11/12/12

L'uscita di Mario Monti è l'unico modo per salvare l'Italia

Anche Evans Pritchard dal Telegraph prende le distanze dal coro: Mario Monti sarà pure un grande gentleman eropeo, ma è anche un sommo sacerdote del progetto UE  e un protagonista dell'adesione dell'Italia all'euro, la valuta sbagliata.

 

di Ambrose Evans Pritchard - L'Italia ha solo un grave problema economico. Ha la valuta sbagliata.


Il paese è più ricco della Germania in termini pro capite, con circa 9.000 miliardi di € di ricchezza privata. Ha il più grande avanzo primario nel blocco dei G7. Il suo debito pubblico e privato combinato è al 265pc del PIL, inferiore a quello di Francia, Olanda, Regno Unito, Stati Uniti o Giappone.



Il paese si piazza in cima alla graduatoria dell'indice del Fondo Monetario Internazionale per "sostenibilità del debito a lungo termine" tra i principali paesi industrializzati, proprio perché ha riformato da tempo il sistema pensionistico sotto Silvio Berlusconi.


"Hanno un vivace settore delle esportazioni, e un avanzo primario. Se c'è un paese nell'UEM che potrebbe trarre beneficio dal lasciare l'euro e dal ripristino della competitività, è l'Italia, ovviamente", ha dichiarato Andrew Roberts di RBS.

"I numeri sono davanti a noi. Pensiamo che la storia del 2013 non è quella di paesi costretti a lasciare l'UEM, ma di paesi che scelgono di andarsene. "


Una studio di "teoria dei giochi" condotto da Bank of America ha concluso che l'Italia avrebbe da guadagnare più degli altri membri dell'UEM da un'uscita e dal ripristino di un controllo sovrano sulle leve di politica economica.


La sua posizione patrimoniale sull'estero è vicina all'equilibrio, in netto contrasto con la Spagna e il Portogallo. Il suo avanzo primario comporta che può lasciare l'UEM in qualsiasi momento lo desideri senza dover affrontare una crisi di finanziamento.


Un alto tasso di risparmio significa che qualsiasi shock dei tassi di interesse dopo il ritorno alla lira rfluirebbe indietro nell'economia attraverso i maggiori rendimenti agli obbligazionisti italiani - e spesso si dimentica che i tassi di interesse "reali" dell'Italia erano molto più bassi sotto la Banca d'Italia.


Roma ha in mano delle carte vincenti. Il grande ostacolo è il primo Mario Monti, installato a capo di una squadra di tecnocrati nel Putsch di novembre 2011 dal cancelliere tedesco Angela Merkel e dalla Banca Centrale Europea - tra gli applausi dei media Europei e della classe politica.


Monti può anche essere uno dei migliori gentlemen europei ma è anche il sommo sacerdote del Progetto UE e un personaggio chiave dell'adesione dell'Italia all'euro. Prima se ne va, prima l'Italia può fermare lo scivolamento nella depressione cronica.


I mercati sono, naturalmente, inorriditi del fatto che si dimetterà una volta che il bilancio 2013 sarà stato approvato, aprendo la porta al caos politico all'inizio del prossimo anno. I rendimenti sui titoli a 10 anni del debito italiano lunedì sono saliti di 30 punti base al 4.85pc. "L'armistizio è durato 13 mesi. Ora la guerra continua. Il mondo ci guarda con incredulità ", ha scritto il Corriere della Sera.


Il rischio immediato per gli investitori obbligazionari è un parlamento diviso, con un "25PC" di possibilità di vittoria allo schieramento euroscettico di Berlusconi, la Lega Nord e il comico Beppe Grillo, che ora nei sondaggi è vicino al 18pc. "Se non c'è una maggioranza chiara in Parlamento siamo condannati", ha dichiarato il Prof. Giuseppe Ragusa dell'Università Luis Guido Carli di Roma.


Qualsiasi risultato del genere lascerebbe i mercati obbligazionari palesemente esposti, come durante l'ultimo spasimo della crisi del debito a luglio. Roma sembrerebbe ancor meno disposta a richiedere un salvataggio e firmare un "Memorandum" rinunciando alla sovranità fiscale - i presupposti per un intervento della BCE che metta un tetto massimo ai rendimenti dei titoli italiani.


Tutti gli investitori che si sono precipitati sul debito italiano - o spagnolo - dopo che Mario Draghi della BCE si è impegnato a fare tutto il possibile per tenere insieme l'UEM, potrebbero scoprire che Draghi non è in grado di mantenere la sua promessa. Le sue mani sono legate dalla politica. Gli obbligazionisti diventerebbero molto preoccupati. Ma gli interessi della democrazia italiana e dei creditori stranieri non sono più allineati. Le politiche deflazionistiche stile anni '30 imposte da Berlino e Bruxelles hanno spinto il paese in un vortice greco. Il lobby del business di Confindustria ha detto che il paese si sta riducendo in "macerie sociali".


Gli ultimi dati confermano che la produzione industriale in Italia è in caduta libera, giù del 6.2pc nel mese di ottobre rispetto all'anno precedente. "Negli ultimi 12 mesi abbiamo visto una capitolazione completa del settore privato", ha detto Dario Perkins di Lombard Street Research. "La fiducia delle imprese è tornata ai livelli della crisi finanziaria nella sua fase più profonda. La fiducia dei consumatori è ai minimi di sempre. Berlusconi ha ragione nel dire che l'austerità è stata un disastro completo."


I consumi sono calati del 4.8pc rispetto allo scorso anno, sul peso della maggiore pressione fiscale. "Non ci sono precedenti nei dati. Il rischio per il 2013 è che il crollo possa essere ancora peggiore," ha dichiarato la Confcommercio, federazione dei commercianti. 
 

Le origini di questa crisi risalgono alla metà degli anni '90, quando il marco e la lira sono stati agganciati in un cambio fisso. L'Italia aveva un sistema di scala mobile dei salari e delle abitudini di inflazione. Le vecchie abitudini sono dure a morire.


Ha perso dal 30 al 40pc di competitività del lavoro contro la Germania, con un lento declino. Il suo storico surplus commerciale con la Germania è diventato un grande deficit strutturale.


Ormai il danno è fatto. Non è possibile riportare indietro l'orologio. Ma è esattamente ciò che le élite politiche UE stanno cercando di fare, attraverso le drastiche misure di austerità e  "svalutazione interna".


Una politica di questo tipo può funzionare in una piccola economia aperta come l'Irlanda. In Italia si sta ripetendo l'esperienza britannica quando Winston Churchill nel 1925 riportò la sterlina alla parità aurea ad un tasso sopravvalutato. Come Keynes disse acidamente, i salari sono "rigidi" verso il basso. I salari britannici si spostarono di poco nei cinque anni successivi. L'effetto principale di questa politica è portare in alto il tasso di disoccupazione. Il tasso di disoccupazione giovanile in Italia è al 36.5pc e ancora in aumento.


Monti ha colpito con una stretta fiscale del 3.2pc del Pil quest'anno, tre volte la dose terapeutica. Non vi è alcuna ragione economica per farlo. L'Italia ha avuto un saldo primario vicino all'equilibrio nel corso degli ultimi sei anni. E' stata, anche sotto Berlusconi, un raro esempio di rettitudine.


L'avanzo primario raggiungerà il 3.6pc del PIL quest'anno e il 4.9pc l'anno prossimo. Non si potrebbe essere più virtuosi. Eppure questa sofferenza è stata peggio che inutile. La stretta fiscale stessa ha spinto il debito pubblico Italiano da una situazione di equilibrio stabile ad una zona di pericolo. Il FMI dice che il rapporto debito/Pil sta crescendo molto più velocemente di prima, saltando dal 120pc dell'anno scorso al 126pc di quest'anno e al 128pc nel 2013.


L'economia ha subito una contrazione per cinque trimestri. Citigroup dice che questa caduta andrà per le lunghe, con cali dell'1.2pc nel 2013 e dell'1.5pc nel 2014, con in seguito una crescita vicino allo zero fino al 2017, e lungo la strada la ristrutturazione del debito.


Sarebbe sorprendente se gli elettori italiani tollerassero a lungo questa débacle, anche se Pier Luigi Bersani vincesse le elezioni con un programma di centro-sinistra, pro-riforme, pro-euro. I dati dell'indagine Pew Trust mostrano che ora solo il 30pc pensa che l'euro sia stata una "buona cosa".


Il coro a favore dell'uscita dall'UEM si è sopito dopo che Draghi ha promesso la salvezza. Cinque mesi più tardi, è chiaro che la crisi è sempre più profonda e si sta ancora avvitando. Le voci si alzano di nuovo, sempre più forti. Berlusconi ci gioca con malizia, un giorno lanciando con aria di sfida la "pazza idea" di dire alla Banca d'Italia di stampare euro, il giorno dopo dicendo che "parlare di lasciare l'euro non è una bestemmia ."


Questa settimana ha usato un linguaggio più duro. "L'Italia è sull'orlo del baratro. Non posso permettere che il mio paese sprofondi in una spirale di recessione senza fine."
"La situazione di oggi è molto peggiore di un anno fa, quando ho lasciato il governo. Abbiamo un milione in più di disoccupati, il debito è in aumento, le imprese stanno chiudendo, la proprietà è al collasso, e il mercato delle auto è distrutto. Non possiamo continuare ad andare avanti in questo modo. "
 

No davvero.


33 commenti:

  1. Quelle di Berlusconi sono solo chiacchiere.Su questo signore Pritchard penso sia in mala fede.Avendo centinaia di migliaia di dipendenti Berlusconi preferirà svalutare i salari invece della valuta.Ma su questo in Italia siamo già ben informati.Ciò naturalmente non esclude che Silviolo userà la crisi dell'UE(pora Croazia) e l'insostenibilità dell'€ a scopi elettorali.

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    1. Che quelle di Silvio siano chiacchiere pro domo sua penso sia chiaro a tutti (anche a Pritchard che parla di "malizia"), penso che nessuno possa più illudersi...almeno spero.

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    2. Carmen anche io spero che nessuno possa illudersi,ma scorrendo i commenti trasecolo..........Come si fa a spiegare che Il Biscione non lavora con le esportazioni,ergo non ha interessi personali a far tornare la lira,ma lavora col mercato(suopolio) interno e quindi a tutto l'interesse a seguire la via dell'Europa e deflazionare i salari visto che come dicevo sopra ha centinaia di migliaia di dipendenti?
      Avevo letto velocemente l'articolo e non mi ero accorto che anche Pritchard parlava di malizia.

      PS ho notato che ormai un bel po' di blog vanno al tuo traino questo significa che stai facendo un ottimo lavoro.Herein

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    3. Carmen anche io spero che nessuno possa illudersi,ma scorrendo i commenti trasecolo..........Come si fa a spiegare che Il Biscione non lavora con le esportazioni,ergo non ha interessi personali a far tornare la lira,ma lavora col mercato(suopolio) interno e quindi a tutto l'interesse a seguire la via dell'Europa e deflazionare i salari visto che come dicevo sopra ha centinaia di migliaia di dipendenti?
      Avevo letto velocemente l'articolo e non mi ero accorto che anche Pritchard parlava di malizia.

      PS ho notato che ormai un bel po' di blog vanno al tuo traino questo significa che stai facendo un ottimo lavoro.Herein

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    4. @Vocidallestero11/dic/2012 13:51:00

      Ecco ad esempio un'interpretazione sullo scopo recondito: "l’obiettivo di Berlusconi non è vincere, ma fare in modo che la vittoria del centrosinistra sia il più risicata possibile"...parole di Guido Iodice, molto condivisibili.

      Se aveste sentito ciò che ha detto Berlusconi proprio questa sera 12 dic. 2012 da Bruno Vespa per la presentazione del suo libro «Il Palazzo e la Piazza» avreta capito che proprio così é.

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    5. purtroppo me lo sono perso...;)

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  2. Ciao Guido, grazie, ma anche tu col tuo sito stai facendo un buon servizio..;)

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  3. spero solo che sia conseguente con quello che dice, perchè finora è l'unico che abbia additato apertamente l'euro e l'egemonia tedesca come causa della crisi, e che non sia solo una tattica. Sono persino disposto a votarlo, non avendolo mai fatto prima, tanto dopo quello che ho potuto apprendere sulla storia del PD e sulla portata della decisione di candidare Prodi (davvero lui è l'innominabile) prodromica all'ingresso nell'euro, credo che sia impossibile trovare qualcosa di peggio dell'attuale centrosinistra o come diavolo vuole chiamarsi. Nemmeno Beppe Grillo è immune dal sospetto di opportunismo, e la mia sensazione è che sia quello che gli americani chiamano "gate keeper", ovvero una falsa alternativa al montismo.

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  4. Credo ci sia un refuso. I 9 miliardi sono 9000.

    Grazie per l'articolo.

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  5. Volevo ben dire.Ma anche 9.000 mi sembrano pochi ... qualcuno ha sottomano il numero preciso?
    E si intende ricchezza liquida, o patrimonio complessivo, compreso l'immobiliare?

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  6. Ciao Carmen,
    purtroppo non riesco a commentare tutti i blog, ho visto questo post segnalato da 48, e volevo dirti che mi è piaciuto molto.
    Su B. volevo solo dire che bisogna riconoscere che ha detto delle cose vere, poi che lui sia B. è un'altro discorso, resta il fatto che la verità ci tocca sentirla da lui e non dai partiti di sinistra o dai sindacati, è questo che rende la situazione abbastanza bizzarra...

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    1. Ciao Sandra, allora benvenuta qua col tuo commento estemporaneo!...e comunque concordo, quella bestia di B decide di parlare o tacere secondo il suo interesse, che non coincide con il nostro, se non casualmente e momentaneamente, e quindi...come ci si potrà mai fidare di un simil personaggio?

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    2. Ciao bentrovata:)
      E chi si fida?
      E' da chi mi vorrei fidare che mi piacerebbe sentire certi discorsi. Ma tutto tace...
      Siamo orfani dei Padri politici del partito antieuro.

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    3. Lo so, lo so, che tu non ti fidi, non dicevo mica per te...
      è che purtroppo essendoci questo vuoto e una situazione così difficile molti penseranno al meno peggio, ossia la solita fregatura..

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    4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. e ancora il Telegraph...

    http://www.telegraph.co.uk/finance/comment/rogerbootle/9733151/Autumn-Statement-More-of-bleak-winter-rather-than-mellow-fruitfulness-as-pain-persists.html

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  8. E' stupefacente come la disposizione mentale di molti che affrontano certi argomenti sia quella del tifoso di calcio che dimentica di avere un cervello. Io non ho mai avuto simpatia per Berlusconi perchè non condivido la sua concezione mercantile e privatistica del mondo, tuttavia DA SEMPRE lui è stato scettico rispetto a QUESTO modello di Europa perchè, da imprenditore comprendeva e comprende il pericolo di un sistema dominato dalla finanza (che non produce nulla)piuttosto che dalla impresa e da altre forme di lavoro che sono le UNICHE a produrre ricchezza.A me in questo momento non interessano le finalità di Berlusconi, anzi non credo assolutamente ad un suo atteggiamento opportunistico, viste le sue lotte SOLITARIE in seno all' Europa nel tentativo di arginare la follia che ci sta travolgendo! In questo momento la scelta è tra Economia (Berlusconi)e Finanza(PD-Monti). E tra le due non sono così pazzo da scegliere QUESTA Europa ed i suoi sacerdoti!

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  9. Di Berlusconi non condivido pressochè nulla, tuttavia mi riesce difficile ritenere che il suo sia ora un atteggiamento solo opportunistico. Lui DA SEMPRE è stato scettico nei confronti di QUESTO modello di Europa e di questo euro. Non ho dimenticato le battaglie che ha condotto in sede europea, VOCE ISOLATA E DERISA, nel tentativo di arginare questa follia che ci sta travolgendo. Lui da imprenditore sa che solo l' impresa ed in generale il lavoro, produce ricchezza, non certo la finanza del PD e di Monti, essendo essa un subdolo strumento per trasferire la ricchezza da chi produce (i lavoratori) a chi non fa un tubo(banche e speculatori). Pertanto, dovendo scegliere, non sarò mai così pazzo da far prevalere sulla ragione la cieca antipatia verso un personaggio alla stregua di un tifoso di calcio. Tra PD-Monti e Berlusca, pur turandomi il naso sceglierò il secondo.

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    1. Capisco... però attenzione, Silvio è un opportunista e non mantiene la parola, perché non ne ha una.
      Detto questo, è chiaro che PD-Monti nooo

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  10. Ottimo e chiaro articolo. Grazie. Ah se aveste bisogno di un traduttore dal inglese sono a disposizione. Mi diverte. Ciao

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  11. Ehi! Bisogno? Sì, sì, sì! Se mi scrivi via mail (mezza altezza a destra) ne parliamo :)

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  12. Ciao a tutti.

    Complimenti per il blog, mi sento un po' come un sopravvissuto alla mutazione genetica... (stile 28 giorni dopo!) nel senso che ovunque si legge che il cav. è un pazzo, farneticante, vecchio porco, ecc. Nessuno che si degni di analizzare le sue dichiarazioni, nessuna intervista, spazio dignitoso, faccia a faccia. Appare a tratti come un latitante (e poco ci manca...) dek quale si hanno solo rare immagini! Adesso finalmente trovo gente viva! Gente che ha il coraggio di guardaare in faccia la (amara) reatà: Silvio ha ragione!

    Grazie.

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    1. Benvenuto Pinoct, qui cerchiamo di sfuggire alla manipolazione mediatica delle menti e ai ragionamenti per appartenenza, e cerchiamo di diffondere le voci fuori dal coro...

      Stay Tuned

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  13. lo psiconano sta trattando per la sua azienda e per i suoi processi,alla fine sarà Monti il candidato, e a quel punto voglio vedere con che faccia bersani gli farà campagna elettorale contro

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  14. Un punto di vista interessante Carmen

    Da Mincuo

    Al di là delle finte proteste l'eventuale “discesa in campo” di Berlusconi è una manna per tutti.
    E' cioè una classica soluzione win-win. E tutti infatti si fregano le mani in privato nel mentre piangono e si stracciano le vesti in pubblico:

    -Il Governo Monti, che così non si fa logorare, dopo aver visto precipitare i consensi al 30%.
    Va detto peraltro che tutti indistintamente si sono subito affrettati a dire che si approva il piano di stabilità in tempi rapidissimi, che poi quella è la ciccia.

    -Berlusconi, che seppure non ha chances può atteggiarsi a vittima di un complotto (il che è anche parzialmente vero) rimenarla con i comunisti, e soprattutto sfilarsi dagli ulteriori, più gravi e iniqui provvedimenti futuri, e dal peggioramento prevedibile di conti ed economia, in previsione quindi potendo solo aumentare i suoi consensi futuri.

    -La sinistra che farà autentici salti di gioia, fingendo orrore e riprovazione democratici.
    Finalmente potrà ricompattare un po' di elettorato e soprattutto finalmente ha qualcosa da dirgli, facendo ora sempre più fatica a spiegargli come lei difenda i ceti deboli approvando uno dopo l'altro leggi volte a smantellare lo Stato, ad affamarli, a togliergli le pensioni, a gravarli di tasse, a tagliargli i servizi, a ridurgli le tutele.
    Non che avesse fatto nulla di diverso da 20 anni, ma appunto aveva sempre avuto la classica soluzione del nemico da abbattere.
    Ora, visto che comunque anche il Piddino medio (forse) non crederà molto a grandi programmi di sviluppo equità e blablabla potrà però almeno coniarne uno semplice ed efficace: “meglio tagliarsi i co...ni che non Berlusconi”.

    -I cinematografari, i satirici, i registi, gli pseudo scrittori, i poeti della domenica e i polemisti un tanto al kilo che non avendo un'idea che sia una e niente da dire, comunque campavano alla grande da sempre su una fetta fedele di odio-nutriti.

    -Gli editorialisti, i giornalisti, gli opinionisti, i talkshowmen, i commentatori politici e i tuttologi che non sapevano più che salti mortali fare e a che Santo votarsi pur di non parlare di nulla, e occultare la realtà, ora possono tornare a occuparsi finalmente del male assoluto e così non parlare di cosa sta succedendo, nè men che meno di cosa succederà, con ciò rispettando in pieno lo scopo per cui sono stati accomodati su quelle sedie.

    -La Magistratura che potrà dedicare tutte le sue risorse alle lenzuola, ai boudoirs e ai bidè, che danno pure una bella notorietà e forse anche un posto in Parlamento un domani, ed evitare così di occuparsi di sobri ed equi nonché di Presidenti, che quelli invece sono pericolosi se malauguratamente si pestano dei piedi sbagliati, come qualcuno fra loro, ingenuo, ha potuto ben sperimentare a suo tempo.

    -I mitici popoli, gialli, verdi, arancioni, viola e arcobaleno e i custodi della Costituzione e della legalità a giorni alterni che potranno di nuovo moltiplicare associazioni, incontri, girotondi e convegni sperabilmente con qualche biglietto d'ingresso, libro e DVD inclusi, che avevano dovuto un pò tacere finora anche perchè non stava bene protestare contro chi paga, ora potranno finalmente riprendere la loro lotta eroica per la libertà e per liberarci dall'odiato tiranno.

    - Infine il popolo Italiano che quasi quasi aveva avuto il sospetto che glielo stessero tirando in quel posto non solo gli avversari ma pure i loro beniamini, tutti d'accordo e in allegra compagnia, ma ora finalmente le cose gli torneranno diritte e facili: è tutta colpa di Berlusconi per gli uni e dei comunisti per gli altri.

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  15. Da una breve ricerca in rete, pare che questo Pritchard, che spara numeri a caso e senza fonte, sia una spece di "Sallusti" inglese, fortemente contrario all'euro. Tanto per parlare della credibilità di quest'articolo. Contenti voi...

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  16. rccs..."questo Pritchard" che hai cercato su google è un giornalista famoso a livello internazionale, oltreché scrittore.

    Se non hai presente la differenza tra un paper o un articolo scientifico e un articolo giornalistico, informati. In un articolo serio (come questo) i dati sono verificati anche se non seguono i riferimenti bibliografici.

    Inoltre - e qui con te concludo perché evidentemente inutile proseguire - se per te basta essere contrari all'euro per non essere credibili...qui c'è un sacco di gente che non è credibile (e siamo in compagnia di fior fior di economisti e premi Nobel)

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    1. ecco chi è il giornalista famoso a livello internazionale:

      http://en.wikipedia.org/wiki/Ambrose_Evans-Pritchard

      nervi scoperti vero Vocidallestero?

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    2. Non c'è che dire, come giornalista un curriculum davvero onorevole.
      Qual'è il tuo cv, anonimo?

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