03/02/22

Zero Hedge - Il dispotismo Covid in Italia continua a peggiorare


Su Zero Hedge l'Italia è presentata come il paese dove, in misura maggiore che altrove, grazie alla pandemia ingigantita dalla propaganda mediatica, sono imposte senza remore politiche antidemocratiche di controllo sociale degne di un romanzo distopico o dei periodi peggiori dell'Urss. Se per altri aspetti ci sentiamo ben lontani dal Mises Institute su cui è apparso originariamente l'articolo, è anche vero che in questo periodo le alleanze e le convergenze di interessi possono riservare sorprese.


Le notizie dall'Italia cominciano a evocare l’incipit di un romanzo distopico o un déjà dell'Unione Sovietica. Un paio di settimane fa, un nuovo decreto del governo Draghi ha ancora aumentato i limiti per le persone a cui non è stato iniettato l'ultimo richiamo del vaccino e che quindi non possono mostrare l'ultima versione del Green Pass. A questi cittadini di serie B, già privati ​​del diritto a muoversi, lavorare e partecipare a un gran numero di attività sociali, è ora vietato entrare negli uffici postali per ritirare la pensione e possono accedere ai supermercati solo per acquistare “beni di prima necessità”. In altre parole, il governo italiano deciderebbe che tipo di cibo e quali altri beni (se presenti) queste persone possono acquistare. Non è chiaro come esattamente il governo intenda far rispettare questo nuovo decreto: vedremo i poliziotti mettere le mani nelle borse della spesa degli acquirenti? Il pane sarà considerato un bene “primario”, mentre si sequestreranno la schiuma da barba e le caramelle? Non c'è limite alla follia. Una successiva nota dell'esecutivo per chiarire la situazione non ha fatto altro che peggiorare le cose: lo stato ora decreta che i non vaccinati possono effettivamente acquistare anche beni non primari nei pochi negozi in cui possono liberamente entrare. Per ora. In altre parole, l'Italia è ora una società in cui la sfera d'azione del cittadino si estende solo fino a che il sito web del presidente del Consiglio, esplicitamente e gentilmente, lo consente. Vuoi uscire per una passeggiata al parco? Faresti meglio a controllare l'ultimo post sul blog di Mario Draghi, per vedere se ti concede esplicitamente questa libertà!

 

Come si è arrivati ​​a questo?

Tra i paesi occidentali, l'Italia è stata uno di quelli che negli ultimi due anni ha sperimentato la negazione più sistematica dei diritti civili fondamentali. I governi di coalizione guidati prima da Giuseppe Conte e poi da Mario Draghi hanno dato potere a un comitato non eletto di “esperti”, chiamato Comitato Tecnico Scientifico, che a sua volta ha giustificato le azioni dei governi attribuendo un'aura scientifica a ogni decreto, ogni azione e ogni parola che arrivava dall'esecutivo. Tutto questo ha portato a una serie infinita di misure di lockdown che per lunghi periodi hanno cancellato la libertà di movimento, il diritto al lavoro, i diritti di proprietà su attività commerciali e negozi, la libertà di riunione, la libertà di culto e persino la distinzione delle sfere giurisdizionali tra chiesa e autorità politica (con burocrati statali che chiudono le chiese e poi impartiscono istruzioni meschine sui riti che si possono celebrare, su come ridurre le liturgie e su quante persone, se del caso, possono essere presenti a messe e funerali). Nel frattempo, il potere legislativo è stato umiliato e la decretazione d’urgenza dell'esecutivo è diventata la norma. La stessa struttura costituzionale del paese è stata piegata ed è stato inventato dal nulla un nuovo concetto chiamato "stato di emergenza", anche se nella Costituzione repubblicana italiana non si trova da nessuna parte.

Se non vivessimo nell'era della CNN, delle fake news e degli scandalosi sussidi distribuiti dai politici ai giornali e ai media, ci si potrebbe legittimamente chiedere dove fossero i giornalisti mentre tutto questo accadeva. I giornalisti in Italia, infatti, sono tra i principali responsabili dell'attuale realtà distopica, poiché hanno fornito grande spazio mediatico agli "esperti" che concordavano con i lockdown e le altre misure che estendevano il controllo del governo su tutti gli aspetti della vita, mentre allo stesso tempo deridevano ferocemente e ostracizzavano dottori e scienziati che osavano mettere in discussione la logica dell’obbligo delle mascherine all'aperto e del coprifuoco per i ristoranti. Chi osava sottolineare le conseguenze disastrose di un lockdown prolungato sulla salute mentale e sulle persone affette da altre patologie, o il legame tra economia e salute pubblica, veniva accusato di essere un “negazionista del covid”. Questo è un modello che sicuramente i lettori riconoscono, in quanto l'hanno visto negli Stati Uniti e in molti altri paesi negli ultimi due anni. Il fatto che praticamente ogni opinione etichettata dai media come "teoria complottista" si sia poi rivelata vera solo tre o quattro mesi dopo, non è valso a scuotere l'arroganza dei mass media corrotti, trincerati nel loro monopolio sul flusso delle notizie grazie ai finanziamenti statali e ai favori politici. E questo è vero in Italia, come praticamente ovunque.

Il governo di Giuseppe Conte è stato seguito da un'altra coalizione di governo guidata dal Presidente del Consiglio Draghi, non grazie a libere elezioni ma per una mossa del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. In un discorso solenne nel febbraio 2021, il Capo dello Stato ha spiegato al paese che sarebbe stato inopportuno svolgere le elezioni nel mezzo di una pandemia, anche se nello stesso periodo Romania e Portogallo hanno regolarmente tenuto le loro elezioni e il  tasso di infezione non è risultato alterato. Mattarella ha invece affidato il governo a Draghi, sostenendo che si sarebbe trattato di un "governo tecnico" apartitico, semplicemente incaricato di ottenere i fondi dall'UE e di supervisionare la campagna vaccinale. Ovviamente, l'idea di un governo "tecnico" neutrale è assurda, dal momento che ogni stato moderno espropria la ricchezza degli uni e aumenta quella degli altri, spostandola tra gruppi sociali.

 Non entrerò nelle tante bugie raccontate da Draghi e dai suoi ministri sull'efficacia dei vaccini, né nella serie di grottesche restrizioni imposte progressivamente ai non vaccinati. Basti pensare che, ancora una volta, i media ne sono stati complici, in quanto per mesi hanno coperto ogni fallimento dell'amministrazione Draghi con accuse selvagge ai "no-vax". Proprio come coloro che sono accusati di essere "negazionisti del covid" non hanno mai negato l'esistenza del covid, coloro che ora sono etichettati come "no-vax" nella maggior parte dei casi non hanno nulla contro i vaccini di per sé. Molti di loro spiegano semplicemente che decidere di vaccinarsi o meno dovrebbe essere una decisione presa liberamente da ogni persona, considerando l'età, la storia clinica e altri fattori; e notano correttamente la superiorità dell'immunità naturale sull'immunità da vaccino. Ma si tratta di dettagli poco importanti per i giornalisti, che in conferenza stampa di fine anno hanno allestito uno spettacolo degno di una repubblica delle banane, salutando Draghi con lunghi applausi piuttosto che porgli domande indagatrici. È interessante notare che il cambio di governo da Conte a Draghi ha avuto l'effetto di mostrare la vera anima dei liberali italiani, che in realtà sono statalisti mal camuffati.

Persino Amnesty International ha espresso preoccupazione per la discriminazione contro le persone non vaccinate in Italia, mentre i liberali e la sinistra italiani fanno il tifo per Draghi. L'unica opposizione coerente e coraggiosa a Draghi viene da gruppi minoritari e da improbabili alleati come il professore marxista Ugo Mattei e il professore libertario Carlo Lottieri (amico del Mises Institute). Mattei ha denunciato instancabilmente l'incostituzionalità dello “stato di emergenza”, nonché i vili ricatti ai lavoratori, costretti a decidere tra vaccinarsi o perdere il lavoro. Lottieri ha guidato un piccolo movimento di resistenza tra i professori universitari, combattendo la discriminazione nei confronti degli studenti non vaccinati e spiegando come la pandemia sia la scusa utilizzata dagli stati moderni per fare un passo avanti nel controllo sul corpo e sulla mente di ogni individuo.

Le misure a cui è stato sottoposto il popolo italiano in questi due lunghi anni di statalismo incontrollato e propaganda spudorata non solo sono state ingiuste: sono state anche del tutto inutili a combattere la pandemia. L'Italia ha visto esattamente le stesse traiettorie e gli stessi tempi nelle diverse ondate del virus di paesi come la Svezia o persino il Regno Unito, dove le libertà e l'economia non sono state calpestate, o almeno non sono state calpestate nella stessa misura! Il fallimento della serie di decreti governativi non è una sorpresa per coloro che, avendo letto Ludwig von Mises e F.A. Hayek, sanno benissimo che le società umane sono complesse e che dovremmo essere umili quando escogitiamo soluzioni dall'alto. La pianificazione centralizzata, sia per l'economia che per la sanità, è destinata a fallire. D'altra parte, essa è utile a quella classe politica e alle corporazioni ad essa vicine che tentano incessantemente di gestire nel dettaglio le nostre vite.

 

1 commento:

  1. Allora dobbiamo subire sino alle elezioni? Non c’è modo di fermare ora questi soprusi?

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