24/01/17

Crolla la Grande Truffa della Sinistra

Zero Hedge rilancia un'analisi marxista di Charles Hugh Smith che condanna senza appello la "sinistra". Questa, limitandosi alla sola difesa dei diritti delle minoranze e salutando la globalizzazione come un'opportunità per tutti, ha completamente tradito il suo compito storico di contrapporre gli interessi del lavoro a quelli del capitale. Oggi tutte le istituzioni, la politica e le strutture pubbliche, lungi dall'essere state abolite dal capitale, che in realtà dello Stato ha bisogno, sono state volte a suo vantaggio. Ma la classe lavoratrice sembra sul punto di risvegliarsi e di accorgersi del tradimento.

 

 

di Charles Hugh-Smith dal blog Of Two Minds , 23 gennaio 2017

 

 

La sinistra non è solo allo sbando - è al completo collasso perché la classe operaia si è accorta del tradimento della sinistra e del suo abbandono della classe operaia per costruire ricchezza personale e  potere.  La fonte dell'angoscia rabbiosa che scuote il campo progressista del Partito Democratico non è il Presidente Trump - è il completo collasso della sinistra a livello globale. Per capire questo crollo, dobbiamo rivolgerci (ancora una volta) alla comprensione profonda che Marx aveva dello Stato e del capitalismo.

 

Non stiamo parlando del marxismo culturale che gli americani conoscono a livello superficiale, ma del nocciolo della sua analisi economica che, come notava Sartre, viene insegnata al solo fine di screditarla.

 

Il marxismo culturale attinge anch'esso da Engels e Marx. Nell'uso moderno, il marxismo culturale indica l'aperto scardinamento dei valori tradizionali - la famiglia, la comunità, la fede religiosa, i diritti di proprietà e un governo centrale limitato - in favore di un cosmopolitismo senza radici e uno Stato centrale espansivo e onnipotente che sostituisce la comunità, la fede e i diritti di proprietà con meccanismi di controllo statalista che impongono la dipendenza dallo Stato stesso, e una mentalità secondo la quale l'individuo è colpevole di pensiero anti-statalista fino a prova contraria, determinata dalle regole dello Stato stesso.

 

La critica di Marx al capitalismo è di natura economica: il capitale e il lavoro sono in eterno conflitto. Nell'analisi di Marx il capitale ha la meglio fino a che le contraddizioni interne del capitalismo non erodono dall'interno le sue capacità di controllo.

 

Il capitale non domina solo il lavoro; domina anche lo Stato. Perciò la versione "statale" del capitalismo che domina a livello globale non è una coincidenza o un'anomalia - è l'unico esito possibile di un sistema nel quale il capitale è la forza dominante.

 

Per contrastare il dominio del capitale sono sorti i movimenti politici socialdemocratici, per strappare alcune misure dalle mani del capitale e volgerle in favore del lavoro. I movimenti socialdemocratici sono stati ampiamente aiutati dal "quasi crollo" della prima versione del capitalismo dei cartelli [cartel capitalism] durante la Grande Depressione, quando la cancellazione del debito deteriorato avrebbe comportato la distruzione dell'intero sistema bancario e azzoppato la funzione principale del capitalismo, quella di far crescere il capitale stesso tramite un'espansione del debito.

 

I padroni del capitale, decimati, capirono di avere un'unica scelta: resistere fino ad essere rovesciati dall'anarchismo o dal comunismo, oppure cedere un po' della loro ricchezza e del loro potere ai partiti socialdemocratici in cambio di stabilità sociale, politica ed economica.

 

In termini generali si direbbe che la sinistra favorisce il lavoro (i cui diritti sono protetti dallo Stato) mentre la destra favorisce il capitale (i cui diritti sono ugualmente protetti dallo Stato).

 

Ma nel corso degli ultimi 25 anni di neoliberalismo globalizzato, i movimenti socialdemocratici hanno abbandonato il lavoro per abbracciare la ricchezza e il potere che gli venivano offerti dal capitale. L'essenza della globalizzazione è questa: il lavoro viene mercificato mentre il capitale mobile è libero di girare in qualsiasi angolo del mondo per cercare il costo del lavoro minore possibile. Al contrario del capitale, il lavoro è molto meno mobile, non è in grado di spostarsi fluidamente e senza frizioni come fa il capitale, alla ricerca di opportunità e di scarsità da sfruttare a proprio vantaggio.

 

Il neoliberalismo - l'apertura dei mercati e delle frontiere - permette al capitale di schiacciare il lavoro senza alcuno sforzo. I socialdemocratici, nel momento in cui abbracciano l'idea dei "confini aperti", istituzionalizzano l'apertura all'immigrazione; questa disintegra il valore della forza lavoro dato dalla sua scarsità  sul mercato interno, e permette di abbassarne il prezzo grazie al lavoro degli immigrati, a tutto vantaggio del desiderio del capitale di abbattere i costi.

 

La globalizzazione, la finanza neoliberale e le politiche di immigrazione determinano il crollo della sinistra e la vittoria del capitale. Ora è il capitale a dominare totalmente lo Stato e le sue strutture clientelari - i partiti politici, le lobby, i contributi alle campagne elettorali, le fondazioni di beneficienza che operano a pagamento, e tutte le altre strutture del capitalismo di Stato.

 

Per nascondere il crollo della difesa economica del lavoro da parte della sinistra, i sostenitori della sinistra e la macchina delle pubbliche relazioni hanno sostituito i movimenti per la giustizia sociale alle lotte per acquisire sicurezza economica e capitale. Questo è riuscito alla perfezione, e decine di milioni di autoproclamati "progressisti" si sono bevuti la Grande Truffa della sinistra, secondo la quale le campagne di "giustizia sociale" in nome di gruppi sociali emarginati sarebbero la vera caratteristica distintiva dei movimenti progressisti e socialdemocratici.

 

Questo giochetto da prestigiatore, questo abbraccio delle campagne per la "giustizia sociale" economicamente neutre, ha mascherato il fatto che i partiti socialdemocratici avevano intanto gettato il lavoro nel tritacarne della globalizzazione, dell'apertura all'immigrazione e della libera circolazione del capitale, che intanto era tutto contento dell'abbandono del lavoro da parte della sinistra.

 

Nel frattempo i furboni della sinistra si sono ingozzati delle concessioni elargite dal capitale in cambio del loro tradimento. Vengono in mente i "guadagni" di Bill e Hillary Clinton per 200 milioni di dollari, e innumerevoli altri esempi di arricchimenti personali da parte di autoproclamati "difensori" del lavoro.

 

Guardate il grafico seguente. Rappresenta la quota di PIL destinata al lavoro. Ora ditemi se la sinistra non ha abbandonato il lavoro in nome della propria ricchezza e potere personale.

 



 

La sinistra non è solo allo sbando - è al crollo totale - ora che la classe lavoratrice si è svegliata e si è resa conto del tradimento e dell'abbandono da parte di chi si è occupato solo del proprio interesse personale. Chiunque lo neghi non si è ancora reso conto della Grande Truffa della Sinistra.

8 commenti:

  1. L'idea della post- post-sinistra era quella di prosperare sulla trasformazione delle società bianche in agglomerati multirazziali proletarizzati, privi di ogni identità collettiva o di senso della storia, e di formarsi una base elettorale granitica presso le orde extracomunitarie opportunamente naturalizzate.

    Lo sfacelo del sistema sta precedendo di poco la realizzazione di questi nobili intenti. Già in Austria van der Bellen, il candidato di regime, ha vinto solo grazie all'appoggio massiccio di negri e mezzi negri: gente che normalmente nemmen sa cosa sia la politica, ma che si è (o è stata) mobilitata per bloccare l'elezione di un politico nazionale.

    Ora speriamo che il tracollo della globalizzazione e dell'eurodittatura si porti appresso la fine dell'impero mondiale statunitense e ciò che resta degli equilibri partoriti dalla seconda guerra mondiale. C'è tutta la civiltà dei diritti da trascinare nella pattumiera della storia.

    RispondiElimina
  2. massimo bellinzoni24 gen 2017, 13:19:00

    not in SouthAmerica
    ,...think about it !!!
    From Rome,
    best wishes.
    Max B. M.

    RispondiElimina
  3. Conigliomannaro24 gen 2017, 15:33:00

    La sinistra si è venduta al capitale lottando strenuamente per ideali di destra (globalizzazione, immigrazione selvaggia. quest'ultima ottima per creare l'esercito di disoccupati di riserva). la sinistra si è corrotta e ha fatto digerire ai propri concittadini idee che sarebbero state accettate più difficilmente se fatte dalle destre. ora ci si accorge che dietro ai tanto esaltati diritti cosmetici, apogeo del Borioso Universo Intellettualoide Occidentale, c'è un "brullo nullo di nulla" per i lavoratori. I capitalisti sono da sempre la "pillola amara", i leader della sinistra sono spesso il rivestimento dolce al sapor di vaslina che protegge il confetto.

    RispondiElimina
  4. Conigliomannaro24 gen 2017, 15:35:00

    Molti leader della sinistra sono sempre stati dei ravanelli (rossi fuori e bianchi dentro)

    RispondiElimina
  5. Commento più che appropriato! Alcuni lo definiscono come piano kalergi, altri come nuovo ordine mondiale.... Con l'augurio che tutto questo abbia fine presto, auguro buona giornata.

    RispondiElimina
  6. Correttore diBozzi25 gen 2017, 00:40:00

    Non mi sembra corretto tradurre "cartel-capitalism" con "capitalismo di Stato": lo tradurrei semplicemente con "capitalismo dei cartelli", dove "cartello" ha il noto significato di accordo fra produttori per limitare la concorrenza a scapito dei consumatori.

    Cosa diversa è la "State cartel theory" che considera le organizzazioni intergovernative —ad es. l'UE— come cartelli, nel senso di alleanza fra rivali.

    RispondiElimina
  7. Correttore diBozzi25 gen 2017, 00:56:00

    Ho notato che nell'originale, poco prima, scrive: "Thus the state-cartel version of capitalism that is dominant globally...". Non è chiaro cosa voglia intendere con "state-cartel version of capitalism"; non sembra stia riferendosi alla "State cartel theory", piuttosto all'idea che lo Stato venga utilizzato principalmente per salvaguardare gli interessi del Capitale.

    RispondiElimina
  8. Infatti. Come suggerisci che lo potremmo tradurre?

    RispondiElimina