Nel suo commento alla proposta di "un nuovo contratto per l'Europa" del nostro Ministro dell'Economia pubblicata su La Repubblica, il prestigioso Eurointelligence sottolinea in maniera molto acuta quello che già il prof. Sapir aveva segnalato come vizio intrinseco alla logica dei negoziati europei: il vero scopo di una lunga lista negoziale è di poter transigere su quei pochi punti che veramente contano!
Eurointelligence - Non restiamo certo col
fiato sospeso sulla presidenza italiana dell'Unione europea e sulla
sua dichiarata ambizione di cambiare il modo di funzionamento dell'UE e della zona
euro in particolare.
"Una cosa del genere
richiederebbe un serio confronto, cosa per la quale il sistema
politico italiano non ha mai mostrato molta volontà...
Tuttavia,
siamo rimasti colpiti dalla franchezza con cui Pier Carlo Padoan ha
analizzato gli errori politici della UE e da
alcune delle conclusioni che ne ha
tratto. Come scrive su La Repubblica, egli è alla ricerca di un grande
patto tra gli stati calvinisti
del nord e gli stati cattolici del sud, per
rimediare ad
alcuni degli errori che sono stati fatti.
Egli scrive che
gli Stati Uniti si
sono concentrati
sul riequilibrio
dei bilanci del settore privato, mentre
l'Europa ha imposto l'austerità, che ha prodotto una stretta
creditizia e ritardato la ripresa. E fa le seguenti proposte :
- Un'unione bancaria più forte con adeguate risorse comuni;
- Una strategia fiscale orientata alla crescita e alla stabilità sociale;
- Riforme strutturali per stimolare la crescita e l' innovazione;
- Una riallocazione dei fondi UE in direzione della crescita e dell'innovazione;
- La liberalizzazione dei servizi ;
- Il completamento del TTIP (Accordo Commerciale Transatlatico).
Il problema con questo elenco è che è troppo lungo. Andrà a finire con un brutto compromesso, come quello appena visto sull'unione bancaria, in cui il vero scopo di una lunga lista era quello di nascondere il fatto che non si possono accettare quel paio di punti che contano veramente.
Nella
lista di Padoan, gli unici due punti che contano sono una vera unione
bancaria e un cambiamento nella strategia di politica
fiscale.
Ma
l'Italia è già parte
del recente accordo sul SRM (Meccanismo
di Risoluzione Unico, nuovo organismo UE con il compito di
gestire le banche in crisi, ndt). Padoan potrebbe cominciare bloccando la
ratifica del trattato intergovernativo - ma questo non accadrà.
Per
ottenere il
secondo punto egli dovrebbe anche chiedere una rinegoziazione completa del fiscal compact, cosa
che nemmeno
questa accadrà.
Quello su cui finiranno col
concordare tutti, sarà l'importanza
delle riforme strutturali. (!, ndt)
Sembra che in italia abbiano preso il comando definitivamente i pazzi.
RispondiEliminaNe inventano una peggio del altra.
L'italia sta diventando una dittatura finanziaria peggio che Cuba.
http://www.corriere.it/politica/14_aprile_22/acquisti-sopra-quota-3600-euro-via-controlli-spesometro-817bfed8-c9db-11e3-8cc9-41ed99739e20.shtml
Paolo
Io credo che il TTIP ci seppellirà definitivamente, sia come economia sana che come espressione culturale (pure ali ultimi spasmi...)
RispondiEliminaProposte estremamente innovative. Una chicca il TTIP. Del resto anche Napolitano in visita a gennaio dell'anno scorso dal suo caro amico Obama, ne aveva dichiarato la necessità. Coerentemente con la sua mission di smantellare tutti i residui di sovranità che ancora ci restano.
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