21/06/19

ZH - Che cosa succede se Salvini procede con i minibot?

Un articolo pubblicato su Zero Hedge analizza la questione dei minibot sia dal punto di vista valutario che politico. Come nuova valuta parallela, i minibot avrebbero probabilmente diffusione, perché il governo ne garantisce la domanda per il pagamento di tasse e imposte. Dal punto di vista politico, l’autore dell’articolo suggerisce che vi sia una “troika italiana” formata da Conte, Mattarella e Tria, che teme di trovarsi alle prese con nuove elezioni, ma al contempo spera che queste possano condurre a uno stallo politico che estrometta Salvini dal potere.

 

 

 

 

da Zero Hedge, articolo di Tom Luongo, 14 giugno 2019

 

Da quando è stata lanciata l’idea, è iniziata una crescente speculazione su come e quando il leader della Lega, Matteo Salvini, potrebbe introdurre i minibot, sorta di moneta parallela, per migliorare la situazione fiscale in Italia.

 

Mike Shedlock ha scritto un ottimo post su questo argomento, che solleva una serie di questioni. Merita di essere letto. Ma partiamo dall’inizio.

 

I minibot, o minititoli del Tesoro, sono titoli di piccolo taglio che il Tesoro può emettere e che le aziende o le persone possono utilizzare all’interno del Paese come valuta alternativa.

 

Come fa notare Mike, fino a che l’Italia non ne rende obbligatorio l’uso, non viola la legislazione UE, la quale proibisce a qualsiasi paese [dell’eurozona] di emettere la propria valuta.

 

La grande questione è se l'offerta di questi minibot sarà realizzata o no. È molto probabile. Rispetto all’economia italiana l’euro è sopravvalutato, è troppo forte. Ma l’euro sarebbe sottovalutato rispetto a dei minibot che venissero emessi alla pari con l’euro stesso.

 

La legge di Gresham afferma che le monete sottovalutate escono dal mercato perché vengono accumulate e messe da parte, mentre quelle sopravvalutate tendono a circolare. È bene lasciare da parte l'idea secondo cui “la moneta cattiva scaccia quella buona”. Confonde l’analisi.

 

Se il governo italiano afferma di accettare sia minibot che euro per i pagamenti di tasse e imposte, ecco che abbiamo richiesta di minibot. Essi potranno allora circolare all'interno dell’economia italiana mentre l’euro, più scarso, verrà tenuto preferenzialmente per gli scambi nel contesto internazionale.

 

La UE, certo, è assolutamente contraria a tutto ciò e il presidente della BCE, Mario Draghi, ha affermato che la proposta è illegale. Ma questo non importa. La vera minaccia al piano di Salvini, che sarebbe ciò di cui l’Italia ha bisogno, viene dall’interno del governo stesso.

 

Mike nota giustamente che il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, è un tecnocrate. Andrò oltre e vi ricorderò ciò che ho scritto la settimana scorsa. Ovvero che Conte, il presidente Mattarella e il ministro delle finanze Giovanni Tria rappresentano una troika di tecnocrati che lavorano per Bruxelles, non per Roma.

 

Ciò su cui sono in disaccordo con Mike non è l’analisi economica, ma la ricaduta politica:

 

Salvini ha ottenuto un ottimo risultato nelle elezioni per il Parlamento Europeo e molti ipotizzano che potrebbe spingere per indire nuove elezioni a breve, in modo da sbarazzarsi di Conte e Di Maio.


 

Per adesso abbiamo lo strano caso dei vicepremier Salvini e Di Maio che sono in disaccordo con Conte e col ministro dell’economia, Giovanni Tria.


 

Conte la scorsa settimana ha minacciato di dimettersi e potrebbe farlo in qualsiasi momento. “Voglio una risposta chiara, rapida e inequivocabile”, ha detto, chiedendo una “leale collaborazione” a tutti i ministri. Questo governo non durerà a lungo.


 

La troika italiana potrebbe deporre l’attuale governo nel caso in cui dovessero continuare a procedere come stanno facendo ora. E se la proposta dei minibot dovesse guadagnare consensi nel parlamento italiano e venire imposta sul tavolo del ministro Tria, qualcosa dovrà succedere.

 

Salvini non farà cadere il governo. Salvini lo ha escluso, fino a che il Movimento Cinque Stelle continuerà ad attenersi al programma condiviso. I Cinque Stelle hanno già raggiunto un importante traguardo con il reddito di cittadinanza. Adesso è il turno di Salvini.

 

Con Di Maio che è riuscito a spuntarla dopo il voto degli iscritti sulla sua leadership, la coalizione è forte. I puri e duri all'interno del Movimento Cinque Stelle, che vorrebbero una linea più rigida contro Salvini, sono stati battuti.

 

Il miglior gioco di Salvini adesso è lasciare che i traditori si impicchino da soli e che Bruxelles continui a sopravvalutare le proprie capacità. Entrambe le cose stanno continuando a verificarsi. Salvini resta intensamente focalizzato sullo sforzo di risolvere i problemi interni dell’Italia e intanto lascia i grandi problemi politici a se stessi.

 

Quindi non sarà Salvini a far cadere il governo italiano. Saranno Conte, Tria e Mattarella, non appena penseranno di poter ottenere una situazione di stallo in caso di voto politico alle elezioni, in modo da costringere Salvini ad allearsi con un partito minore, ad esempio Forza Italia di Silvio Berlusconi, che avrebbe le mani legate in caso di trattative per una coalizione.

 

Questo potrebbe succedere con la nuova legge elettorale, che assegna due terzi dei seggi col voto proporzionale e i rimanenti con il voto maggioritario. Non ho buoni presentimenti su come potrebbe andare a finire.

 

Ma ecco il problema. Proprio come in Gran Bretagna si può osservare che Jeremy Corbyn non invoca la sfiducia contro la maggioranza dei Tory/DUP (Democratic Unionist Party, ndr). E non si vede il DUP sfilarsi dalla coalizione che sta fallendo. Perché?

 

Perché sanno che alle elezioni verrebbero schiacciati dal partito della Brexit di Nigel Farage. E con questo perderebbero la loro migliore occasione di far naufragare la Brexit prima che i Tory si raggruppino sotto l’insegna di Boris Johnson entro questa estate.

 

Lo stesso calcolo è sul tavolo di Mattarella e colleghi. Si chiedono se una nuova elezione porterebbe loro vantaggio rispetto a un governo Lega/Cinque Stelle riorganizzato con Salvini come azionista principale. Se la risposta è no, allora la troika italiana terrà la linea pro-Bruxelles e userà le proprie posizioni per sabotare Salvini in ogni occasione.

 

Minacceranno di far cadere il governo solo se questo dovesse rafforzarli. In realtà penso che Conte ci abbia già provato e che Salvini glielo abbia impedito, con stile italiano.

 

Penso anche che far cadere il governo per far felice Bruxelles sia politicamente suicida. Non farebbe altro che rafforzare Salvini. E se Lega e Cinque Stelle dovessero fare campagna elettorale sugli stessi temi potrebbero raccogliere oltre il 60% dei voti e con questo avere un vantaggio decisivo sulla troika italiana e su Bruxelles.

 

Ricordate, Mattarella è già andato oltre i suoi poteri lo scorso anno, quando ha posto un veto sulla prima scelta di Salvini per il ministero delle Finanze, Paolo Savona. Si parlò perfino di impeachment. Alla fine Salvini lasciò perdere, nominò Tria e Conte per soddisfare Mattarella e formò il governo.

 

Se una nuova coalizione dovesse dare a Lega/Cinque Stelle una posizione più forte e Mattarella dovesse usurpare nuovamente il potere, potrebbe ricevere veramente l’impeachment ed essere sollevato dall’incarico. E questo cambierebbe l’intera dinamica.

 

L’Italia ha bisogno dei minibot o di uscire dall’euro. Salvini ha ragione nel dire che l’austerità tedesca sta uccidendo il Paese, strangolandolo. E non ingannatevi: il piano è proprio quello.

 

Questo è il motivo per cui la UE sta minacciando l’Italia con una procedura di infrazione del tutto inedita, che potrebbe ammontare a 3 o 4 miliardi di dollari. Questo è ridicolo e mostra le loro debolezze, se sono veramente disposti ad arrivare a questo punto per così poco.

 

Ma questa è anche l’unica leva che hanno contro il governo, per mezzo di un ministro delle Finanze che è di loro scelta e gradimento.

 

Mike ha ragione nel dire che i minibot sono un cavallo di Troia. Lo sono in molti modi. Si tratta della questione che potrebbe spingere l’attuale instabile struttura del governo italiano al suo punto di crisi e permettere così agli italiani di decidere chi vogliono veramente.

 

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