Bellissimo articolo da Reuters, suggeritomi dal Grande Bluff, sul movimento di Occupy Wall Street
di
Felix Salmon
Ezra Klein ha scritto un grande post su Occupy Wall Street e il 99%:
Questi
non sono sproloqui contro il sistema. Non sono manifesti
anarchici. Non è gente che vuole
fare la rivoluzione. Sono piccole storie di gente che ha giocato
secondo le regole, ha fatto quello che veniva detto, e ora non ha
nulla. O, peggio, ha decine di migliaia di debiti ...
È per questo che sto prendendo sul serio Occupy Wall Street - o, forse più precisamente, il movimento di "Siamo il 99 per cento". Ci sono un sacco di persone che al momento si trovano in situazioni particolarmente difficili. C'è un piccolo gruppo di persone che al momento sta particolarmente bene. Questo non mi sembra un equilibrio stabile ...
Ciò
che dà al loro movimento il potenziale di energia e di potenza sono
le masse che vogliono soltanto che il sistema funzioni nel modo in
cui è stato loro promesso che avrebbe funzionato. Non è che il 99
per cento degli Americani sono davvero in difficoltà. Non è che il
99 per cento degli Americani vuole una rivoluzione. E' che il 99 per
cento degli Americani sente che il patto fondamentale della nostra
economia - lavorare duro, giocare secondo le regole, andare avanti -
è stato rotto, e vogliono vederlo ripristinato.
Ezra
fa il discorso perfettamente ragionevole che le storie qui non
riguardano le persone dell'85° percentile, cioè – la classe di
reddito in cui si comincia a guadagnare più di 100.000 dollari
l'anno. Ma anche se il 99% fosse in realtà il 60%, o il 50%, o
addirittura il 40%, il nome è comunque adatto, se non altro perché
la classe medio-alta ha poco da temere da questo movimento.
L'obiettivo di Occupy Wall Street non sono i giornalisti del ceto
medio con stipendi a sei cifre, come Ezra Klein: sono i plutocrati
che gestiscono istituzioni come Goldman Sachs e JP Morgan Chase.
"Guardiamoci
intorno," dice
Ezra, "e la realtà
non è che tutti stanno male":
Wall Street ha causato questo disastro, e il governo ha pagato i loro debiti e li ha aiutati a rastrellare profitti record negli ultimi anni. L'1 per cento al top incamera il 24 per cento del reddito nazionale e il 40 per cento della ricchezza. Ci sono un sacco di persone che non sembrano proprio fare quello che dovrebbero, ma pare che per loro tutto funzioni alla perfezione.
Questo
spiega bene la rabbia che vedete in Occupy Wall Street. E se si
guarda alla Declaration
of the Occupation of New York City, è mirata a "loro"
- e "loro" sono più o meno l'1%,
non il gruppo comunque più ampio di persone che adesso non sta male.
Ezra chiede se la riduzione del potere politico dell'1% farebbe salire i salari per il resto di noi, ma questa non è un qualche tipo di organizzazione di marcia per il lavoro, che chiede più soldi o salari più alti. E' solo un folto gruppo di cittadini preoccupati e responsabili che ritengono che il patto sociale sia stato rotto, e che lo vogliono vedere ripristinato. Essi possono vedere chi ha beneficiato di più da questo strappo, e si sono raccolti nella casa simbolo di quelle persone.
E
sembra funzionare, anche. La stampa ha iniziato a prenderli sul
serio, e almeno un amministratore delegato di banca è "chiaramente
preoccupato" per il movimento. Buona. La
gente senza denaro ha visto la sua influenza politica declinare
notevolmente negli ultimi decenni. E' tempo che la tendenza si
inverta.
Articolo interessante, l'unico neo è che questa gente, osserva solamente parte del problema, del resto hanno l'informazione a senso unico come del resto anche noi, se non peggio.
RispondiEliminaEvidentemente il laccio al collo si fa sempre + stretto ed ora la gente comincia a divincolarsi.
Mi stupisce che solamente ora si stia parzialmente svegliandosi o, lo era già in parte prima ed ora invece ha raggiunto livelli notevoli.
Saluti.
Orazio