27/10/14

Stress Test: un'altra operazione di copertura sulle banche dell'eurozona

Da Philippe Legrain un commento conciso e diretto sul teatrino degli stress test bancari, che sottolinea da un lato la mancanza di indipendenza del supervisore europeo che si pretendeva dovesse garantire dalla partigianeria dei supervisori nazionali,  e dall'altro l'assurdità di non considerare uno scenario di deflazione, già presente in molti paesi. Insomma un'operazione fasulla e di copertura,  un'altra volta...
   
 
di Philippe Legrain, 26 ottobre 2014  

La valutazione "globale" della salute delle banche della zona euro - l'asset quality review (AQR) così tanto attesa della BCE sulle banche della zona euro e gli ultimi stress test della European Banking Authority (EBA) - concludono che le banche della zona euro avevano un deficit di capitale di soli 24,6 € miliardi a fine 2013 e al momento di solo € 9,5 miliardi. Questo è ridicolmente troppo ottimistico. Valutazioni indipendenti, per esempio del Professor Viral Acharya della Stern School of Business della New York University e di Sascha Steffen della European School of Management and Technology, riportano cifre molto più grandi.


 

Durante la crisi, la BCE ha omesso di agire in modo indipendente nei confronti delle banche della zona euro, in particolare verso quelle dei paesi politicamente potenti come la Germania, e i precedenti stress test dell'EBA sono stati tutti screditati nel giro di breve tempo. E data la loro cattura da parte delle banche sottoposte al loro controllo, le pressioni perché non vengano colpiti i governi potenti, e il loro desiderio di non suscitare panico nel mercato, quest'ultimo sforzo sembra proprio un'altra operazione di copertura. Inoltre, le autorità di vigilanza nazionali catturate, che tendono a vedere le banche locali come campioni nazionali, erano strettamente coinvolte nel processo e senza dubbio hanno avuto un ampio margine per nascondere i problemi, come del resto fanno le banche stesse, che sono sempre meglio informate dei loro cani da guardia. Come avevo previsto che sarebbe successo, la valutazione ha selezionato le banche di minore importanza nei paesi meno potenti politicamente e toglie dai guai le banche tedesche.

 

La premessa per l'unione bancaria era che, dato che le autorità di vigilanza nazionali non erano state molto oneste sui problemi delle banche nazionali, fosse necessario un supervisore indipendente dell'eurozona, più rigoroso. Ma, dato che l'AQR trova solo piccole discrepanze rispetto alle valutazioni delle banche e delle autorità di vigilanza nazionali - il valore contabile delle banche di 22.000 miliardi didi attivi è aggiustato di solo 48 miliardi di €, mentre i crediti in sofferenza sono aumentati solo del 18% (€ 136 miliardi), da 879 miliardi di dollari – allora o le banche e le autorità di vigilanza nazionali erano già state oneste, cosa che, come sappiamo, non è, o nemmeno la BCE è stata onesta.

 

Anche se si prende in parola la BCE, comunque il test non è completo. L'AQR copre solo il 57% delle attività ponderate per il rischio di 130 banche che rappresentano l'81,6% degli attivi bancari della zona euro, vale a dire, meno della metà (46,5%) degli attivi bancari della zona euro. Alcune delle esclusioni sono importanti e significative: le casse di risparmio tedesche, le Sparkassen, che insieme hanno più di € 1.000 miliardi di attività, non fanno parte del test; la BCE accetta anche in buona fede che molte delle attività delle banche tedesche rappresentate dai mutui ipotecari residenziali siano correttamente valutatein quanto si dice, perché dovrebbero avere interesse a mentire? Due delle banche tedesche politicamente potenti che sono sfuggite alla valutazione, la Commerzbank e la HSH Nordbank, a suo tempo soggette a salvataggio (presiedute dall'ex vice ministro delle finanze tedesco e presidente della BERS Thomas Mirow), sono tra quelle che beneficiano della buona fiducia della BCE.

 

si può dire che gli stress test siano particolarmente stressanti. Essi richiedono alle banche di avere almeno un Tier 1 capital ratio dell'8% nello scenario di base, e solo il 5,5% nello scenario avverso. Ma, come è stato sottolineato dal chief economist della Banca d'Inghilterra Andy Haldane e da molti altri, i rapporti delle attività ponderate al rischio sono facilmente manipolabili e non sono attendibili per misurare la forza di una banca. Dovrebbe per lo meno essere usato come misura di sicurezza un semplice, non sofisticato indice di leva finanziaria delle attività sulle passività. Come mostrano i calcoli di Acharya e Steffen, degli indici di questo tipo suggeriscono la presenza di problemi molto più grandi nelle banche della zona euro, rispetto alle pretese della BCE / EBA.

 
Lo scenario di base per
gli stress test si basa sulla previsione per questo inverno della Commissione Europea, che durante la crisi è sempre stata troppo ottimista. Ad esempio, quando nel mese di aprile è stato pubblicato il mio libro European Spring: Why Our Economies and Politics are in a Mess – and How to Put Them Right , la Commissione aveva affermato che la ripresa della zona euro si stava "rafforzando". Da allora è in fase di stallo. Lo scenario avverso è basato su una recessione della zona euro e di un nuovo stress del mercato obbligazionario, ma non prevede la possibilità di una deflazione. In effetti, lo scenario avverso è basato su scenari di inflazione che in realtà sono ottimisti: 1,0% nel 2014 (attualmente 0,3%), 0,6% nel 2015 e 0,3% nel 2016. Dato che la deflazione sarebbe devastante per i bilanci delle banche, è chiaro che si tratta di una farsa.


Questa è solo una prima valutazione; dato l'enorme volume di informazioni fornite dalla BCE e dall'ABE, ho avuto solo il tempo di esaminarne alcune. Ma sono già sufficienti per capire che quest'ultimo test delle autorità bancarie dell'eurozona è un'altra operazione di copertura.


Traduzione di Carmenthesister 

1 commento:

  1. E' semplicemente il gioco di Monopoli gestito dalle banche dove i giocatori sono le banche stesse. Una cosa e' matematicamente certa. Quando il baraccone finanziario diventera' ingestibile ( molti anni , se non decenni) il gioco diventera' una tragica realta' per tutti, fuorche' per i giocatori. Come sempre.A quel tempo anche il capitalismo avra' fatto il suo tempo e anche molti disastri. Ma fa parte dell'evoluzione umana con tutta l'imbecillita' che da sempre la circonda.

    RispondiElimina