Uno studio scientifico appena pubblicato e ripreso dal britannico Guardian considera il gran numero dei suicidi verificatisi in Grecia tra il 2009 e il 2010 come diretta conseguenza delle politiche di austerità (difficile pensare che negli anni seguenti i suicidi siano diminuiti). L'articolo ricorda anche che il suicidio non è l'unico modo in cui l'austerità uccide.
(Tutto questo, s'intende, per chi ha bisogno delle statistiche.)
(Ah... a qualcuno era sembrato eccessivo l'aggettivo "criminale" recentemente usato dal prof. Sapir ?)
di Katie Allen – The Guardian, 21 aprile 2014
Secondo una ricerca che cerca di mettere in luce il costo dell’austerità
sulla salute, i tagli alla spesa in Grecia hanno causato un aumento del tasso di suicidio
tra gli uomini. Facendo eco alle statistiche ufficiali del Regno
Unito, che mostrano che il tasso di suicidi è tuttora più alto di quanto fosse
prima della crisi, alcuni ricercatori dell’Università di Portsmouth hanno
trovato una correlazione tra i tagli alla spesa e i suicidi in Grecia.
Secondo la ricerca, ogni 1% di riduzione della spesa pubblica in Grecia ha causato un aumento dello 0.43% nel tasso di suicidi tra gli uomini – dopo aver controllato altre caratteristiche che potrebbero aver condotto al suicidio, risulta che 551 uomini si sono uccisi “esclusivamente a causa dell’austerità fiscale” tra il 2009 e il 2010, dice uno degli autori, Nikolaos Antonakakis.
“Ciò significa quasi una persona al giorno. Dato che nel 2010 in Grecia ci sono stati circa
due suicidi al giorno, pare quindi che il 50% fosse dovuto
all’austerità,” ha detto.
Antonakakis, professore di economia, dice di essere stato spinto ad
analizzare il possibile collegamento tra austerità e tasso di suicidi dopo aver sentito
le notizie sui media e i resoconti su amici di amici morti suicidi.
Sebbene ci fossero già degli studi sugli effetti della recessione sulla
salute, c’era una carenza di ricerche sullo specifico nesso tra tagli alla
spesa e salute, ha detto.
Antonakakis e il suo co-autore, il professore di economia Alan Collins, si
sono detti sorpresi dalla quantità di suicidi che sembrano essere legati
all’austerità e di quanto chiaro sia il legame.
Secondo la
ricerca ora pubblicata sulla rivista Social Science and Medicine, c’è anche una chiara differenza di genere negli effetti dell’austerità, non
essendoci stato un incremento nel tasso di suicidi tra le donne.
Gli uomini di età compresa tra 45 e 89 anni mostrano il più alto rischio
di suicidio in risposta all’austerità, perché più facilmente hanno patito i tagli ai salari e alle pensioni, dice la ricerca.
Antonakakis e Collins stanno considerando l’idea di analizzare il nesso tra
austerità e tasso di suicidi anche in altri paesi colpiti dalla crisi dell’eurozona,
come Spagna, Portogallo, Italia e Irlanda.
“Questi risultati hanno forti implicazioni per i politici e per gli enti
sanitari,” dice Antonakakis. “Parliamo spesso dell’effetto moltiplicatore
fiscale dell’austerità, ad esempio di come influisce sul PIL. Ma che cos’è il
moltiplicatore sanitario?
Dobbiamo considerare anche il moltiplicatore sanitario di ogni riequilibrio di bilancio e dell'austerità. Il fatto che troviamo delle specificità di genere e di età può aiutare le istituzioni sanitarie ad indirizzare meglio il loro intervento.”
Dobbiamo considerare anche il moltiplicatore sanitario di ogni riequilibrio di bilancio e dell'austerità. Il fatto che troviamo delle specificità di genere e di età può aiutare le istituzioni sanitarie ad indirizzare meglio il loro intervento.”
Lo studioso di economia politica David Stuckler e il medico epidemiologo
Sanjay Basu hanno puntato il dito sull’impennata del tasso di suicidio, sull’incremento delle infezioni di HIV e perfino sullo scoppio della malaria
nel loro libro “The Body Economic: Why Austerity Kills” (“Il Corpo Economico: Perché l’Austerità Uccide”, ndt), che è stato
pubblicato l’anno scorso. Argomentavano che tali costi non sono inevitabili e
che, in alcuni paesi, contromisure come programmi attivi per il mercato del
lavoro avevano addolcito il colpo inferto dai tagli.
In Grecia, ad ogni modo, le infezioni di HIV sono aumentate di oltre il
200% dal 2011, nel momento in cui gli stanziamenti di bilancio per la prevenzione sono stati tagliati,
e l’uso di droga in endovena è aumentato da quando la disoccupazione giovanile
ha raggiunto il 50%. La Grecia ha anche visto la prima epidemia di malaria dopo
decenni, a seguito dei tagli di bilancio per l’acquisto di insetticidi
anti-zanzare, hanno detto gli autori.
Nel Regno Unito, le statistiche ufficiali pubblicate a febbraio hanno
mostrato che il tasso di suicidi del 2012 è cambiato poco rispetto al 2011,
ma è rimasto comunque significativamente più alto rispetto ai cinque anni
precedenti.
L’organizzazione di benficienza I Samaritani ha affermato che, nonostante la ripresa
economica, molti restano ancora fortemente preoccupati per il denaro, il lavoro e la
casa, e che una chiamata su sei al loro servizio riguarda delle preoccupazioni
di tipo finanziario. Nel 2008 era una su dieci.
La ricerca ha mostrato che uomini in condizioni di difficoltà durante la mezza età hanno il maggiore rischio di suicidio. Gli uomini del gruppo
socioeconomico più svantaggiato e che vivono nelle aree più deprivate hanno
un rischio 10 volte maggiore di morire suicidi rispetto agli uomini di migliore
estrazione socioeconomica che vivono nelle zone più ricche.
In risposta alla ricerca sulla Grecia, il portavoce dei Samaritani ha
detto: “C’è un collegamento ben fondato tra disoccupazione e suicidio, che
tende a crescere durante le recessioni, specialmente quando mancano reti di
ammortizzatori sociali.
“Il fatto che le persone in condizioni più svantaggiate vivano di meno, abbiano
problemi di salute fisica e mentale e abbiano maggiore rischio di morire
suicidi rappresenta una ingiustizia che richiede la risposta di servizi come
quello dei Samaritani.
“Dalla nostra posizione di orecchio in ascolto del paese, vorremmo ricordare alle persone che
lottano per tirare avanti che continueremo ad essere qui, per tutti coloro che
sono in difficoltà e hanno bisogno di qualcuno che li ascolti.”
Il servizio di assistenza dei Samaritani è al 08457 90 90 90 nel Regno Unito, e-mail a jo@samaritans.org.
Mi auguro che un giorno ci sia una nuova norimberga per i criminali eurusti a causa delle violazioni di elementari ma basilari diritti umani a danno dei popoli europei, fatti scientemente.
RispondiEliminaIo e mia moglie siamo consapevoli che se un giorno le cose dovessero ancora peggiorare ( ora galleggiamo a stento, come molti ), lo stato ci lascerebbe a noi stessi, nella più totale indigenza e disperazione.
Ormai, molti sono consapevoli che viviamo in un nuovo regime nazifascista, dove se sei "adatto" vivi, sennò soccombi.
Prepariamoci al peggio, ad altra austerita', tasse, licenziamenti ecc., i nostri bravi governanti europei hanno deciso di fare harakiri con altre sanzioni, che alla Russia fanno un baffo
Eliminahttp://aurorasito.wordpress.com/2014/04/26/le-sanzioni-occidentali-intensificano-la-cooperazione-russia-cina/
e quindi il vero bersaglio e' l'europa, cioe' assoggettarla ancor di piu' al nwo di matrice Usa....e noi partecipiamo entusiasticamente, pure....
Grazie ad un "grande" di SX che siamo entrati nell'euro e in questo girone infernale. Sei proprio sicuro che il regno sia nazifascista?
EliminaDi certo la propaganda UE fonde mirabilmente l'ideale fascista-romano della Missione di Progresso con l'etica del Superstato totalitario di stampo germanico.
RispondiEliminapeccato che l'austerity non sia la causa, ma solo l'effetto che in realtà è dovuto alla deregolamentazione del mercato finanziario (stati canaglia come gli USA e il Regno Unito del Guardian in testa... quando non permettono corruzione, evasione o sottraggono sedi fiscali di aziende europee/italiane), il quale ha riempito le tasche di privati e enti pubblici/previdenziali di carta straccia con quel meccanismo di stampaggio di denaro falso che erano e sono i derivati finanziari - subprime. Purtroppo il moto di rincoglionimento generale dell'informazione giornalistica e destrorsa (da sempre filo-lobby finanziarie) sta riuscendo nell'impresa di far dimenticare la crisi del 2008 causa delle scelte drastiche di austerity attuate in seguito, mentre dal 2008 al 2014 oggi ancora nessun politico al governo ha regolamentato il mercato finanziario, come invece paventato nel 2008-2009.
RispondiEliminaMa tutti oggi diciamo con forte convinzione tipica degli stolti che il problema sia l'austerity... non la bolla speculativa finanziaria che ha costretto gli Stati all'austerity.
Come detto in Wolf of Wall Street: it is furgazy...magic dust.
E questo che cosa c'entra con l'articolo? Dire "austerità -> suicidi" non escluderebbe comunque dire "speculazioneevasionecorruzione -> austerità -> suicidi".
Elimina(Con l'occasione ti faccio notare che la crisi finanziaria della bolla speculativa eccetera del 2008 il mondo se l'è già lasciata alle spalle. Tranne l'eurozona, guarda un po'...)
(Specificazione forse necessaria: Questo non vuol dire che il mercato finanziario non vada regolamentato!)