25/04/14

Come i lavoratori tedeschi sottopagati hanno contribuito a creare la crisi del debito in Europa

Sul New York Times, Neil Irwin spiega come la deflazione salariale in Germania abbia contribuito a creare la crisi dell'Eurozona e come un aumento salariale a Berlino potrebbe rendere meno gravose le sofferenze a Madrid. Probabilmente Irwin non ha letto Anschluss di Vladimiro Giacchè, ma ha ben chiaro che le politiche di austerity comportano un riallineamento asimmetrico degli squilibri che grava soltanto sui paesi del Sud Europa.




Per capire una delle ragioni fondamentali della crisi finanziaria europea che ha quasi causato il collasso finanziario globale e ha minacciato di annullare una tendenza durata sei decenni verso un'Europa unita, si potrebbe osservare una bel mucchio di grafici sui mercati obbligazionari, sui disavanzi delle partite correnti e sugli squilibri fiscali.

Oppure, si potrebbe dare un'occhiata ai nuovi dati compilati da LIS, il gruppo che gestisce il  Luxembourg Income Study Database, che mostrano come è distribuito il reddito nei paesi di tutto il mondo. Esso offre una visione sorprendente sul perché l'Europa sia arrivata sull'orlo del baratro finanziario.

Nella maggior parte delle economie avanzate, negli ultimi decenni la classe media ha fatto progressi significativi  in termini di potere d'acquisto, anche se i ricchi hanno fatto parecchio meglio. Ma un grande paese fa eccezione, con i lavoratori a reddito medio che non hanno visto alcun aumento significativo dagli anni '90 .

Questo paese è la Germania, la più grande economia in Europa. E i numeri sono notevoli . Dal 2000 al 2010, il reddito al netto delle imposte per le persone che si trovano al centro della distribuzione del reddito in Germania è aumentato del 1,4 per cento. Non all'anno. In totale.




Se si guarda ad un arco di tempo più lungo, dal 1990 al 2010, nemmeno l'ordinario lavoratore tedesco se l'è passata tanto bene. Il reddito medio pro-capite è aumentato del 7,5 per cento, che equivale a un tasso annuale di solo lo 0,4 per cento.

Un tempo valeva il buon argomento che i lavoratori tedeschi della classe media erano strapagati rispetto ai concorrenti internazionali. Nel 1990, guadagnavano il 10 per cento in più rispetto ai corrispondenti lavoratori olandesi e il 29 per cento in più degli inglesi. Ma nel 2010, hanno guadagnato meno di entrambi.

La stagnazione dei salari degli operai e della classe media tedesca è stata intenzionale, causata dalle decisioni politiche connesse alle sfide della riunificazione .

Quando la Germania Ovest negli anni '90 si è annessa la Germania Est dominata dai Sovietici, la Germania unita era spesso chiamata il "malato d'Europa". Gli aumenti salariali avevano superato la produttività, e sontuosi sussidi di disoccupazione avevano portato molti lavoratori a rimanere a casa piuttosto che accettare lavori a bassa retribuzione.

Attraverso una serie di riforme introdotte dal governo di concerto con le associazioni imprenditoriali ed i sindacati, la Germania ha cercato di tornare di nuovo in salute. Il paese ha ridotto i sussidi di disoccupazione a lungo termine,  incoraggiando così un maggior numero di persone ad entrare nel mercato del lavoro. Ha preso misure per garantire che l'aumento della produttività dell'industria tedesca si traducesse in un aumento della forza lavoro piuttosto che in salari più alti.

Le misure hanno funzionato particolarmente bene, cosa che si riflette sia nei salari stagnanti che nel tasso di disoccupazione tedesco in caduta libera.


Il risultato è stato una manna per le esportazioni tedesche. Mantenendo sotto controllo i salari, la Germania ha reso i prodotti dei suoi esportatori più competitivi nel mercato globale. La Germania stava producendo più beni di quanti ne consumasse, e stava esportando il surplus nel resto del mondo, soprattutto nel resto d'Europa. 


Il che ci riporta alla crisi dell'Eurozona. La gente (soprattutto i tedeschi) spesso vede la crisi, che è diventata grave quattro anni fa, attraverso questo quadro interpretativo: dissoluti paesi dalle mani bucate lungo la costa meridionale dell'Europa (stiamo guardando a voi, Grecia, Italia e Spagna) hanno preso in prestito più soldi di quanti fossero in grado di rimborsare; poi, quando è arrivata l'ora di pagare il conto, hanno quasi causato il crollo dell'Euro prima di essere salvati dai loro vicini più responsabili del Nord Europa.

Questa storia non è necessariamente sbagliata, ma è incompleta. 

La corsa del debito in Spagna e in Grecia e in Italia è stato il rovescio della medaglia del successo della Germania nel contenere i salari dei lavoratori e nel migliorare le sue esportazioni. La Germania ha venduto più beni al Sud Europa di quanti ne ha acquistato. Si è presa i profitti e, in effetti, ha prestato i soldi a quegli stessi paesi dell'Europa meridionale. In Grecia e in Italia, questo flusso di credito si è manifestato come debito pubblico, e in Spagna come una bolla immobiliare alimentata da prestiti bancari. 

Tutto è crollato una volta che l'indebitamento dei paesi dell'Europa meridionale è diventato insostenibile. Dato che tutti questi paesi utilizzano la stessa moneta, l'euro, nessuno poteva alleviare la pressione svalutando, come avrebbero potuto invece fare con la propria lira, dracma o peseta.



L'Europa è stata costretta a correggere i suoi squilibri interni in qualche altro modo. L'approccio finora è stato in gran parte quello di costringere a drastici tagli di salari e di sicurezza sociale  i paesi dell'Europa meridionale, in modo da far loro recuperare competitività nei confronti della Germania. 

Ma c'è un modo più semplice (o quello che dovrebbe essere un modo più semplice). I lavoratori tedeschi a medio reddito potrebbero essere pagati di più. Essi potrebbero utilizzare questi stipendi più alti per consumare di più, che siano prodotti tedeschi, vacanze in Grecia o vino spagnolo. Ciò significherebbe minori surplus commerciali per la Germania, minori deficit commerciali per il Sud Europa, e meno risparmi tedeschi riciclati in titoli di debito greci o spagnoli. Redditi più alti per la classe operaia tedesca significherebbero un'Europa più prospera e finanziariamente stabile - non sarebbe male nemmeno per i lavoratori tedeschi.

Complessivamente, tutto ciò sarebbe Wunderbar!

12 commenti:

  1. Proprio questo è il punto:come mai i lavoratori teutonici hanno accettato supinamente,in modo militarmente disciplinato,i diktat della loro classe dominante?Qui potrebbero intervenire fattori che esulano dalle teorie propriamente economiche;per esempio:quando milioni,MILIONI di loro,ed erano in gran parte lavoratori,massacravano inermi cittadini (e lavoratori).dei paesi che "conquistavano",quale era la "cultura"profonda che li muoveva?Ci sono testimonianze di operai della Krupp che si sono rifiutati di incendiare interi villaggi,soprattutto in Unione Sovietica,con la divisa del Terzo Reich?Come mai il nazismo ha attecchito in modo così pervasivo proprio lì,esportandolo poi nel resto del mondo con la veste di "governi tecnici",intenti(sic),a debellare l'inflazione?Perchè di questo si tratta,di radici ideologiche che affondano nel profondo di un popolo che non ha mai smesso di pensarsi superiore e "obbligato"a "rimettere in riga",con le armi ,e adesso con la loro "virtuosa" economia,i reprobi del sud Europa.Non si è indagato abbastanza sulla pericolosità per l'umanità intera di un popolo che si interpreta ancora in questo modo.I sopravvissuti ai lager potrebbero fornire a chi ancora crede nella loro" innata superiorità morale"delle testimonianze che non hanno bisogno di conferme.Luciano

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  2. OT
    Voglio segnalare questa notizia positiva.
    Lo so che è solo una goggia nel oceano, ma almeno fa vedere che gli italiani non devono nascondersi dietro nessuna lavagna.
    caso mai dovrebbero essere i politici italiani a nascondersi, monti e napolitano e sindacati in primis. specialmente i sindacati, che non hanno ancora capito che i nemici oggi non sono piu le imprese, ma brüssel e i loro colleghi del PD.



    http://motori.ilmattino.it/motori/alfa_4c_rinviato_a_maggio_l_amp_39_aumento_della_produzione/notizie/623778.shtml

    Paolo

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  3. articolo al quanto impreciso, lacunoso e anche omertoso.

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    1. ci sono sufficienti caratteri di scrittura per segnalare e correggere le imprecisioni sopperire alle lacune e denunciare quanto omertosamente non detto , in parole povere argomentare le critiche !!!

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    2. " Nella maggior parte delle economie avanzate, negli ultimi decenni la classe media ha fatto progressi significativi  in termini di potere d'acquisto"

      " In Grecia e in Italia, questo flusso di credito si è manifestato come debito pubblico" Il debito pubblico italiano in rapporto al pil, nel periodo 1999-2008, CASO UNICO AL MONDO TRA I GRANDI PAESI INDUSTRIALIZZARI era in CALO.

      " I lavoratori tedeschi a medio reddito potrebbero essere pagati di più." A me risulta invece che dovrebbero essere alzari i salari tedeschi piu' bassi, non quelli medi.

      Infine, la cosa piu' orrida:
      " Questa storia (dei maiali spendaccioni e dissoluti) non è necessariamente sbagliata, ma è incompleta"

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    3. @bargazzino, come darti torto?
      Irwin non solo non ha letto Anschluss, come sottolineato sopra, ma si è perso anche diversi altri particolari. Diciamo che ha capito il giochetto della repressione salariale della Germania, ma non ha unito tutti i puntini...

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  4. c'è solo da sperare che i sindacati brasiliani e americani aprino gli occhi ai italiani,

    http://motori.ilmattino.it/motori/i-sindacati-studiano-il-caso-chrysler-dipendenti-cresciuti-del-40-in-tre-anni/notizie/651851.shtml

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  5. Se l'articolo è impreciso lo vedremo tra poco al sucesso della 4c, e secondo le informazioni dî FCA, la 4c sarà un pieno sucesso.
    questo è la cosa piu importante.

    il resto è tutta fuffa autolesionista italiota, condita da molta polemica tipica italiota.

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  6. Ogni volta che leggo questo resoconto concreto e che condivido, mi chiedo ma perchè in Italia non hanno fatto lo stesso? E se lo avessero fatto saremmo stati subito egualmente competitivi?
    Hanno pensato solo ai loro stipendi duplicati in Euro??

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  7. E' possibile fincolpare la Germania per essere stata lungimirante o è più logico andare a prendere a calci in c...o chi ci ha governato all'ingresso dell'Euro per aver pensato solo ai propri interessi? Partendo da lpresupposto che non è giusto pagare di meno uno dall'oggi al domani, ma se contestualmente cala tutto npn è mnememno così scandaloso, scandaloso è quello che è successo da noi, stipendi fermi, prezzi alle stelle, guadagno di pochi pochissimi. E poi mi chiedo: Oggi quei lavoratori tedeschi sotto salariati come vivono oggi, come i nostri o cmq neglio?

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  8. Il fatto è che, se dobbiamo giocare in modo competitivo, allora la moneta unica non ci serve ma ci danneggia. I tedeschi hanno fatto bene a non coordinare le loro politiche economiche con gli altri paesi e giocare di anticipo? E allora noi facciamo bene oggi (sarebbe stato meglio ieri a dir la verità) a riprenderci la flessibilità del cambio, e recuperare il differenziale di inflazione senza penalizzare i salari e affossare la domanda interna.
    Forse qualcuno non ha letto Anschluss di Valdimiro Giacché, ora non ho tempo di mettere il link, ma si trova.

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  9. Il link con recensione di Anschlusd si trova nel paragrafo di intriduzione all'articolo. Per il resto, bargazzino ha più che ragione: la ricostruzione di irwin, sebbene centri il cuore del problema, lo cosmetizza con una ricostruzione abbastanza mainstream e rassicurante. Lungi da lui disvelare l'incubo neoliberista sotto la crepa evidente del fogno. Però anche questo è un punto: all'estero, specie nei paesi anglosassoni, anche se in termini diversi da commentatore a comnentatore, delle cause reali della crisi se ne parla candidamente. In Italia il mainstream deve ancora confessare che questa non è una crisi di debito pubblico, e quando lo fa è sempre una confessione forzata tesa a nascondere o a camuffare punti ancor più gravi. Questo da la misura della cappa mediatica in cuu viviamo. Detto questo, buon 1 maggio a tutti.

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