell'euro troppo alto - o sono cannibalizzate attraverso il partneriato finanziario. Nel resto del mondo l'aggiustamento della competitività passa dal riallineamento del cambio rispetto alle altre valute secondo la legge della domanda e dell'offerta.

L'UE è nata per favorire la finanza e le multinazionali, ci sono 15.000 lobbisti registrati a Bruxelles (oltre a quelli non registrati): la lotta contro l'euro è quella dei piccoli contro i grandi e l'UE NON è riformabile: per cambiare i trattati ci vuole l'impossibile unanimità di 28 Paesi.

L'art. 11 della nostra Costituzione “consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia tra le Nazioni”: NON parla di “cessione” della sovranità, che appartiene PER INTERO al popolo, compresa quella economica e monetaria, ma soltanto delle “limitazioni” (e in parità con gli altri Stati, mentre la Germania ha assunto il ruolo di comando dell'eurozona), e solo per assicurare pace e giustizia TRA le nazioni, cioé un maggiore benessere, cosa che in eurozona non c'è, e non ci sarà mai, perché il pilastro dei trattati UE NON è la cooperazione/solidarietà tra le Nazioni per il maggior benessere, ma la competizione e il mantenimento del valore della moneta attraverso la svalutazione del lavoro.

Se non ci facciamo sentire niente li fermerà: oltre alla svendita del patrimonio dello Stato, alla svendita delle grandi aziende strategiche come ENI, ENEL e FINMECCANICA a gruppi stranieri, alla delocalizzazione, alla deindustrializzazione dell'Italia, sono pronti l'ERF: lo Stato sarà pignorato delle tasse riscosse e dovrà dare i suoi beni in garanzia del debito pubblico, e il TTIP, accordo di libero scambio con gli USA la cui trattativa è tenuta segreta dalla UE, ma se funzionerà come gli accordi con l'America Latina, significa che le multinazionali imporranno la privatizzazione di servizi come l'acqua e la sanità, le pensioni, il peggioramento delle regole del lavoro, portando a giudizio in arbitrati internazionali gli Stati stessi: l'Argentina è stata condannata a pagare un miliardo di dollari alle multinazionali per NON aver privatizzato l'acqua.

E' ora di dire BASTA a questo immenso trasferimento di ricchezza all'1%. Il tributo di vite umane è troppo alto, si susseguono i suicidi, censurati dall'informazione, acquisita in toto dall'oligarchia, e megafono di politici asserviti che ripetono che non si può uscire dall'euro. 

Possiamo scegliere di non essere schiavi, prima che il processo di distruzione dell'economia divenga irreversibili.

Di questa analisi non c'è traccia nelle formazioni elettorali della cosiddetta sinistra, che si condanna all'irrilevanza e ci condanna all'indigenza.
Non ce n'è traccia neanche tra quelli che poco più di dieci anni fa hanno preso (o fatto prendere) delle manganellate per lottare contro il neoliberismo e la globalizzazione di cui l'euro è la faccia assunta in Europa.
In tempi "normali" saremmo lontani politicamente dalla Lega Nord, e dal professor Borghi a cui siamo grati per questa battaglia, oggi sono gli unici che presentano il problema per quello che è, e soluzioni che nel '900 sarebbero state considerate tranquillamente di sinistra: Banca Centrale pubblica dipendente dal Ministero del Tesoro, indicizzazione dei salari, difesa del patrimonio industriale e produttivo del Paese, difesa del diritto al lavoro e della DEMOCRAZIA.
Un gruppo di cittadini “di sinistra”


Per maggiori informazioni: su Bastaeuro.org il libretto informativo di Claudio Borghi

Libri: 
Alberto Bagnai: Il tramonto dell'euro;
Vladimiro Giacché: Anschluss;
Antonio Maria Rinaldi: Europa Kaputt;
Luciano Barra Caracciolo: Euro e (o?) democrazia costituzionale
Naomi Klein: Shock economy

34 commenti:

  1. Tra i libri aggiungerei "Chi ha tradito l'economia italiana" di Nino Galloni

    http://www.pleonastico.it/blog/europee-non-politiche/783

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  2. Pezzo molto bello. Sil_viar, se mai leggessi...ti ho ringraziato su TW e lo faccio di nuovo qua: per chi come me viene da quella sinistra che dieci anni fa era a prendere manganellate la solitudine pesa meno. Però ti devo fare un appunto - rischi che Quarantotto ti bacchetti: il fondatore della scuola di Chicago è Milton Friedman, che con von Hayek non è mai andato d'accordo, letteralmente: nemmeno troppo tra le righe, lo riteneva un incompetente come economista, sebbene lo stimasse come pensatore liberale (ma guarda il caso!). Che Friedman sulla sponda occidentale dell'Atlantico e von Hayek su quella orientale si siano gemellati nella controrivoluzione economica e sociale degli ultimi 30 anni ha in effetti qualcosa di ironico, data l'antipatia umana tra i due.

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  3. Cari amici di VdE e firmatari di questo appello, innanzi tutto non posso che dichiararmi d'accordo con la vostra descrizione dello stato delle cose, rimarcando, tuttavia, che quelle esposte sono proprio, e da tempo, le posizioni dell'ARS, l'associazione in cui milito.

    Ciò detto, pur sottolineando la mia grande stima per il prof. Claudio Borghi Aquilini, vorrei farvi notare un piccolo dettaglio, la cui importanza è tale da impedirmi di votare Lega nonostante la sua candidatura.

    Osservo che Matteo Salvini non cessa di ribadire, nei suoi interventi pubblici, la sua contrarietà ai trasferimenti fiscali dal nord al sud d'Italia. Ora voi sapete bene due cose:

    1) il nord si è avvantaggiato da tali trasferimenti, sia perché ha potuto beneficiare di un importante mercato di sbocco nazionale, sia perché la sua industria ha beneficiato di un flusso costante di immigrati italiani, particolarmente qualificati grazie alla spesa dello Stato in istruzione e formazione.

    2) nessuna area valutaria è sostenibile senza trasferimenti fiscali

    Delle due l'una: o Salvini c'è, oppure ci fa. E poiché penso che la prima ipotesi sia da scartare, ne deduco che è valida la seconda. Ebbene, se questo ragionamento è corretto, allora Salvini intende ridurre (o addirittura eliminare) i trasferimenti fiscali dal nord al sud proprio perché sa (SA! SA! SA!) che in questo modo sarebbe minata l'unità nazionale!!!

    Pertanto, pur ribadendo la mia stima personale per il prof. Claudio Borghi Aquilini, non voterò per la Lega nord, e invito tutti coloro che riescono a cogliere il grave pericolo insito nella scelta di rompere la solidarietà fiscale, a fare altrettanto.

    Non me ne voglia l'ottimo Claudio Borghi Aquilini che presto, ne sono certo, si renderà conto del grave errore politico che sta commettendo.

    Un cordiale saluto a tutti voi.

    Fiorenzo Fraioli

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    1. LEI SI COMPORTA COME IL MARITO CORNUTO DELLA STORIELLA ... CHE PER FAR DISPETTO ALLA MOGLIE SI E' RECISO I GENITALI _ QUANDO C'È UN BUCO NELLO SCAFO DELLA NAVE È NECESSARIO UNIRE LE FORZE E PROVVEDERE A RIPARARE LA FALLA _

      LA LEGA E' UNA NOSTRA GRANDE RISORSA, IO NON L'HO MAI VOTATA, ALLE ULTIME ELEZIONI SONO CADUTA NELLA TRAPPOLA DEL M5S___GRILLO NON USCIRÀ MAI DALL'EURO E GLI ALTRI PARTITI, A PARTE QUALCHE MINORANZA PRO EURO, CI CONDURRANNO NEL BARATRO___PER IL MOMENTO L'ITALIA DEVE LOTTARE PER RIAVERE LA PROPRIA VALUTA E LA PROPRIA BC ... CON LA SOVRANITÀ MONETARIA SARÀ MOLTO PIU' FACILE GESTIRE LE DIATRIBE INTERNE _ E SE "POI" SALVINI VORRÀ LA SECESSIONE, SARÀ LIBERO DI FARLO, NON VEDO ALCUN PROBLEMA PER L'ITALIA.

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    2. Ciao Fiorenzo,
      grazie del tuo intervento a spiegazione della vostra posizione astensionista (giusto?), però non condivido affatto le tue preoccupazioni. Ricordiamoci, e non capisco perché non se ne tiene conto, che queste sono le elezioni per il Parlamento europeo.
      Con queste elezioni mandiamo dei deputati a Strasburgo che si sono alleati col Front National, il più forte gruppo euroscettico europeo, e che inizieranno finalmente a formare quel fronte unico dei paesi periferici veri europeisti e pertanto euroscettici che tutti si dice che bisognerebbe costruire! E quando abbiamo l'occasione di mandare Borghi e Donato, restiamo sulla soglia a pensare che Salvini ha detto....che l'unità nazionale...che i trasferimenti Nord e Sud....
      Borghi ha parlato chiaro in merito, non sta facendo nessun errore! Lo scopo adesso è uno e preciso. Fiorenzo, per favore ti chiedo di riflettere, queste differenziazioni quando abbiamo un candidato che la pensa esattamente come noi sono il male tremendo che affligge l'unità degli oppressi. Altro che unità nazionale...ma sarà questo in discussione a Strasburgo???

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    3. Faccio notare che la questione è stata effettivamente posta, e non viene affatto negata da Salvini. Il prof. Borghi lo dice già da molto tempo e lo ha ripetuto spesso nel BastaEuro tour (quando parla di "equilibrio sghembo" dell'Italia, con un nord favorito nell'export da una lira debole ma anche costretto a versare trasferimenti fiscali al sud); anche Bagnai nell'ultima tappa a Roma si è rivolto a Salvini ricordandogli la questione. A me pare evidente che già solo nell'imbracciare questa battaglia la Lega ha riconosciuto di essere il nord di un sud da un lato e il sud di un nord dall'altro. La questione è stata posta.
      Come la si possa risolvere senza che tutto lo squilibrio venga riempito dai soli trasferimenti fiscali (come diceva appunto Bagnai a Roma) e come d'altra parte mantenere un'Italia politicamente unita nell'ipotesi del prof. Borghi di introdurre una doppia moneta (e quindi un doppio sistema fiscale), è una questione interessante per il dopo.
      Ma intanto la questione è stata posta.

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    4. volantino perfetto, ma l'UE non è riformabile (serve unanimità di 28 stati) e il “parlamento” europeo è un'assurdità (non può fare le leggi e non può cambiare i trattati), per cui votare Lega serve a poco. Le elezioni decisive sono quelle nazionali, per USCIRE DALL'UE con recesso unilaterale e riconquistare la sovranità. I trattati UE sono incompatibili con la nostra costituzione dirigista, non basta uscire solo dall'euro. L'UE è una costruzione voluta dagli USA per trasformare l'Europa in una DITTATURA DEL CAPITALE analoga agli USA (che solo apparentemente sono una democrazia). Ovviamente, occorrerà poi anche uscire dalla NATO e chiudere le basi americane in Italia.

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    5. Intanto chi voterà al sud non avrà la possibilità di scegliere un nominativo (Borghi o Donato), ma avrà come sola opzione il partito Lega. Mi permetto di dire che la vostra decisione sarà un "pochino" più facile della nostra.

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    6. beh a dire il vero in un certo senso anche la vostra è molto facile.

      Essendo che i seggi vengono ripartiti in base a circoscrizioni e non su base nazionale, la lega dal sud non avrà neanche un seggio.

      se l'obiettivo è mandare deputati euroscettici a strasburgo, direi che se ne possono trarre le conclusioni.

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  4. Carmen mi hai tolto le parole di bocca.

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  5. Se fosse da votare un politico di qualsiasi partito direi NO! Un politico per essere tale manca della maturità psicologica caratteriale che è quella cosina che ti permette di sapere chi è colui al quale stai dando il tuo voto. Se si potesse conoscere il carattere di tutti i politici li si butterebbe tutti nel mare.
    Qui si tratta, invece, di un economista indipendente al quale mi sento di dare la mia fiducia. Non è da sottacere la giusta scelta che ha fatto la Lega nel candidare il Prof. Borghi il che dimostra la sua volontà nel combattere l'euro e la UE.

    P.S.
    Destra / Sinistra non contano più nulla. Dobbiamo combattere un nuovo nazismo e, per questo, dobbiamo essere tutti uniti contro il nemico di tutti

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  6. Buongiorno a tutti. Mi permetto di introdurmi nel vostro scambio, per fare alcune semplici considerazioni.
    Personalmente ho già espresso la mia opinione, in maniera forse meno dettagliata rispetto al vostro post, sull’Olandese Volante. La questione dei trasferimenti finanziari riportata dal bravo Fiorenzo (che saluto con stima) è assolutamente vera, com’è altrettanto vera la campagna denigratoria e non condivisibile in tema di immigrazione da parte della Lega. Per chi come me, ha sempre creduto in ideali di comunitarismo e fratellanza, risulta difficile accettare spot elettorali dove compaiono extra comunitari che invitano i propri connazionali a non venire in Italia. Regole si, ma spot elettorali così populisti e denigratori no. Ciò equivale a rivendicare il debito pubblico come principale artefice dell’austerità, come dire, immigrato uguale meno posti di lavoro.
    Bisogna aggiungere però, che le soluzioni sono davvero poche e come giustamente evidenziato in questo post, urge fare gruppo per uscire da questo flagello che è “l’euro”.
    I poteri del Parlamento europeo d’altronde, sono talmente pochi, che sono certo la Lega potrà fare ben poco, per ratificare le sue politiche populiste circa l’immigrazione. Claudio Borghi con Alberto Bagnai, hanno svolto un incredibile lavoro, avvicinando persone profane sui temi economici al problema “euro”. Se in Italia ci s’inizia a chiedere (come risulta dagli ultimi sondaggi) di più rispetto agli altri stati europei, se sia giusto o meno permanere nella moneta unica, lo dobbiamo in gran parte a loro. Io sono romano, per me votare Lega sarà molto difficile e non nascondo di nutrire ancora molti dubbi. Quello che non riesco a vedere però, sono delle adeguate alternative. Il M5S unico possibile interlocutore è rimasto ancora oggi troppo impantanato nel luogo comune del debito pubblico, eccessivamente fuorviante agli occhi dell’opinione pubblica.
    Non credo che ci si potrà pentire di votare Lega, anche nel caso vampirizzasse questo voto, dopo aver lasciato in piedi per anni una sinistra, che da almeno 20, non è stata mai capace di rigenerarsi. Buon voto a tutti.
    Marco Stugi

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  7. Cari amici del sud, TURATEVI IL NASO E VOTATE LEGA. Si potrebbe infatti anche rovesciare il ragionamento. Volete che l?Italia si divida, anzi che probabilmente non esista piu' neanche come nome? Si? Allora continuate a votare con fiducia i partiti euristi/globalisti. Se no, dopo averli scartati, non ne rimangono molti....oltre la lega, c'e' anche fratelli d'Italia, a rischio di quorum, ma comunque meglio un voto disperso che un voto ai globalisti(di cui fa parte anche Grillo, per me)....il mio parere e' che dovete votare lega, e vedrete che con la moneta sovrana idee secessioniste andranno in cavalleria. P.s: comunque immigrazione cresciuta dell'800%, e pensioni ai genitori degli extra comunitari mi sembra che sono cose che non possiamo permetterci .

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  8. Probabilmente non sarà sufficiente,ma votare Donato(per me in Sardegna) o Borghi è l'equivalente del fantomatico referendum sulla permanenza nell'Euro di Grillo.
    L'astensione per "nobili cause" consigliata da Ars mi sembra insufficiente.
    Romano Veronese

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  9. Mi pare una cosa impossibile che ci sia una tale enormità di persone ceche. E' evidente anche ai sassi che l'unico obiettivo che ha il dottor Borghi è quello della poltrona. E devo dire che, essendo lui un economista, è pure in malafede, visto che proprio per la professione che fa sa benissimo che con l'euro o con la lira NON CAMBIERA' NULLA PER NOI POVERI MORTALI. Ma quando ci svegliamo da Matrix ? Il problema non è la valuta ma sono le banche che controllano il denaro. Ora che controllino una moneta che si chiama euro o che s chiama lira per loro non cambia nulla. Noi saremo sempre dipendenti da loro: passeremo dalla BCE alla BCI, altra banca privatissima. Cambia il padrone ma gli schiavi sono sempre gli stessi. NOI.

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    1. Max...che dire? Le tue considerazioni offensive sulle intenzioni e la presunta malafede di Borghi le lascio perché si qualificano da sole con la competenza e profondità di analisi che le accompagna...

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  10. Cari ragazzi, siete straordinari come economisti, ma non avete mai letto il “Decameron” del Boccaccio, dunque non sapete usare l’astuzia, infatti anche avendo uno o due parlamentari in più della Lega nel Parlamento Europeo, non si riuscirà a fare una mazza di nulla, perché il Parlamento non alcun potere legislativo, anche se Matteo Salvini si è chiaramente dichiarato euro critico (per riciclarsi sul filo della bufala, prima di dissolversi definitivamente nelle fogne delle sue responsabilità).

    Secondo voi sarebbe questo l’unico modo per rafforzare il gruppo parlamentare europeo EFD esplicitamente antieuro, in modo tale da renderlo capace di sfiduciare la Commissione, grazie all’ art.107 del Regolamento del “Trattato di Lisbona”, che amplierebbe i poteri del Parlamento.

    Ma dato che gli unici organi europei dotati di potere sono la Commissione e il Consiglio d’Europa, e dato che quest’ultimo è il vero e proprio “Governo ombra” (presieduto da Herman Van Rompuy, eminenza grigia del Gruppo Bilderberg), composto dai capi di stato/governo dei singoli Paesi, si dovrebbe dunque (al contrario delle vostre indicazioni), far pressione su questo, cercando cioè di far cadere il governo Renzi, dato che le elezioni europee, in questo tragico momento storico, hanno anche e soprattutto una forte validità politico nazionale, diversamente non si capirebbe l’escalation di tensione massmediatica rilevata negli ultimi tempi su tutti i teleschermi d’ Italia.

    Grillo e il Mov5stelle hanno riempito le piazze d’Italia in questa campagna elettorale, dunque hanno già vinto, e se anche non si sono dichiarati con precisione a proposito dell’euro (probabilmente una scelta strategica), la spallata al governo manderà nel pallone il sistema, e saranno le stesse ragioni della storia a pretendere l’uscita dell’Italia dall’Europa (senza contare che secondo Bagnai l’euro dovrebbe implodere da solo).

    Grillo è già al 33%, il PD al 28%. Cosa ne dite?

    Vi leggo e vi seguo da anni, siete degli straordinari economisti, ripeto, ma dei politici un pochettino scarsi:

    10 e lode in economia; 5 in politica.

    Un caro abbraccio

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    1. Rosanna, mi spiace ma non condivido la tua risposta né nei contenuti, né nella forma "paternalistica". Di paternali, nello specifico, non penso ci sia proprio bisogno.
      Stringiamoci ai FATTI, per ora. Commissione e Consiglio d'Europa li votiamo? No. Li possiamo rovesciare il 24-25 maggio? No.
      Quindi? Di cosa parliamo? Di dare un segnale forte nell'unico modo possibile. Con il voto. Tu vieni qui a propagandare (par di capire M5S). Perché queste sono le europee ma il segnale avrà valenza anche per la politica interna.
      Perdonami, ma mi pare un ragionamento del piffero. Se Grillo volebva il mio voto, si schierava APERTAMENTE e DEFINITIVAMENTE contro l'euro, invece che mantenere il solito atteggiamento ondivago. Arrivati a questo punto, non mi tollero neanche Tsipras e compagnia bella. Il tavolo su cui sbattere i pugni in Europa non esiste, come dice Bagnai.
      C'è un solo modo di dare un messaggio chiaro a Troika e compagnia: votare quelli che come missione si sono dati quella di uscire dall'euro. Perché a loro, se non è chiaro, ingteressa quello, non l'Europa, la fratellanza tra i popoli o il sogno.
      Io non dico "bianco" intendendo "grigio" o "nero". Voterò Lega perché è l'unico partito che ha compreso l'urgenza dell'uscita dalla trappola dell'euro. Non li ho mai votati prima, ma non ho problemi a farlo.
      Quanto a "Grillo è già al 33%", perdona, ma io ragiono di fatti, non di fantapolitica. CItare dati manifestamente impossibili da avere, al momento, non ti qualifica purtroppo come un interlocutore credibile.
      Con affetto.

      AC

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    2. Anch’io la Lega non l’ho mai votata prima, ma avrei molti problemi a farlo, e parecchi anche, perché la Lega ha tutte quante le responsabilità degli altri partiti, ma proprio tutte, e se Salvini ha impugnato l’arma del no-euro, l’ha fatto solamente per salvarsi il cosiddetto, e dopo le elezioni non appena gli sarà possibile tornerà ad allearsi con i soliti miliardari e vi sgancerà nella fogna più vicina.

      Timeo Danaos et dona ferentes: Temo i Danai, anche quando portano i doni.

      Se ne sbattono un baffo gli eurocrati di Bruxelles che ci sia un parlamentare della Lega in più tra le forze euroscettiche, però in questo modo voi riesumate le vergogne di quei partiti che hanno contribuito al saccheggio dell’Italia, Lega e FDI insieme, vergogne della storia italiana, da sputare tra le fogne del tragico passato e dimenticare per sempre.

      Quale effetto ha sortito finora il progetto no-euro di Bagnai e Borghi? Quello di riesumare queste due miserie della politica e della storia italiana. GRAZIE A TUTTI !

      Il mio tono poi non voleva essere pietosamente paternalistico, se mai ironico e affettuoso, anche se non sono d’accordo con voi. Mi dispiace di non essere stata compresa. Sarà per la prossima volta.

      I toni aggressivi e presuntuosi li lascio usare ad altri. Ancora con affetto da parte di una suddita italiana verso un altro suddito (vedremo a chi la storia darà ragione).

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    3. @Rosanna. Se sono scelte strategiche sono fallimentari.
      Continuare a ripetere l'analisi sbagliata della crisi, o quantomeno rifiutarsi di formulare quella giusta (sulla quale presumo che siamo sostanzialmente d'accordo, ma che da Grillo non abbiamo mai sentito) per fini strategici presuntamente superiori -quali che essi siano- non mi pare un atteggiamento molto diverso da quello di chi ci ha portati nell'eurozona sapendo quali sarebbero state le conseguenze ma nascondendocele perché convinto di poter raggiungere fini superiori.
      Sì, probabilmente l'euro cadrà per i fatti suoi e non saremo noi a determinarlo, e sì, probabilmente tutto si decide altrove e il parlamento europeo è impotente. E quindi? Preferisco sostenere chi sta facendo una meritoria azione democratica, cioè divulgare correttamente i fatti come fa Borghi, piuttosto che con chi si ostina a perseguire la strategia dell'analisi sbagliata. Anche perché ci sarà pure un dopo, no?
      Ciao. Ripensaci. Borghi è il migliore elemento che abbiamo tra chi oggi è disposto ad impegnarsi politicamente.

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    4. Ottima risposta e analisi ma la soluzione Leghista è impraticabile.
      Mi ricorda i diamanti e gli investimenti in Tanzania o la laurea a Tirana del Trota.
      Cosa ti fa pensare che un uomo solo (Borghi) all'interno del gruppo della Lega cambi qualcosa in Europa?
      Meglio puntare ad indebolire Renzi per far cadere il Governo ed andare ad elezioni anticipate.

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    5. Non capisco una cosa: diamo credito a tutti pure ai non eletti democraticamente e non diamo un barlume di fiducia a SALVINI che non solo sta cambiando faccia alla lega, ma sta dando spazio a Professori ed economisti che fondamentalmente lo mettono in po' in ombra... Quindi votiamo lega ed aspettiamo fiduciosi chi vivrà vedrà ...

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  11. come direbbe Lenin CHE FARE ?

    sto cercando la mollettina da piscina per andare al voto

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  12. Anche non pubblicare post dissenzienti dal vostro credo politico, unico e dominante, e permettetemi piuttosto miope, non vi qualifica come interlocutori obiettivi e credibili.
    Con altrettanto affetto.

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  13. Grazie per l'attenzione,
    ora ci siamo meglio intesi e pubblicando il mio commento dissenziente avete dimostrato di essere democratici, cosa di cui del resto avevo dubitato per un attimo, ma a torto .

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    1. Per la qualità del contributo avrebbero fatto bene a censurarti, ma per amore della libertà d'espressione eccoti qui, a pontificare dall'alto della tua confusione

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  14. matto salvini e le pen sono attualmente eurodeputati.
    In questi 5 anni non solo non hanno fatto praticamente niente ma non hanno mosso un dito per prendere posizione politica (nero su bianco non le chiacchiere) contro l'euro.
    La lega ha firmato mes e fiscal compact e non solo...

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    1. Il tuo commento è evidentemente falso. Sia quando dici che non hanno mosso un dito, sia quando dici che hanno votato quello che è risaputo che non hanno votato. Va bene dissentire, ma i falsi...

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  15. Ciao Carmenthesister, ho sbagliato e chiedo scusa per quanto riguarda il Fiscal Compact: intendevo il trattato di Lisbona.
    Comunque rimane che salvini non ha mosso un dito in europarlamento contro l'euro. Tutto ciò che ha fatto contro l'euro è stata la campagna elettorale.
    Ciao

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  16. Visto che ti firmi col tuo vero nomeAlberto Mantova penso tu fossi in buona fede e probabilmente indotto all'errore da qualche sparata di qualcuno.
    Visto che questo sito(come altri) è sopratutto di controinformazione( più correttamente dovrebbe essere informazione e contropropaganda ) sarebbe molto utile ammettere l'errore e citare la fonte.
    Anch'io ho visto alla tv intervistare un eurodeputato che affermava che Salvini non ci fosse mai all' europarlamento ...

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    1. Ciao piperinik, ti ringrazio per i modi educati non sempre presenti sul web e per la chiarezza delle tue esposizioni che non lasciano dubbi sul tuo intervento.
      Non sapevo della polemica delle assenze di salvini sulle assenze in europarlamento.

      Lascio un paio di link
      Questo è l'elenco delle interrogazioni di salvini all'europarlamento: sono diverse ma non c'è nulla che accenni all'euro o simili
      http://www.europarl.europa.eu/meps/it/28404/seeall.html?type=QP

      http://www.radio24.ilsole24ore.com/notizie/mix24/2014-01-17/presenze-salvini-europarlamento-produttivita-160935.php

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  17. Complimenti: diventare una realtà politica con solo la forza delle idee non è da tutti.

    E' DI SINISTRA CHI STA DALLA PARTE DEI LAVORATORI

    E L'EURO E' FASCISTA

    Borghi non è più un professore ma un compagno. :)

    DP

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  18. Qui si vota per scardinare l'eurozona, il problema non e' la lega. Se fossero politiche lo scenario sarebbe totalmente diverso ed allora capirei le critiche di chi non vuole votare lega, che potrebbero essere anche le mie. Ma l'opportunità di mandare Borghi in europa e' troppo ghiotta per fare gli schizzinosi. Io credo nella lucidità e nella competenza dell'uomo che vuole fare gli interessi dell'italia, il resto non mi interessa. Lo avrei votato anche se si fosse candidato con un altro partito.

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