28/02/11

La Dottrina dello Shock, negli U.S.A.

La shock economy purtroppo dilaga ovunque: Krugman, nella sua Opinion Page del NYT, ci mostra come la dottrina dello shock vale anche negli USA.

di PAUL KRUGMAN    February 24-11
Eccovi una rifllessione: forse Madison, Wis., non è Il Cairo, dopo tutto. Forse è Bagdad - in particolare, Bagdad nel 2003, quando l'amministrazione Bush metteva l'Irak sotto il governo di funzionari scelti per lealtà e affidabilità politica piuttosto che per esperienza e competenza. 

Come molti lettori potranno ricordare, i risultati furono spettacolari - in un brutto senso. Invece di focalizzarsi sui problemi urgenti di un'economia e di una società frantumata, che presto sarebbe caduta in una guerra civile micidiale, gli incaricati di Bush sono stati ossessionati dall'imposizione della visione ideologica conservatrice. Effettivamente, con i saccheggiatori che ancora si aggiravano per le vie di Bagdad, il viceré americano, L. Paul Bremer, disse ad un reporter del Washington Post che una delle sue massime priorità era “trasformare in spa e privatizzare le aziende pubbliche" - parole del sig. Bremer, non del reporter - e “far perdere alla gente l'abitudine all'idea che lo stato provvede a tutto". 

La storia della Coalition Provisional Authority ossessionata dalle privatizzazioni è la colonna portante del libro di successo di Naomi Klein “Shock Economy", in cui sostiene che tutto questo fa parte di un modello più vasto. Dal Cile negli anni 70 in avanti, ha suggerito, gli ideologhi della destra hanno sfruttato le crisi per fare accettare un ordine del giorno che non ha niente a che fare con la risoluzione di quelle crisi e tutto a che fare con l'imposizione della loro visione di una società più dura, più disuguale, meno democratica. 


Il che ci porta in Wisconsin 2011, dove la dottrina dello shock si dispiega in pieno.

Nelle ultime settimane, Madison è stata teatro di grandi dimostrazioni contro la legge di bilancio del governatore, che negherebbe la negoziazione di contratti collettivi ai lavoratori del settore pubblico. Il Governo Scott Walker sostiene che deve far passare la sua legge a causa dei problemi fiscali dello stato. Ma il suo attacco ai sindacati non ha niente a che fare con il bilancio. Infatti, quei sindacati hanno già dichiarato la loro disponibilità a fare notevoli concessioni finanziarie - un'offerta che il Governatore ha rifiutato. 

Ciò che sta accadendo in Wisconsin, invece, è una presa di potere - un tentativo di sfruttare la crisi fiscale per distruggere l'ultimo principale contrappeso al potere politico delle società e dei ricchi. E la presa del potere passa attraverso lo smantellamento dei sindacati. Il disegno di legge in questione è lungo 144 pagine e dentro in profondità sono nascoste cose straordinarie. 

Per esempio, a termini di legge si permetterebbe a funzionari nominati dal Governatore di tagliare la copertura sanitaria per le famiglie a basso reddito senza dover passare per il procedimento legislativo ordinario. 

Ed ancora: “Nonostante gli ss. 13.48 (14) e 16.705 (1), il dipartimento può vendere tutti gli impianti di proprietà dello stato di riscaldamento, di raffreddamento e le centrali elettriche o può contrattare con un'ente privato per la gestione di qualsiasi impianto, con o senza bando di gara ad evidenza publica, per qualsiasi importo che il dipartimento ritenga essere nell'interesse dello stato. Nonostante gli ss. 196.49 e 196.80, non è necessaria nessun'approvazione o certificazione da parte della commissione sui servizi pubblici perché un'azienda municipale possa rilevare, o fare un contratto per la gestione, di tali impianti, e qualsiasi acquisto è considerato nell'interesse pubblico e rispondente ai test di verifica per la certificazione di un progetto nell'ambito dello S. 196.49 (3) (b)".

Di che si tratta? Lo stato del Wisconsin possiede un certo numero di impianti che assicurano il riscaldamento, il raffreddamento e l'elettricità, gestiti dallo stato (come l'università del Wisconsin). I termini della legge di bilancio, in effetti, permettono al governatore di privatizzare uno o tutti questi servizi a sua discrezione. Ma non solo, potrebbe venderli, senza bando di gara, a chiunque lui scelga. E si noti che qualsiasi vendita, per definizione, “sarebbe considerata nell'interesse pubblico". 

Se questo vi sembra un modo perfetto per instaurare il favoritismo e l'affarismo - ricordate quei miliardi mancanti in Irak? - non siete i soli. Effettivamente, ci sono così tante menti sospettose là fuori che le industrie Koch, di proprietà dei fratelli miliardari che stanno svolgendo un così grande ruolo nella politica antisindacale del sig. Walker, potrebbero sentirsi costretti a pubblicare una smentita sul fatto di essere interessati a comprare qualcuna di quelle centrali elettriche. Siete riassicurati? 

Le buone notizie dal Wisconsin sono che la levata di pubblico sdegno - aiutata dalle manovre dei Democratici nel Senato dello Stato, assentatisi per negare a repubblicani il quorum - ha ritardato la corsa. Se il programma del sig. Walker era di spingere per l'approvazione della legge prima che qualcuno avesse la possibilità di rendersi conto dei suoi veri obiettivi, quel programma è stato sventato. E gli eventi in Wisconsin possono aver dato uno stop ad altri governatori repubblicani, che ora sembrano recedere da mosse simili. 

Ma non non vi aspettate che il sig. Walker o il resto del suo partito cambino i loro obiettivi. Lo smantellamento dei sindacati e la privatizzazione rimangono le priorità, ed il partito continuerà i suoi sforzi per reintrodurre di contrabbando le stesse priorità in nome degli equilibri di bilancio.

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